CONCENTRICA spettacoli in orbita

CONCENTRICA spettacoli in orbita

STAGIONE 7 8 agosto 2019 – 14 marzo 2020

1. AL MARE | 2. IN VISTA | 3. A SCUOLA | 4. IN GIRO

a cura del Teatro della Caduta

insieme a Compagni di Viaggio, Faber Teater, Fabula Rasa, Gli Scarti, Kronoteatro, Mastronauta, Nidodiragno, Officine Papage, Officina Teatrale degli Anacoleti, Play with Food, Santibriganti Teatro, Spazio Kor, Teatro Akropolis, Teatro delle Selve, Teatro Sociale di Valenza

e insieme a Convitto Nazionale Umberto I, ITIS Avogadro, TPE Teatro Piemonte Europa

maggior sostenitore

Compagnia di San Paolo

con il sostegno di Ministero per i Beni e le Attività culturali, Regione Piemonte, Torino Arti Performative, Fondazione CRT

in collaborazione con

Fondazione Piemonte dal Vivo

e con

Cooperativa Extraliberi/FreedHome, Creative Mornings, Interplay festival, Lavanderia a Vapore – centro di residenza per la danza, Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”, Polo Museale del Piemonte, Stratagemmi, Università degli Studi di Torino

in rete con

In-Box, C.Re.S.Co, NDN – Network Drammaturgia Nuova, Re.Clip, 3+2

scampagnate teatrali in collaborazione con Linea Verde Viaggi

mediapartner

Stratagemmi, Krapp’s Last Post, PaneAcquaCulture, Radio Energy

sponsor Ca’Libro, Sister Caffè

i luoghi di Concentrica

Bonassola, Deiva Marina, Vezzolano, Omegna, Torino, Genova, San Maurizio d’Opaglio, Ventimiglia, Asti, Valenza, Casalborgone, Lanzo Torinese, Busca, Settimo Torinese, Almese, Vercelli

Torino, 2 dicembre 2019

CONCENTRICA IN GIRO: UN SISTEMA ORBITANTE DI SPETTACOLI, SPAZI E ARTISTI

Continua in giro per il Piemonte e la Liguria, fino a marzo 2020, la settima edizione di Concentrica – Spettacoli in orbita, un fitto calendario di appuntamenti che spaziano dal teatro alla musica live, dalla danza contemporanea alle scampagnate teatrali organizzato dal Teatro della Caduta con la partecipazione di una pluralità di programmazioni messe in rete, tra Torino, Piemonte e Liguria. Concentrica è realizzata in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, con il sostegno della Compagnia di San Paolo (maggior sostenitore) nell’ambito dell’edizione 2019 del bando “Performing Arts”, del Ministero per i Beni e le Attività culturali, della Regione Piemonte, della Fondazione CRT e di Torino Arti Performative.

Non solo una rassegna, ma un vero e proprio sistema in continua evoluzione, al cui centro è sempre il lavoro degli artisti e delle compagnie: questo è Concentrica in giro, la quarta parte della stagione 2019/2020. 9 compagnie, 11 spazi, 15 appuntamenti sul territorio piemontese e ligure da novembre 2019 a marzo 2020: una selezione degli artisti più vivaci e interessanti della scena indipendente italiana, che grazie alla collaborazione di una fitta rete di operatori virtuosi, e con il sostegno della Fondazione Piemonte dal Vivo, riesce a raggiungere anche i territori più decentrati.

Il sistema di Concentrica in giro favorisce il percorso delle compagnie, sostenendo il repertorio più che il nuovo titolo ad ogni costo: gli operatori partner vedono ogni anno gli spettacoli durante la vetrina torinese di Concentrica, scegliendo dal vivo quelli da programmare l’anno successivo nelle proprie stagioni e generando un circolo virtuoso che permette agli artisti di tornare più volte sullo stesso territorio anche in stagioni successive. Inoltre, la rete di partner permette di organizzare mini-tournée degli stessi spettacoli, ottimizzando risorse ed economie.

IL PROGRAMMA

Dopo i primi tre appuntamenti di novembre con Andrea Cosentino e la compagnia di danza C&C, tra Genova e il lago d’Orta, Concentrica in giro entrerà nel vivo dopo la pausa natalizia.

Si riprende sabato 11 gennaio alle 21 al bellissimo Spazio Kor di Asti, storico partner di Concentrica, all’interno della stagione teatrale Public, con la collaborazione di Fondazione Piemonte dal Vivo. In scena L’anarchico non è fotogenico dei Quotidiana.com. A questo spettacolo, e ad altri lavori della compagnia riminese, formata da Roberto Scappin e Paola Vannoni, la Biennale Teatro di Venezia ha recentemente dedicato una retrospettiva. Ne L’anarchico non è fotogenico, tra folgoranti battute e siparietti surreali, due cow-boy si affrontano in una partitura dialettico-gestuale, con un testo che passo dopo passo si oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso. Lo spettacolo costituisce il primo capitolo della trilogia Tutto è bene quel che finisce, che indaga «il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con l’interesse a confrontarci sulle eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura.»

