Nel giorno di Pasqua il Pakistan è nel mirino del terrorismo. Un esplosione avvenuta in un parco di Lahore ha procurato 72 morti (tra questi ci sono 30 bambini) e 340 feriti, la polizia conferma che è stato un attentatore suicida. Erano le 19 (ora locale) quando l’attentatore si fa saltare in aria nel parcheggio del Gulshan-e-Iqbal Park che si trova nella capitale del Punjab pakistano. L’esplosione è avvenuta in un quartiere residenziale di Lahore, proprio all’ingresso del parco, a pochi metri dalle altalene. Il parco era “più affollato del solito” dal momento che le famiglie cristiane stavano celebrando la Pasqua. Il gruppo Jamatul Ahrar, già legato al principale gruppo talebano pachistano Tehrik e Taleban Pakistan (Ttp), ha rivendicato l’attentato. Il parco era gremito di famiglie cristiane infatti si è subito pensato ad un attentato che principalmente volesse colpire queste minoranze religiose in un giorno speciale dove si festeggia la resurrezione di Gesù. Alcune fonti della polizia sostengono che l’attentatore suicida si è fatto saltare in aria nel parcheggio del parco, non lontano dalle altalene dei bambini, quando la folla stava per uscire dopo il picnic domenicale che festeggiava la Pasqua. Sul luogo dell’esplosione sono state trovate delle sfere di cuscinetto usate per aumentare la potenza letale della bomba. Il parco era sprovvisto di alcun tipo di sicurezza poiché è piuttosto grande e numerose sono le uscite non è stato possibile cercare di evitare il peggio. L’ennesimo colpo chiaro e specifico per il mondo cristiano che non è libero di professare e credere nella propria religione.
Noemi Deroma