Woody Allen, regista noto in tutto il mondo, avrebbe avviato un’azione legale nei confronti di Amazon per aver violato un contratto lavorativo stipulato nel 2016. L’ultima pellicola di Allen, «A rainy day in New York» sembra essere stata dimenticata definitivamente. Ma qual è stato il motivo scatenante di tutto ciò? Secondo quanto dichiarato dallo stesso regista, la sezione cinematografica dell’industria più ricca del mondo si è rifiutata di distribuire «A rainy day in New York» ;Amazon, però, è corsa immediatamente ai ripari, affermando che a seguito di un’inchiesta guidata da un giornalista che avrebbe riportato alla luce fatti di molestie sessuali aggravate sulla figlia adottiva Dylan Farrow – indagine poi archiviata dalla polizia – la compagnia ha decido di interrompere i rapporti tra la Amazon Studios e il regista newyorkese.
Secondo il regista, i rapporti con Amazon hanno iniziato ad allentarsi nel 2017, con le dimissioni da presidente degli Amazon Studios di Roy Price in seguito alle accuse di molestie. Price era già sott’occhio per i suoi rapporti personali con Harvey Weinstein, l’ex produttore hollywoodiano di Miramax. Così, a fine del 2017 alcuni produttori di Amazon lo hanno contatto per evidenziare l’impatto alquanto negativo che il caso Price stava improntando sugli Amazon Studios.
Tutto ciò, eventualmente dalla veridicità dei fatti avvenuti nel 1992 ai danni dell’allora ancora minorenne affidatagli, non potrebbe avere nessuna importanza sul modus operandi adoperato da Amazon. Sarà una battaglia legale senza limiti. Staremo a vedere.