Si continua poi con la Compagnia Piccolo Canto, in scena con lo spettacolo eponimo Piccolo canto di resurrezione, vincitore della quinta edizione di Teatri del Sacro. Una compagnia di cinque donne, cinque attrici, cinque voci, che mette al centro l’indagine sonora e l’esplorazione vocale. Uno spettacolo tutto al femminile, guidato dalla figura ancestrale della vecchia Loba, narratrice e detentrice di memorie, una donna selvatica che fa da confine e tramite tra ciò che è vivo e ciò che è morto. Qual è la nostra personale resurrezione? Di quali rituali abbiamo bisogno oggi? Che cosa abbiamo sepolto e cosa vogliamo ricomporre, liberare? Quante volte possiamo morire per poi rinascere? In scena cinque donne, cinque voci tentanto di rispondere a queste domande. Un canto polifonico che si fa portavoce della rinascita e che ne assume tutte le sue caratteristiche: il dolore,

il buio, la spinta, la rabbia, il pianto, la gioia, il riso che contagia che apre e libera. Lo spettacolo avrà a Concentrica ben tre repliche: venerdì 17 gennaio alle 21 al Teatro Sociale di Valenza (AL), nella stagione organizzata da CMC/Nidodiragno, sabato 18 gennaio alle 21 al Teatro San Carlo di Casalborgone (TO), nella stagione curata da Faber Teater, e sabato 14 marzo alle 21 al Teatro degli Scalpellini di San Maurizio d’Opaglio (NO), nella stagione curata dal Teatro delle Selve. Tutti e tre gli appuntamenti sono in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo.

Dopo il successo di pubblico ottenuto a novembre in occasione di Concentrica a scuola, torna in Piemonte per la sua mini-tournée l’Amleto Take Away della compagnia Berardi Casolari, spettacolo che ha valso a Gianfranco Berardi, attore pugliese non vedente, il Premio Ubu 2018 come miglior attore. Nella rilettura della compagnia, il celebre testo shakespeariano diventa un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo. Amleto, simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, è il personaggio ideale cui affidare l’indagine su un mondo in cui «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva». Repliche venerdì 31 gennaio alle 21 al Teatro Civico di Caraglio (CN) e sabato 1 febbraio alle 21 al Teatro Garybaldi di Settimo Torinese (TO), nelle stagioni curate da Santibriganti Teatro, e venerdì 6 marzo alle 21 all’Officina degli Anacoleti di Vercelli. Anche questi appuntamenti sono in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo.

Sabato 25 gennaio alle 21 la programmazione si sposta allo Spazio LanzoIncontra di Lanzo Torinese (TO), nella stagione curata da Compagni di Viaggio, con un gradito ritorno: la compagnia romana Leviedelfool con il suo ormai storico Requiem for Pinocchio: il regista Simone Perinelli, anche autore e interprete, ha immaginato la vita che Pinocchio vivrà nel mondo reale. Pinocchio diventa così un pretesto, uno sguardo preso in prestito dal quale osservare con occhio limpido, infantile e ribelle il mondo che ci circonda e la vita che affrontiamo quotidianamente. L’appuntamento è in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo.

Si prosegue con un monologo, a questa volta tutto al femminile, che andrà in scena venerdì 21 febbraio alle 21 al Teatro Sociale di Valenza (AL), nella stagione organizzata da CMC/Nidodiragno, e sabato 29 febbraio alle 21 all’Auditorium Cavalier Magnetto di Almese (TO), nella stagione curata da Fabula Rasa. Sul palco l’attrice Rosella Rapisarda in Nina, della compagnia varesina Eccentrici Dadarò, ispirato al Gabbiano e all’Epistolario di Anton Cechov. Attraverso atmosfere rarefatte e momenti comici, il pubblico diventa partner intimo di un dialogo che tocca profondamente il tema del mistero dell’uomo e delle sue scelte, il mistero di questa insanabile e commovente sospensione tra terra e cielo, tra richiamo verso l’alto e bisogno di radici, celebrando così l’Amore per la vita che seduce e spinge oltre, fino ad affermare con Cechov: «Com’è tutto meravigliosamente mescolato in questa vita…»

Venerdì 21 febbraio alle 21 si torna all’Officina degli Anacoleti di Vercelli, con la giovane compagnia milanese Teatro Linguaggicreativi. I ragazzi del massacro, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Scerbanenco, è uno spettacolo sulla giustizia: «Si parla di una maestra assassinata dai suoi undici allievi della scuola serale, un giorno di maggio del 1968, e di un uomo che non si arrende alle apparenze. Di una voce fuori dal coro, quella di Duca Lamberti, che non vuole il mostro in prima pagina, ma crede che la giustizia sia sopra ogni convenienza. Attorno all’omicidio si agita il ‘68. Con le manifestazioni, le occupazioni e gli scontri di piazza. Una piccola storia dentro alla grande Storia. Una storia umana, che appartiene a tutta quell’umanità che crede che la verità sia un bene necessario e la giustizia una vittoria del genere umano contro la barbarie.» Lo spettacolo ha vinto il Bando Next 2018.

