C’è gente che sogna per tutta la vita, di avere un tetto, cibo per sfamare la propria famiglia, bollette pagate. Poi ci sono quelli che almeno una parte del sogno l’hanno realizzato, quando, una settimana fa, l’elemosiniere del Papa, cardinal Krajewski, in passato elettricista, ha tolto i sigilli ai contatori, ripristinando la fornitura elettrica sospesa per il mancato pagamento di bollette per circa 300.00 euro. Sono circa 450, le persone che vivono nell’immobile incriminato di Via di Santa Croce in Gerusalemme a Roma. Un edificio occupato da Action a scopo, così sembrava, abitativo. Si tratta di un’ex sede dell’Inpdap, abbandonata dal 2011, chiusa a seguito della soppressione dell’Ente stesso. Nel frattempo, la proprietà, è passata a Banca Finnat. L’edificio è stato occupato il 12 ottobre 2013, diventando casa per centinaia di persone evidentemente bisognose. Nuclei familiari di almeno diciassette nazionalità differenti. Migranti e italiani disoccupati, famiglie comunque vissute sempre ai margini della società. Al piano terra, invece, sono nati, tra le altre cose, una falegnameria, un’osteria , un laboratorio di birra artigianale, una sala concerti, l’Auditorium e vari sportelli sociali. E altre iniziative che hanno a che fare con la cultura e lo spettacolo, addirittura la redazione di un giornale. Quasi una storia da libro Cuore con il lieto fine, se non fosse che il cardinale, in realtà, è corso in soccorso di una un’associazione ben nota alle forze dell’ordine, per una serie lunghissima di illegalità. L’energia elettrica, veniva solo in parte, utilizzata dagli abitanti. Ma partiamo dall’inizio. Quel 12 ottobre, Andrea Alzetta, detto Tarzan, capo indiscusso degli occupanti romani di professione, con alle spalle una condanna e un numero imprecisato di denunce, si presenta con molta gente al seguito, davanti al palazzo di proprietà della Investire Sgr, minacciando i vigilantes armati che tentano invano di scoraggiare il blitz. Nemmeno l’arrivo della polizia fa indietreggiare gli antagonisti che hanno già portato davanti allo stabile 200 potenziali inquilini abusivi, tra cui mamme e bambini. Così, dove era prevista la realizzazione di un hotel, che avrebbe dato lavoro a 150 famiglie, si impone l‘ illecito comportamento, sotto le mentite spoglie di emergenza abitativa. Di anno in anno aumentano gli occupanti e ognuno deve versare ad Action, una quota di affitto. Ma non è da questa sorta di pizzo che vengono accumulati I maggiori guadagni, bensì da “Spin Time Labs”. Si fa musica, si beve birra, c’è una trattoria e persino un cinema. Ma soprattutto una discoteca, dove nel fine settimana vengono organizzate serate con ingresso a pagamento. Si fanno feste delle scuole superiori, djset con artisti stranieri, tutti possono affittarsi una sala. I giovani amano questo posto, perché l’alcol viene venduto a prezzi calmierati e perché il fumo si trova facilmente. I residenti della zona, invece, sono esasperati e preoccupati. Un posto dove non vige alcuna norma di sicurezza, Dove i giovani rischiano l’incolumità fisica in tanti sensi. Ecco perché, bando a tutti i buonissimi ed i facili perbenismi, a questo punto ci sarebbe da chiedersi quanto difficoltà reale ci sia stata nel mancato pagamento delle bollette, ma soprattutto il motivo vero dell’intervento della Chiesa cattolica su questa faccenda. Non è follia domandarsi perché l’intelligence del Vaticano, abbia permesso un azione del genere, da parte di un suo illustre esponente, avallando la tesi che ognuno può in qualche modo farsi giustizia da solo e continuare a perseverare nell’illegalità restando inpunito, come sta avvenendo in quel posto. E pur volendo credere che abbiano peccato di ingenuità, è palese che stavolta si siano spinti un po’ troppo oltre nella difesa dell’indifendibile. Qualcuno lo definirebbe abuso di potere.