«4 novembre celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate – il Milite Ignoto». A Molfetta l’A.N.M.I. cittadina, con l’intervento dello storico Pasquale Bruno Trizio, ricorderà tutti i Caduti del Mare.
Un commosso omaggio anche all’equipaggio del motopeschereccio molfettese Francesco Padre
Cento anni fa, nell’ottobre del 1921, la salma di un soldato senza nome, caduto sul fronte della Grande Guerra, partì dalla stazione di Aquileia in direzione Roma, per trovare la sua sepoltura il 4 novembre all’Altare della Patria. Era “il viaggio” del Milite Ignoto. Un modo solenne per ricordare, senza distinzioni di provenienza, grado e condizione sociale, tutte le centinaia di migliaia di soldati che caddero tra il 1915 e il 1918 e che in molti casi non poterono nemmeno essere tumulati in una tomba con il loro nome.
Sabato 30 ottobre 2021, alle ore 18,30, lo storico Pasquale Bruno Trizio, già Presidente del Gruppo di Bari dell’A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d’Italia), terrà a Molfetta, presso l’Auditorium della Parrocchia S. Domenico, una conferenza dal titolo “4 novembre celebrazione della Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate – il Milite Ignoto”, a cura dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia Gruppo di Molfetta “Guardiamarina Giuseppe Piccininni”.
All’allocuzione del dott. Trizio seguirà una proiezione di fotografie in sequenza, al fine di rendere un doveroso e significativo omaggio a tutti i Caduti.
Inoltre, il gruppo molfettese dell’A.N.M.I., attraverso le emblematiche figure del Marinaio Damiano Altomare e del Guardiamarina Giuseppe Piccininni, ai quali sono intitolati rispettivamente la nuova sede della locale Capitaneria di Porto e il suddetto Gruppo ANMI, intende ricordare i Caduti del Mare, figli della città di Molfetta. La proiezione, infatti, evidenzierà lo stretto rapporto dell’A.N.M.I. con la grande famiglia della gente di mare e ricorderà i Marinai della Marina Mercantile ed i Pescatori della locale marineria scomparsi lavorando sul mare, con un commosso omaggio all’equipaggio del motopeschereccio molfettese Francesco Padre, affondato in Adriatico il 4 novembre 1994 in circostanze tuttora non chiarite.