CANNES – Ha mandato gli spettatori in visibilio. Standing ovation per ben 17 minuti. Questo non è un film, ma la storia (vera) che c’è dietro a un film: stiamo parlando del nono capolavoro di Quentin Tarantino Once Upon a Time in Hollywood.
“Cari giornalisti, per amore del cinema non fate spoiler, non rivelate il finale”, esordisce così il regista pluripremiato poco prima della proiezione. Visioni precedute da ore di coda proporzionali al colore del badge (quindi della priorità), con giornalisti e critici pazientemente accatastati all’esterno della sala Debussy del Festival di Cannes.
Once Upon a Time in Hollywood, ricordiamo, narra le vicende di un attore televisivo emergente e la sua controfigura, i quali si sforzano per raggiungere la fama e il successo nell’industria cinematografica durante gli ultimi anni dell’età dell’oro di Hollywood nel 1969 a Los Angeles. I fiori all’occhiello sono Leonardo Di Caprio e Brad Pitt. Secondo alcuni critici che hanno assistito all’anteprima si tratti di un capolavoro assoluto, quasi migliore di Pulp Fiction e Kill Bill.
Non ci rimane che attendere. Tutti al cinema, a settembre.