UNA SCAMPAGNATA… TEATRALE!

Concentrica in giro non vuole essere solo una programmazione di spettacoli dal vivo, ma anche l’occasione per far scoprire al pubblico le bellezze nascoste e le eccellenze del nostro territorio. Il teatro diventa un pretesto per creare comunità, uscire dalla routine delle proprie abitudini culturali e scoprire luoghi e storie inaspettate. Dopo il successo della prima scampagnata teatrale

all’Abbazia di Vezzolano, in occasione dello spettacolo Le confessioni di Lorena Senestro, sabato 22 febbraio il pubblico di Concentrica partirà alla scoperta di una Asti davvero inaspettata.

Già a bordo dell’autobus da Torino il pubblico entrerà nel vivo grazie agli interventi teatrali di Francesco Giorda. Ad Asti, una visita guidata esclusiva della vasca termale di epoca romana (I secolo d.C.) sotto la Biblioteca Astense G.Faletti, seguita da un tour inedito all’interno del Teatro Alfieri, fondato nel 1860. Alle 19 aperitivo nel foyer dello Spazio Kor, affascinante chiesa barocca sconsacrata recentemente restaurata, con visita al Museo Interattivo La macchina delle Illusioni, dove tutti i segreti del “dietro le quinte” saranno svelati. Ciliegina sulla torta, alle ore 21, all’interno della stagione teatrale Public, lo spettacolo IO. Ovvero come sopravvivere all’epoca del narcisismo di e con Francesco Giorda: dinamicità, risate, sorrisi, ma anche momenti semi-seri, sottile ed acuta ironia, conseguenti riflessioni. Giorda rende gli spettatori complici delle sue follie, in situazioni parodiche di contesti televisivi e da discoteca d’antan, dove si eseguono felicemente ordini dementi. Si gioca, si scherza, si fanno voli pindarici per tornare sempre a un unico soggetto: IO. Dopo lo spettacolo, rientro a Torino. La scampagnata teatrale è organizzata in collaborazione con Linea Verde Viaggi e Spazio Kor.

PARTNER E RETI

Continua il lavoro di Concentrica sulle reti e le collaborazioni, con lo scopo di consolidare un sistema di progettazione e programmazione.

In Piemonte, continua il rapporto virtuoso con la Fondazione Piemonte Dal Vivo e con una pluralità di programmatori che operano sul territorio cittadino e regionale: Compagni di Viaggio, Faber Teater, Fabula Rasa, Officina Teatrale degli Anacoleti, Play with Food, Santibriganti Teatro, Spazio Kor, Teatro delle Selve e Teatro Sociale di Valenza, ai quali si aggiungono quest’anno Convitto Nazionale Umberto I, ITIS Avogadro, TPE Teatro Piemonte Europa e Mastronauta.

In Liguria si consolda la rete 3+2 che lega Concentrica al festival Testimonianza Ricerca Azioni organizzato da Teatro Akropolis (Genova) e al festival Nuove Terre organizzato da Officine Papage (Framura, Deiva Marina e Bonassola). Per questa edizione, le tre programmazioni dedicano il loro sostegno a due artisti differenti per generazione e genere, ma uniti dalla coerenza del percorso artistico: Andrea Cosentino e Carlo Massari con la su C&C Company. Continuano le attività della rete Reclip di cui fanno parte Gli Scarti (La Spezia) e Kronoteatro (Albenga) con cui quest’anno vengono condivisi e messi a sistema gli esiti dei laboratori condotti delle tre programmazioni da Stratagemmi. Continuano inoltre le attività in rete con In-Box, C.Re.S.Co e NDN – Network Drammaturgia Nuova.

Molte le collaborazioni attivate nella realizzazione del programma e delle attività ad esso collegate: Cooperativa Extraliberi/FreedHome, Interplay festival, Lavanderia a Vapore – centro di residenza per la danza, Museo di Antropologia criminale “Cesare Lombroso”, Polo Museale del Piemonte, Stratagemmi, Università degli Studi di Torino a cui si aggiungono Linea verde Viaggi e gli sponsor Ca’Libro e Sister Caffè. Mediapartner: Stratagemmi, Krapp’s Last Post, PaneAcquaCulture, Radio Energy.

Con Concentrica, il Teatro della Caduta è entrato a far parte di PERFORMING +, un progetto per il triennio 2018-2020 lanciato dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Piemonte dal Vivo con la collaborazione dell’Osservatorio Culturale del Piemonte, che ha l’obiettivo di rafforzare le competenze della comunità di soggetti non profit operanti nello spettacolo dal vivo in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.

