“Questa è una storia di campagna, una storia semplice, una storia di terra…”
Il lavoro come fatica, il lavoro come schiavitù da far sopportare agli altri, come maledizione di Dio, come benedizione per la salvezza, come indice di bontà e onestà, di corretta cittadinanza, il lavoro come fonte di felicità e d’infelicità, il lavoro come merce per creare profitto.
Cinque attori, o meglio cinque esseri umani, viaggiano a ritroso nel tempo a cercare il senso di questa parola, che oggi viene detta, invocata ed evocata come non mai prima. E’ un viaggio alla ricerca del concetto di lavoro, del quale non siamo forse molto consapevoli.
Un cammino che parte dalle origini della civiltà, quasi un percorso archeologico, in cui incontriamo tra gli altri Solone e Menenio Agrippa, Paolo di Tarso, Bertrand Russel e Maynard Keynes, oltre a tanti uomini e donne senza nome, che hanno vissuto e lavorato seguendo spesso una direzione incerta: “…non capiamo davvero cosa/ sarebbe giusto, se di più giusto c’è/ e ci affidiamo al tempo, che ci consuma”… nel tentativo di costruire, forse, una migliore condizione umana.
Finché un personaggio, il Mercante, non interviene a trasformare ciò che era narrazione e rappresentazione in accadimento sul palcoscenico stesso, portando nello spettacolo la stessa logica che ha innervato il progredire di quella che oggi chiamiamo civiltà. La realtà irrompe così nella sua rappresentazione, per renderla se possibile ancora più cruda.
Il finale è un futuro ipotetico, estremo, il punto al quale questo modo di procedere sembra portare. Quel che continua a sopravvivere è l’utopia di un sogno. Con la speranza di poterlo un giorno sognare da svegli.
LA CIVILTA’ DEL LAVORO
di Antonio Gavino Sanna
Prima Nazionale
TEATRO TORDINONA
Sala Pirandello
Via degli Acquasparta, 16 – Roma
Dal 20 al 25 Febbraio 2018
ore 21,00
domenica ore 17,30
Una produzione Associazione Culturale L’Attore in Movimento
Con: Maria Giulia Ciucci, Gianfranco Miranda, Giulio Pierotti, Antonio Gavino Sanna, Serena Ventrella
Regia Antonio Gavino Sanna
Maschere e pupazzi Azadeh Shirmast
Scene e Costumi Azadeh Shirmast e Antonio Gavino Sanna
Luci e fonica Pasquale Citera