Bene prezioso e necessario alla vita, molecola studiata e ancora per molti versi poco conosciuta, risorsa da assaggiare, valorizzare ed abbinare: questo e molto altro è l’acqua. Da circa 20 anni l’A.D.A.M., Associazione Degustatori Acque Minerali, lavora alacremente per favorire la conoscenza di questa importantissima risorsa, quale è l’acqua minerale, da valorizzare all’interno della nostra alimentazione, sviluppandone gli aspetti scientifici, alimentari e nutrizionali.
L’idea che anche le acque si potessero abbinare al cibo, nasce dai maîtres d’hotel della Romagna, di pari passo alle campagne per la salvaguardia di prodotti tipici e biologici, quali il formaggio di fossa, l’olio, l’aceto balsamico e il pane. La ricerca in ambito sensoriale, finalizzata al giusto abbinamento acqua-cibo, è utile non solo per gli operatori di settore, ma anche ad ogni cultore della buona tavola ed al consumatore che desidera ricevere una corretta informazione sulle acque da impiegare a tavola.
L’acqua destinata all’alimentazione è ancora oggi poco (o per nulla) conosciuta: quando si ha sete, infatti, di solito si beve acqua, assicurandosi unicamente che sia potabile; al ristorante si chiede semplicemente acqua minerale, con la sola distinzione fra “gassata” e “naturale”, ma sono davvero tantissime le cose da conoscere su questo liquido unico al mondo, a partire dai suoi aspetti salutistici, fino alle sue caratteristiche, passando per tutti i possibili abbinamenti con i cibi.
Giuseppe Amati è il segretario generale dell’A.D.A.M. e con lui è davvero facile “perdersi in un bicchier d’acqua” e spaziare su tantissimi argomenti inerenti questo mondo, di cui non si è mai sazi. “La Carta delle Acque è stato il primo atto compiuto dall’associazione, per fornire suggerimenti di abbinamento tra le acque ed il cibo – ci racconta Amati, che poi seguita – Il miglior contenitore per l’acqua è il vetro, ma ricordiamoci sempre di conservarla in un luogo asciutto, non esposto al sole e a fonti di calore, senza mai dimenticare che l’acqua dopo 2 anni scade.”
Oggi l’acqua, nel nostro Paese, per esser venduta deve ottenere un particolare riconoscimento del Ministero della Salute, poiché considerata alla stregua di un farmaco: come tale, infatti, in passato veniva prescritta dai medici e venduta all’interno delle farmacie.
Ogni acqua è diversa dall’altra ed è per questo che dovremmo cambiarla ogni 2 o 3 settimane, per fornire al nostro organismo tutti gli elementi di cui ha bisogno, senza farci condizionare dalla pubblicità, che è spesso ingannevole: l’acqua è davvero la chiave di volta del nostro benessere e del nostro equilibrio, il bene più importante per la nostra salute e per la nostra alimentazione.
“Se vi è una magia su questo Pianeta, è contenuta nell’acqua”, era solito dire il filosofo ed antropologo statunitense Loren Eiseley: grazie ad A.D.A.M. possiamo riscoprire questa magia e farla nostra, goccia dopo goccia.