Giovedì 13 ottobre inaugura alla Sala Santa Rita di Roma la V edizione di Autunno Contemporaneo, ciclo di installazioni site specific che quest’anno riflette sulla dimensione antropologica del sacro e della sacralità aprendo interessanti spunti di confronto in un anno molto particolare: l’anno del Giubileo straordinario della misericordia.
2 SUR(cines del sur) Granada 03/06/08 ,el director de cine iraní Mohsen Makhmalbaf
Antropocene è un progetto di Mauro Pipani a cura di Raffaele Quattrone con la collaborazione di Lucia Biolchini. Antropocene è un neologismo creato negli anni ‘80 dal biologo Eugene Stoermer per indicare, scientificamente parlando, l’impatto delle attività umane sul pianeta. Esso però diventa di dominio pubblico quando nel 2000 il premio Nobel per la chimica Paul Crutzen lo utilizza per indicare come il comportamento umano abbia influenzato, a partire dalla rivoluzione industriale del 18° secolo fino ad oggi, l’ambiente terrestre inteso come quell’insieme di caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche in cui si svolge ed evolve la vita determinando una nuova era geologica. In altri termini Antropocene è l’epoca nella quale la specie umana “assume il ruolo di potenza geo-storica e l’uomo è in grado di alterare i cicli ecologici di tutte le specie naturali mettendone in discussione esistenza ed evoluzione”. Una rivoluzione se pensiamo allo storico rapporto tra sacro e profano, cioè tra potente e relativamente privo di potenza che si ricollega all’originario mito di Prometeo simbolicamente collegato alla condizione umana tesa ad un sapere libero, sciolto dai vincoli del mito.
Mauro Pipani ha lavorato su questo tema presentandone un primo progetto installativo curato da Annamaria Bernucci in occasione dell’ultima edizione della Biennale del Disegno di Rimini. Una tematica profonda ed intensa quella dell’antropocene che tuttavia Pipani riesce a rendere leggera, impalpabile, delicata. Una delicatezza e leggerezza però che non è sinonimo di superficialità ma trasmette memorie, ricordi, narrazioni aprendo al mondo interiore, spirituale, incorporeo, fonte di ogni rigenerazione e trasformazione. Archeologie mentali come nelle opere di Doris Salcedo che pur avendo un retroterra sociale sono aperte a viaggi introspettivi. Luoghi meditativi come nei dipinti di Sterling Ruby che sebbene influenzati da implicazioni sociologiche come lotte di potere, vandalismi, demarcazioni sociali perdono il loro significato originario acquisendo una forza strutturata, ordinata, minimalista. Tracce che ci riportano all’esistente fornendoci nuova consapevolezza. Per cercare e magari trovare un punto fermo in un mondo in continuo movimento.
Antropocene è stato allestito presso il Museo della Città di Rimini Ala Nuova per il contemporaneo in occasione della Biennale del Disegno (23 aprile-10 luglio). La versione completa del progetto presentata per la prima volta presso la Sala Santa Rita sarà esposta a marzo 2017 presso il Palazzo Monte di Pietà di Forlì.
MAURO PIPANI (1953) vive e lavora a Cesena. Esordisce nel 1972 con il collettivo “la Comune” gruppo di giovani artisti diretto da Dario Fo. All’attivo decine di mostre personali e collettive di rilievo nazionale, con testi critici di Gian Ruggero Manzoni, Rosanna Ricci, Enzo Dallara, Erica Calvi, Maria Virginia Cardi, Marco Meneguzzo, Maria Rita Bentini, Alberto Zanchetta, Adriano Baccilieri, Edoardo Di Mauro, Giancarlo Papi, Sabina Ghinassi, Claudio Spadoni, Marisa Zattini, Annamaria Bernucci, Raffaele Quattrone e Renato Barilli.
Autunno Contemporaneo è promosso dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale – Dipartimento Attività Culturali e Turismo, Ufficio Programmazione e Gestione Spazi Culturali in collaborazione con Zètema Progetto Cultura. L’edizione 2016 prevede le installazioni site specific Antropocene di Mauro Pipani, a cura di Raffaele Quattrone dal 14 al 29 ottobre, La bellezza e la ruggine di Alessio Deli, a cura di Lorenzo Canova dal 13 al 26 Novembre, La notte s’avvicina di Fabrizio Cicero a cura di Lori Adragna dal 2 al 17 dicembre.
La Sala Santa Rita aderisce alla XII Giornata del Contemporaneo organizzata da AMACI sabato 15 ottobre 2016.
La ex Chiesa di Santa Rita da Cascia fu realizzata intorno al 1653 nei pressi della scalinata dell’Aracoeli su progetto dall’architetto Carlo Fontana, che per la sua facciata studiò particolari accorgimenti prospettici per una percezione diagonale anziché frontale. Nel 1928, durante i lavori per la costruzione della Via del Mare, la piccola chiesa venne smontata e solo nel 1937-40 fu ricostruita nello spazio attuale di fronte al Teatro di Marcello. L’interno è a pianta ottagonale preceduta da un piccolo atrio fiancheggiato da due vani rettangolari. L’esterno del complesso religioso venne, dopo la ricostruzione, totalmente restaurato nel 1950. In seguito sconsacrata, la Sala Santa Rita è oggi un suggestivo spazio polifunzionale di Roma Capitale dedicato all’arte contemporanea che ospita mostre site specific, in cui gli artisti dialogano con la seducente architettura barocca di Carlo Fontana dando vita a progetti che ne valorizzano l’originale struttura, ma anche installazioni sonore, performance, concerti, dibattiti sull’arte e la cultura in generale. La gestione dello spazio e le attività realizzate sono curati dal Dipartimento Attività culturali e Turismo e dalla Sovrintendenza Capitolina.
SCHEDA TECNICA Titolo: Antropocene
Artista: Mauro Pipani
Curatela: Raffaele Quattrone
Con la collaborazione di: Lucia Biolchini
Visual design: Lara Vitali
Flyer: Testi di Annamaria Bernucci e Raffaele Quattrone
Sede: Sala Santa Rita Via Montanara (ad. Piazza Campitelli) 00186 Roma Info: 060608 (tutti i giorni ore 9.00 – 21.00) http://www.comune.roma.it/cultura
INGRESSO LIBERO
Inaugurazione: giovedì 13 ottobre 2016
Periodo mostra: dal 14 al 29 ottobre 2016
Orari: Apertura martedì – sabato dalle ore 15 alle 19. Domenica 9,30-13,30