Jeanne Moreau è morta all’età di 89 anni; attrice, cantante e regista francese è stata un’interprete piuttosto versatile poiché già all’età di 20 anni era una tra le più famose attrici francesi. Grazie soprattutto al riconoscimento del suo talento da parte di Louis Malle e di Francois Truffaut è stata fonte d’ispirazione innovatrice nel cinema degli anni cinquanta. Jeanne nasce a Parigi il 23 gennaio del 1928, figlia di un ristoratore di Montmartre e di una ballerina inglese; dopo l’infanzia trascorsa a Vichy torna nella capitale dove all’insaputa dei genitori inizia a frequentare corsi di teatro ed entra al Conservatorio di Parigi. Successivamente entrerà nella compagnia della Comédie-Francaise come più giovane attrice della troupe dove apprende le basi tecniche della recitazione. Le piccole parti iniziali ben presto si trasformarono in ruoli più significativi. Contemporaneamente al successo teatrale arrivano i primi ruoli cinematografici dove spicca come protagonista di La regina Margot un film del 1954 o La gatta sul tetto che scotta del regista Malle che le propone in seguito diversi ruoli che metteranno in luce il suo talento da attrice di altri tempi. E’ l’inizio di una grande carriera che la porterà anche ad attraversare l’Atlantico per partecipare a diverse produzioni hollywoodiane. Un primo riconoscimento ufficiale arriva dal Festival di Cannes che nel 1960 la consacra migliore attrice per il film Moderato cantabile di Peter Brook. Altri titoli internazionali come La notte di Michelangelo Antonioni o Eva di Joseph Losey confermano le sue qualità di attrice rigorosa ed esigente ma anche disponibile a mettersi nelle mani del regista. Continua anche se con minore frequenza la carriera teatrale dove ottiene sempre grandi trionfi e negli anni ottanta inizia anche a lavorare per la televisione in particolare in numerosi lavori diretti dalla sua amica Josée Dayan. Grazie a lei ha modo di tornare al cinema per interpretare un’altra sua grande amica, la scrittrice Marguerite Duras. Nel 1992 riceve il Leone d’Oro alla carriera dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia mentre nel 1995 il Premio César onorario. Nel 1998 viene organizzato per lei un Contesa dal cinema europeo e quello americano, l’icona instancabile di Jeanne Moreau insiste nello sposare cause femminili con La leggenda di un amore Cinderella (1998). Nel 2000 il Festival di Berlino la premia con l’Orso d’Oro alla carriera, riconoscimento che la spinge a sperimentare altri territori artistici, come la regia teatrale e sceneggiati televisivi come I miserabili. Il cinema rimane il primo vero amore e per questo, fedele a questo sentimento, affronta nuovi personaggi nel drammatico Il tempo che resta (2005) di F. Ozon, in Gebo et l’ombre (2012) e in Lady in Paris (2013) opera che omaggia Parigi, il cinema francese e la stessa Moreau, in un paradigma di classe ed eleganza condivisa sullo schermo. Classe ed eleganza l’hanno sempre contraddistinta e la faranno riconoscere per sempre al pubblico che la seguiva e a quelli che impareranno solo oggi a ricordarla.
Noemi Deroma