Tutte le informazioni sui biglietti per i singoli eventi sono su www.rassegnaconcentrica.com

INFORMAZIONI www.rassegnaconcentrica.com info@rassegnaconcentrica.net tel. 011 060 60 79

BIGLIETTI

I costi dei biglietti degli spettacoli di Concentrica in giro variano in relazione ai costi degli spazi partner. Info su www.rassegnaconcentrica.net/biglietti/

SCAMPAGNATA TEATRALE ASTI 22 FEBBRAIO 2020 Biglietto intero: 38 euro, bambini 3-11 anni: 19 euro. Previste riduzioni per Cral, Insegnanti, Abbonamento Musei Programma completo e prenotazioni: www.rassegnaconcentrica.net/edizione-2019/scampagnate-teatrali/

I LUOGHI

Teatro Akropolis | Genova, Via Mario Boeddu 10 Teatro degli Scalpellini | San Maurizio d’Opaglio (NO), Via Marconi 10 Villa Bombrini | Cornigliano (GE), Via Lodovico Antonio Muratori 5 Spazio Kor | Asti, Piazza San Giuseppe Teatro Sociale | Valenza (AL), Corso Giuseppe Garibaldi 58 Teatro San Carlo | Casalborgone (TO), Piazza Carlo Bruna Teatro LanzoIncontra | Lanzo (TO), Piazza Generale Ottavio Rolle Teatro Civico | Caraglio (CN), Via Roma 122 Teatro Civico Garybaldi | Settimo T.se (TO), Via Partigiani 4 Officina Teatrale degli Anacoleti | Vercelli, Corso Gaspare de Gregori 28 Auditorium Cavalier Magnetto | Almese (TO), Via Avigliana 1

UFFICIO STAMPA

Cristina Negri cristina.negri@fastwebnet.it / cell. 3338317018

CALENDARIO CONCENTRICA IN GIRO

giovedì 7 novembre 2019 ore 21- Genova, Teatro Akropolis

C&C Company (BO)

BEAST WITHOUT BEAUTY

danza / Vincitore ACT DURI ACT Festival, Prospettive Danza Teatro ‘17, Direzioni Altre 2018, Crash Test Festival 2018 ; Menzione speciale Bando Residenze Coreografiche Lavanderia a Vapore ‘18-’19; Selezione Progetto Komm-Tanz ‘17-’18 Compagnia Abbondanza/Bertoni, Essere Creativo ‘18 Hangartfest/AMAT, Visionari Kilowatt Festival 2018

in rete con Nuove Terre e Teatro Akropolis

venerdì 15 novembre 2019 ore 21- San Maurizio d’Opaglio (NO), Teatro degli Scalpellini

Andrea Cosentino (CH)

KOTEKINO RIFF teatro / Premio speciale Ubu 2018

in collaborazione con Teatro delle Selve

domenica 17 novembre 2019 ore 21- Cornigliano (GE), Villa Bombrini

Andrea Cosentino (CH)

KOTEKINO RIFF teatro / Premio speciale Ubu 2018

in rete con Nuove Terre e Teatro Akropolis

sabato 11 gennaio 2020 ore 21 – Asti, Spazio KOR

quotidiana.com (RN)

L’ANARCHICO NON È FOTOGENICO teatro / Compagnia in programma alla Biennale di Venezia 2019 in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Spazio KOR

venerdì 17 gennaio 2020 ore 21 – Valenza (AL), Teatro Sociale

Compagnia Piccolo Canto (BG)

PICCOLO CANTO DI RESURREZIONE

teatro / Spettacolo Vincitore Teatri del Sacro 2018 in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Teatro Sociale Valenza

sabato 18 gennaio 2020 ore 21 – Casalborgone (TO), Teatro San Carlo

Compagnia Piccolo Canto (BG)

PICCOLO CANTO DI RESURREZIONE

teatro / Spettacolo vincitore Teatri del Sacro 2018

in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Faber Teater

sabato 25 gennaio 2020 ore 21 – Lanzo (TO), Auditorium Spazio LanzoIncontra

Leviedelfool (Roma)

PINOCCHIO

teatro / Spettacolo vincitore Premio Anteprima 2012, Premio Bianco e Nero della Civica Accademia di Arte Drammatica Nico Pepe in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Compagni di Viaggio

venerdì 31 gennaio 2020 ore 21 – Caraglio (CN), Teatro Civico

Berardi Casolari (TA)

AMLETO TAKE AWAY

teatro / Premio Ubu 2018 come miglior attore a Gianfranco Berardi in collaborazione con Fondazione Piemonte Dal Vivo e Santibriganti Teatro

sabato 1 febbraio 2020 ore 21 – Settimo Torinese (TO), Teatro Civico Garybaldi

Berardi Casolari (TA)

AMLETO TAKE AWAY

teatro / Premio Ubu 2018 come miglior attore a Gianfranco Berardi

in collaborazione con Fondazione Piemonte Dal Vivo e Santibriganti Teatro

venerdì 21 febbraio 2020 ore 21 – Valenza (AL), Teatro Sociale

Eccentrici Dadarò (VA)

