David di Donatello: Dogman pigliatutto. Ecco i vincitori

ROMA – Si è conclusa da poco la 64esima edizione dei Premi David di Donatello, andata in onda ieri sera alle 21,25 su Rai Uno. La trasmissione è stata condotta magistralmente da un veterano e professionale Carlo Conti.

Dogman pigliatutto. Sono nove i premi assegnati al capolavoro di Matteo Garrone ed è stato premiato, infine, come miglior film. L’evento è iniziato con una novità: il David dello Spettatore, pellicola più vista in Italia che in questo caso segna il rientro di Muccino dall’America, ‘A casa tutti bene’, il quale ha totalizzato oltre 6 milioni di biglietti strappati.

Applausi interminabili per l’apparizione del genio Tim Burton, che ha colto l’occasione per promuovere il suo nuovo film d’animazione Dumbo, al quale è stato assegnato il David alla carriera; “È un onore essere qui. Non sono italiano ma è come se avessi una grande famiglia italiana”. Sono state queste le sue parole prima di ricevere l’ambita statuetta da Roberto Benigni che non si è lasciato sfuggire proprio niente: “Tim Burton è talmente creativo che sembra italiano”.

Novità in ambito Netflix: premiato ‘Sulla mia pelle’, diretto dal regista esordiente Alessio Cremonini che vince anche il Premio Giovani.

Strepitosa l’entrata in scena della star di Hollywood Uma Thurman, la quale ha ricevuto il Premio Speciale e ceduto il premio ad Alessandro Borghi come miglior protagonista. Tanta l’emozione quando davanti al microfono echeggia: “il premio è di Stefano Cucchi. Lo dedico agli esseri umani a prescindere da tutto”.

Come annunciato, anche il Maestro del brivido ha ricevuto il suo David Speciale da Stefania Rocca (protagonista del suo film Il Cartaio): “Questa è la prima volta in quarant’anni di cinema, grazie” dice sottintendendo un velo di polemicità.

Meritatissimo il David come miglior attrice protagonista, consegnato ad Elena Sofia Ricci per l’interpretazione fenomenale nel film Loro di Paolo Sorrentino.

Le emozioni erano alle stelle e quando, tra un premio e l’altro, veniva reso omaggio agli autori del cinema scomparsi nel 2018. È stato difficile trattenere le lacrime.

Da notare, per concludere, le due fazioni che inevitabilmente si erano andate a creare: c’era chi, come Stefania Sandrelli e Gabriele Muccino che difendevano la sala in quanto luogo di cinema e di aggregazione comune, e chi, come Borghi e Cremonini, che cercavano di tenere alto il nome più odiato di Hollywood: Netflix. Un duro raffronto, naturalmente, posto in maniera indiretta e sottile che ha voluto in qualche modo far riflettere lo spettatore e i futuri cineamatori. Stiamo vivendo un momento storico a livello produttivo e sociale. Questo è un periodo di transizione di fondamentale importanza che verrà senz’altro ricordato nella storia del cinema. Il cinema lo fa lo spettatore, decidere sta alla collettività.

Ecco i David di Donatello 2019:

– Miglior film: ‘Dogman’ di Matteo Garrone

– Miglior regia: Matteo Garrone per ‘Dogman’

– Migliore attrice protagonista: Elena Sofia Ricci per ‘Loro’

– Miglior attore protagonista: Alessandro Borghi per ‘Sulla mia pelle’

– Migliore attrice non protagonista: Marina Gonfalone per ‘Il vizio della speranza’

– Migliore attore non protagonista: Edoardo Pesce per ‘Dogman’

– Migliore sceneggiatura originale: Matteo Garrone, Massimo Gaudioso e Ugo Chiti per ‘Dogman’

– Migliore sceneggiatura non originale: Luca Guadagnino, Walter Fasano e James Ivory per ‘Chiamami col tuo nome’

– Migliore regista esordiente: Alessio Cremonini per ‘Sulla mia pelle’

– Migliore autore della fotografia: Nicolaj Bruel per ‘Dogman’

– Migliore costumista: Ursula Patzak per ‘ Capri-Revolution’

– Migliore musicista: Sascha Ring e Philipp Thimm per ‘Capri-Revolution’

– Migliore scenografo: Dimitri Capuani per ‘Dogman’

– Miglior documentario: Nanni Moretti per ‘Santiago, Italia’

– Migliore acconciatore: Aldo Signoretti per ‘Loro’

– Migliore truccatore: per Dalia Colli e Lorenzo Tamburini per ‘Dogman’

– Migliore canzone originale: ‘Mistery of Love’, musica, testo e interpretazione di Sufjan Stevens per ‘Chiamami col tuo nome’

– Migliore montatore: Marco Spoletini per ‘Dogman’

– Migliore produttore: Cinema Undici e Lucky Red per ‘Sulla mia pelle’

– Miglior cortometraggio: Alessandro Di Gregorio per ‘Frontiera’

– Migliori effetti visibili: Victor Perez per ‘Il ragazzo invisibile – Seconda generazione’

– Miglior suono: Maricetta Lombardo, Alessandro Molaioli, Davide Favargiotti, Mauro Eusepi, Mirko Perri e Michele Mazzucco per ‘Dogman’

– Miglior film straniero: ‘Roma’ di Alfonso Cuarón

– David Giovani: Alessio Cremonini per ‘Sulla mia pelle’

– David dello Spettatore: ‘A Casa tutti bene’ di Gabriele Muccino;

– David alla carriera: Tim Burton

– David Speciale: Uma Thurman

– David Speciale: Dario Argento

– David speciale: Fratesca Lo Schiavo

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