Street Food, non è semplice cibo da strada.

E’ boom del mercato dello street-food, sono mille imprese in più in 5 anni

Un settore che non sembra conoscere crisi, sono 2.729 le attività di ristorazione ambulante in Italia, e seicento di queste sono guidate da under35

Questo è il quadro fotografato da Unioncamere-InfoCamere, sulla base dei dati ufficiali del Registro delle imprese tra il 2013 e il 2018.

E sono sempre di più gli italiani che scelgono di pranzare o cenare con prodotti serviti dai ristoratori ambulanti. Aumenta la domanda e l’offerta la segue.

Un fenomeno che avviene soprattutto nelle grandi città, prime fra tutte Milano e Roma.

Lo Street Food non è solo un fenomeno di moda, è un nuovo modo di vivere il rapporto millenario di una cultura con il proprio cibo, con le proprie radici, reinventandolo tutti i giorni in forma innovativa, sorprendente, pratica e soprattutto gustosa.

Il trend è innegabile, oramai lo Street Food ha acquisito i suoi quartieri di nobiltà anche grazie alla globalizzazione, alla mediatizzazione del cibo e dei cuochi a livello planetario. Giornali e riviste, trasmissioni televisive, guru della gastronomia hanno consacrato il cibo “on the road” a nuova icona del terzo millennio.

Oggi lo Street Food è glam, gourmet, e trendy, e non a caso Trip Advisor ha inserito food truck tematici di successo tra i primi ristoranti di una metropoli come Milano.

E’ un segno dei tempi, una volontà di cambiare la propria ritualità quotidiana, troppo lenta e stretta, per adeguarsi all’evolversi della società, che va sì di fretta, ma non transige più sulla qualità e sull’immagine.

Lo Street Food rappresenta anche una grande opportunità per chi ha creatività e voglia di fare, e non ha paura di mettersi in gioco.

Il sogno è aperto a tutti, perché l’investimento iniziale è modesto rispetto ai fondi necessari ad aprire un ristorante “tradizionale” tra quattro mura, e perché conta soprattutto quanto sei bravo, quanto è buono il tuo cibo e quanto sei capace di comunicarlo.

Le possibilità sono praticamente infinite, dal panino d’autore al cibo etnico, al recupero della tradizione in formato “da passeggio”.

Tutti hanno almeno due punti in comune: la qualità del cibo, e un concept che intercetta le nuove tendenze del mercato. Vale quindi la pena, nella preparazione del business plan, spendere un po’ di tempo in giro per la città a curiosare intorno ai locali di tendenza, per capire come stanno cambiando i gusti, cosa piace, cosa funziona, e come proporlo in chiave street in modo accattivante e creativo.

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