NINA. UN SOGGETTO PER UN BREVE RACCONTO

teatro – prima regionale / Spettacolo vincitore Premio Nazionale Calandra 2013 come Migliore Spettacolo, vincitore Premio Nazionale Calandra 2013 come Migliore Attrice

in collaborazione con Teatro Sociale di Valenza

venerdì 21 febbraio 2020 ore 21 – Vercelli, Officina Teatrale degli Anacoleti

Teatro Linguaggicreativi (MI)

I RAGAZZI DEL MASSACRO

teatro / Spettacolo vincitore bando Next 2018

in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Officina Teatrale degli Anacoleti

sabato 22 febbraio 2020 ore 21 – Asti, Spazio KOR

Francesco Giorda (TO)

IO. OVVERO COME SOPRAVVIVERE ALL’EPOCA DEL NARCISISMO

teatro

in collaborazione con Spazio KOR

+ SCAMPAGNATA TEATRALE in collaborazione con Linea Verde Viaggi. Partenza da Torino ore 15, rientro ore 22.30.

sabato 29 febbraio 2020 ore 21 – Almese (TO), Auditorium Cavalier Magnetto

Eccentrici Dadarò (VA)

NINA. UN SOGGETTO PER UN BREVE RACCONTO

teatro / Spettacolo vincitore Premio Nazionale Calandra 2013 come Migliore Spettacolo, vincitore Premio Nazionale Calandra 2013 come Migliore Attrice

in collaborazione con Fabula Rasa

venerdì 6 marzo 2020 ore 21 – Vercelli, Officina Teatrale degli Anacoleti

Berardi Casolari (TA)

AMLETO TAKE AWAY

teatro / Premio Ubu 2018 come miglior attore a Gianfranco Berardi

in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo e Officina Teatrale degli Anacoleti

sabato 14 marzo 2020 ore 21 – San Maurizio d’Opaglio (NO), Teatro degli Scalpellini

Compagnia Piccolo Canto (BG)

PICCOLO CANTO DI RESURREZIONE

teatro / Spettacolo vincitore Teatri del Sacro 2018

in collaborazione con Teatro delle Selve

giovedì 7 novembre 2019 ore 21 – Genova, Teatro Akropolis

C&C Company (BO)

BEAST WITHOUT BEAUTY

Creazione originale Carlo Massari

Produzione C&C Company

Con Carlo Massari, Emanuele Rosa, Giuseppina Randi

Light designer Francesco Massari

Costumi Gabriella Strangolini

Acconciature Bruna Toneatto

In co-produzione con Festival “Danza in Rete” Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza

Con il sostegno di Festival Oriente Occidente/CID Centro Internazionale della Danza, CSC Bassano del

Grappa, Piemonte dal vivo, ARTEVEN, Mosaico Danza, h(abita)t – Rete di Spazi per la Danza/Leggere

Strutture Art Factory, Comune di San Lazzaro di Savena Protagonismo e Creatività

Con il supporto di Residenza I.DRA. e Teatri di Vita nell’ambito del “Progetto CURA 2018”

Con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura”

Danza – Prima regionale Progetto vincitore “Prospettiva Danza Teatro 2017”, “Direzioni Altre 2018”, “CrashTest Festival” 2018 Menzione speciale “Bando Residenze Coreografiche Lavanderia a Vapore 18-19 Selezione Progetto Komm-Tanz 17-18 Compagnia Abbondanza/Bertoni, Essere Creativo 2018 Hangartfest/AMAT

Selezione Visionari Kilowatt Festival 2018

Un tentativo di raccontare fisicamente il male di vivere, la paralysis Beckettiana: un uomo illanguidito, disperato fino a divenire insensibile, ormai incapace di prendere in mano la sua vita e sottrarla alla miseria nella quale si è impaludata. Una commedia dell’assurdo (nella quale l’assurdo, nostro malgrado lo subiamo) dal sapore esistenzialista e post- esistenzialista del teatro di Beckett perfettamente esplicato nel suo “Giorni Felici”. Un autentico tuffo nel non-sense, un’ironia nera contrappunto al pallore emaciato dei volti, una fascinazione nell’assurdità delle scene, nell’estraniamento dalla partecipazione umana alle azioni, ai fatti; figure esangui, prive d’energia, estenuate e disumanizzate, come alla fine di una lunga guerra, che sanno non essere servita a nulla se non a farsi e fare inutilmente del male, a divenire cinici e opportunisti difronte alla morte fino a contraddirsi e tradire i propri compagni di giochi.

