Il 31 ottobre è entrato nella programmazione della maggior parte delle sale cinematografiche italiane il nuovo film diretto da Guido Chiesa, intitolato Ti presento Sofia, remake della pellicola argentina Se permetti non parlarmi di bambini, con l’instancabile Fabio De Luigi e Micaela Ramazzotti.
Gabriele Pinotti, ex musicista e adesso negoziante di strumenti musicali è un papà divorziato, premuroso e concentrato esclusivamente sulla figlia Sofia. Quando amici gli presentano nuove donne, lui non fa che parlare della figlia, azzerando ogni chance. Un giorno, nella vita di Gabriele ripiomba Mara, un’amica che non vedeva da molti anni, che nel frattempo è diventata una dinamica e indipendente fotografa. Al loro primo appuntamento, proprio sul più bello, Mara rivela a Gabriele che non solo non vuole avere figli, ma detesta i bambini. In preda all’innamoramento, Gabriele nega l’esistenza della figlia. Da quel momento, le giornate di Gabriele sono un susseguirsi di assurde manovre per nascondere la presenza della figlia a Mara e viceversa, al punto da trasformare ogni volta il proprio appartamento in funzione di quale delle due andrà a trovarlo. Come si suol dire, le bugie hanno le gambe corte e la messinscena di Gabriele avrà vita breve.
Come anticipato, il soggetto fa riferimento al film argentino. La recitazione di De Luigi è prevedibile, mentre la Ramazzotti interpreta discretamente il ruolo, facendo notare un pizzico di fragilità nei momenti più teneri della narrazione. Sono evidenti, soprattutto all’inizio del film, improvvisi stacchi di montaggio, quasi come jump cut che risultano ad un pubblico popolare assolutamente inutili. La piccola Sofia, rivestita da Caterina Sbaraglia, è una stella nascente del grande schermo.
Tutto sommato, la pellicola è ben scritta e si può dire lo stesso della regia. Classica commedia all’italiana degli ultimi anni da vedere con la famiglia, senza nessun’altra pretesa. La comicità è scarsissima, quasi inesistente.