C&C COMPANY nasce nel 2011 come risultato della collaborazione tra i creatori ed interpreti CARLO MASSARI e CHIARA TAVIANI. L’esordio del primo lavoro: Corpo e Cultura evidenzia da subito una forte vocazione della Compagnia alla ricerca di un linguaggio fisico necessario, fortemente drammaturgico, in stretta relazione con tematiche sociali contemporanee. Ecco quindi che da subito seguono le creazioni e i debutti internazionali di: Maria Addolorata, Tristissimo (selezione AnticorpiXL), 012, Peurbleue, Don’t Be Afraid, A peso morto; le stesse ricevono negli anni prestigiosi riconoscimenti: “Premio della Giuria” Hiver Oclytes / Les Hivernales ‘14 (FR), “2° Premio” International Competition for Choreographers Hannover ‘14 (D), “2° Premio” Zawirowania Dance competition ‘14 (PL), “Premio del Pubblico” Konzert Theater Berne ‘15 (CH), “Finalista” Machol Shalem Dance Competition ’14-‘17 (I), “Menzione Speciale” Premio Roma Danza ‘15 (IT), “2° Premio” Corto in Danza ‘14 (IT), Premio Palco Aperto ‘14 (IT), “Premio della Giuria” Prospettiva danza teatro ‘17, “Premio della Giuria” Direzioni Altre ‘18, “Premio del Pubblico e della Giuria” CrashTest ’18. Parallelamente all’attività di produzione teatrale, prendono vita progetti performativi a partecipazione pubblica: ContaminAzioni, SpringRoll (RomaEuropa’16), Femminile Plurale. Attualmente la Compagnia è impegnata nello sviluppo dell’esteso progetto Beast Without Beauty che vede al suo interno l’alternanza di progetti sociali e produzioni in collaborazione tra diversi partner Europei. Dal 2017 la Direzione Artistica della Compagnia è affidata a Carlo Massari.

venerdì 15 novembre 2019 ore 21 – San Maurizio d’Opaglio (NO), Teatro degli Scalpellini

domenica 17 novembre 2019 ore 21 – Genova, Villa Bombtini

Andrea Cosentino (CH)

KOTEKINO RIFF

Esercizi di rianimazione reloaded

Di e con Andrea Cosentino

musiche in scena Michele Giunta

supervisore dinamico Andrea Virgilio Franceschi

assistente produzione Dina Giuseppetti

produzione Aldes / Akròama (2018)

in collaborazione con CapoTrave / Kilowatt 2017

con il sostegno di MIBAC – Ministero per i Beni e le Attività Culturali / Direzione Generale per lo spettacolo dal vivo, Regione Toscana / Sistema Regionale Dello Spettacolo

Teatro – Prima regionale Premio speciale Ubu 2018 ad Andrea Cosentino

“Ho provato, ho fallito. Non importa. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.” (S. Beckett)

Sempre più penso al mio sviluppo artistico non come ad una serie di spettacoli più o meno riusciti, ma come alla costruzione della mia identità, attoriale e autoriale assieme. Un po’ comico dell’arte, che si porta dietro le sue maschere e i suoi lazzi migliori, un po’ jazzista che lavora a trovare il suo suono e il suo stile. Riconoscibile e inimitabile. KOTEKINO RIFF vuole essere il mio gioco a togliere di mezzo l’opera. Quel che resta è da un lato l’attore, come macchina ludica di significazione, dall’altro il teatro come esercitazione allo stare comunitario. Che vuol dire mille cose diverse: dinamiche di potere, di rappresentazione, di rappresentanza, di racconto, di seduzione. Che racchiude questioni importanti e sempre attuali, come la coralità, il prendere la parola, il potere, la fiducia e l’inaffidabilità, l’autorevolezza, l’autorialità e l’autoritarismo. KOTEKINO RIFF è un coito caotico di sketch interrotti, una roulette russa di gag sull’idiozia, un fluire sincopato di danze scomposte, monologhi surreali e musica. E’ una esercitazione comica sulla praticabilità della scena, sulla fattibilità dei gesti, sull’abitabilità dei corpi, sulla dicibilità delle storie. Creare aspettative e negarle, fino a mettere in crisi il ruolo di attore e spettatore. Una clownerie gioiosa e nichilista senza altro senso che lo stare al gioco. Il migliore spettacolo teatrale non è che il programma di una festa.

ANDREA COSENTINO Attore, autore, comico e studioso di teatro. E’ inventore, proprietario, conduttore e conduttrice unico/a di Telemomò, la televisione autarchica a filiera corta. Tra i suoi spettacoli ‘La tartaruga in bicicletta in discesa va veloce’, il ‘dittico del presente’ costituito da L’asino albino e Angelica (i cui testi son pubblicati in Carla Romana Antolini (a cura di), Andrea Cosentino l’apocalisse comica, Roma, Editoria e spettacolo, 2008), Antò le Momòavanspettacolo della crudeltà, Primi passi sulla luna (il cui testo in versione narrativa è pubblicato da Tic edizioni), Not here not now e (in collaborazione con Roberto Castello) Trattato di economia. Le sue apparizioni televisive vanno dalla presenza come opinionista comico nella trasmissione AUT-AUT (Gbr-circuito Cinquestelle) nel 1993 alla partecipazione nel 2003 alla trasmissione televisiva Ciro presenta Visitors (RTI mediaset), per la quale inventa una telenovela serial-demenziale recitata da bambole di plastica. È promotore del PROGETTO MARA’SAMORT, che opera per un’ipotesi di teatro del-con-sul margine, attraverso una ricerca tematica, linguistica e performativa sulle forme espressive subalterne. Nel 2018 ha ricevuto il Premio Speciale UBU “per la sua lunga opera di decostruzione dei linguaggi televisivi attraverso la clownerie, e in particolare per Telemomò, che attraversa i suoi lavori da anni.”

Sabato 11 gennaio 2020 ore 21 – Asti, Spazio Kor

quotidiana.com (RN)

L’ANARCHICO NON È FOTOGENICO

di e con Roberto Scappin e Paola Vannoni

produzione quotidiana.com, Armunia

con il sostegno di Provincia di Rimini, Regione Emilia Romagna

in collaborazione con La Corte Ospitale / progetto residenziale

Teatro – Prima regionale Compagnia in programma alla Biennale di Venezia 2019

Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con le eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura.

Due cow-boy, poi improbabili danzatori, si affrontano in una partitura dialettico-gestuale dall’efficacia penetrante, incisiva, politica, sollecitando un intelletto disobbediente e operativo, complice un testo che passo dopo passo si oppone all’opinione comune e alle mistificazioni del buon senso.

“Una sofisticata clownerie intellettuale, un gioco verbale alle soglie dell’assurdo”.

L’azione è condotta in 3 capitoli, che si sviluppano dal nucleo centrale Tutto è bene quel che finisce. Il principio di buona morte, legato al concetto di fine o accelerazione di una fine certa, si intreccia con l’interesse a confrontarci sulle eutanasie negate, riferite non solo al campo medico-scientifico ma anche a quello della politica, della biopolitica e della cultura.

Dal giuramento di Ippocrate al giuramento di fedeltà alla Repubblica, ciò che sembra concepito a tutela dell’interesse comune può configurarsi come una sottrazione dei diritti, da quelli che attengono al libero arbitrio a quelli legati al principio di uguaglianza.

Quale linguaggio può declinare e restituire valore ai tanti bà-sta! che vorremmo pronunciare? Un’esclamazione forte, quasi performativa: la sua pronuncia vorrebbe segnare la fine di qualcosa, tracciando il limite dell’opportunità o della sopportazione.

La forza dinamica di questa parola sta proprio nella sua autentica aspirazione a generare una cesura, una frattura fra presente e futuro.

quotidiana.com

ROBERTO SCAPPIN e PAOLA VANNONI fondano nel 2003 a Rimini quotidiana.com. Dedicano i primi anni alla ricerca di un proprio linguaggio che si intreccia ben presto al percorso di produzione dei testi. Nel 2008, con la Trilogia dell’inesistente, la compagnia esprime compiutamente il proprio teatro che vuole riflettere lo sgomento di questo nostro esistere, affrontando le cose da un punto di vista scomodo, a partire da ciò che non è considerato corretto nemmeno pensare.

venerdì 17 gennaio 2020 ore 21 – Valenza (AL), Teatro Sociale

sabato 18 gennaio 2020 ore 21 – Casalborgone (TO), Teatro San Carlo

sabato 14 marzo 2020 ore 21 – San Maurizio d’Opaglio (NO), Teatro degli Scalpellini

Compagnia Piccolo Canto (BG)

PICCOLO CANTO DI RESURREZIONE

di e con Francesca Cecala, Miriam Gotti, Barbara Menegardo, Ilaria Pezzera, Swewa Schneider consulenza drammaturgica Silvia Baldini scene e costumi Alessia Baldassarri luci Pietro Bailo con lo sguardo di Francesca Albanese

Spettacolo Vincitore Teatri del Sacro 2018

La Loba è vecchia. È una donna di due milioni di anni. Vive in un luogo sperduto che tutti conoscono, ma pochi hanno visto. Raccoglie le ossa, quelle che corrono il pericolo di andare perdute. E’ custode di quanto sta morendo e di quanto è già morto. La sua figura ancestrale di donna selvatica fa da confine e tramite tra ciò che è vivo e ciò che è morto, tra ciò che è desueto e ciò che anela alla Resurrezione. La Loba canta gli inni della creazione, rimette in gioco vite, mondi, storie. La Loba è detentrice della memoria. È narratrice. La Loba con il suo canto restituisce la vita, trasfgurata però in qualcosa di nuovo. Qual è la nostra personale resurrezione? Di quali rituali abbiamo bisogno oggi? Che cosa abbiamo sepolto e cosa vogliamo ricomporre, liberare? Quante volte possiamo morire per poi rinascere? In scena cinque donne, cinque voci tentanto di rispondere a queste domande. Come la Loba raccontano storie di vite che anelano al cambiamento, al riscatto, alla guarigione e alla Resurrezione. Storie dal sapore acre, a volte tragicomico e dal ritmo variegato. Cinque voci diverse ma che si fondono in un unico affresco di racconti cantati e canti musicati. Voci che si fanno invettiva, poesia, preghiera e che si innalzano in canto. Un canto polifonico che si fa portavoce della rinascita e che ne assume tutte le sue caratteristiche: il dolore, il buio, la spinta, la rabbia, il pianto, la gioia, il riso che contagia che apre e libera. E ad ogni canto la memoria prenderà forma, risorgerà.

COMPAGNIA PICCOLO CANTO. Il gruppo di lavoro nasce nel 2016 in occasione della partecipazione e vittoria della V edizione de I Teatri del Sacro con lo spettacolo Piccolo canto di resurrezione. Piccolo canto di resurrezione nasce da un intenso lavoro di drammaturgia collettiva sviluppatasi attorno al tema della resurrezione intesa come rinascita, come riscatto, come conquista di una nuova possibilità per rinnovarsi. Il fortunato spettacolo permette alla compagnia di farsi conoscere in diverse realtà nazionali e di partecipare a molti Festival. Le 5 attrici mettono al centro del proprio percorso artistico l’indagine sonora, l’esplorazione vocale. Nei loro lavori non mancano mai trame sonore complesse, riscritte totalmente o arrangiate ad hoc. I loro lavori appaiono quasi come una partitura musicale originale dove niente è lasciato al caso. La presenza di suggestioni sonore, mai scontate, permettono alla parola di potersi elevare, caricare di emozione ed esplodere con forza e profondità. Le attrici indagano le potenzialità della voce e del testo, mettendo al primo posto dei propri obiettivi la ricerca non solo musicale ma anche drammaturgica. Le storie, i temi, i contenuti e la messinscèna vengono lavorati di pari passo alla composizione sonora. I testi, per lo più inediti, cercano equilibrio tra leggerezza e profondità e nascono dal desiderio comune di affrontare tematiche care ad ogni membro del gruppo. Cinque donne, cinque attrici, cinque voci che credono fortemente nel rito teatrale, ognuna con un percorso professionale decennale alle spalle e accomunate dal bisogno, dalla necessità di continuare a cercare altre storie da raccontare, altri progetti da mettere in scena.

sabato 25 gennaio 2020 ore 21 – Lanzo (TO), Spazio LanzoIncontra

Leviedelfool (Roma) REQUIEM FOR PINOCCHIO

di e con Simone Perinelli con un estratto di “Emporium” di Marco Onofrio aiuto regia e consulenza artistica Isabella Rotolo progetto grafico e foto di Guido Mencari

Spettacolo vincitore “Premio Anteprima” 2012 Premio “Bianco e Nero” della Civica Accademia di Arte Drammatica Nico Pepe

C’era una volta un pezzo di legno. E dico “c’era” perché ora non c’è più. …E così Pinocchio, da burattino divenne bambino. Qualcuno gridò: Che Peccato! Nel dare voce al famoso burattino, abbiamo lavorato cercando di immaginare un possibile percorso che desse un seguito alla favola stessa raccontando la vita che Pinocchio “vivrà” nel mondo reale. Pinocchio diventa così un pretesto, uno sguardo preso in prestito dal quale osservare con occhio limpido, infantile e ribelle il mondo che ci circonda e la vita che affrontiamo quotidianamente. Così ci siamo concessi questa chiave di lettura per andare più a fondo nell’affrontare le tematiche del lavoro totalizzante e precario, dell’emancipazione, della mercificazione del tempo e dell’essere, dell’anestesia dei sogni e del consumismo di ennesima generazione per operare un’analisi attenta e reattiva rispetto ad un quesito significativo della vita: cosa significhi essere umano. Il burattino diventato umano suo malgrado si stacca dalla classica messa in scena del testo di Collodi, per destreggiarsi nel nostro mondo dove la favola non è che un lontano ricordo, una delle tante versioni dei fatti. REQUIEM FOR PINOCCHIO – La scoperta dell’Esistenza è il punto di partenza di una riflessione sviluppatasi poi in una trilogia, la TRILOGIA DELL’ESSERE, che articolandosi in altri due capitoli attraverso i monologhi MACARON – La R-Esistenza e LUNA PARK – Do You Want a Cracker? vuole essere un tentativo di indagare i meandri dell’esistenza attraverso i temi cari all’esistenzialismo ed in particolare al pensiero e all’opera di Albert Camus. LEVIEDELFOOL nasce nel 2010 a Roma. Vive dei progetti artistici e del lavoro di Simone Perinelli e di Isabella Rotolo e della collaborazione con diversi artisti che lavorano alle singole produzioni della compagnia. La compagnia rappresenta i propri spettacoli in Italia e all’estero lavorando su drammaturgie originali e focalizzando il proprio percorso sui possibili nuovi linguaggi del teatro contemporaneo. I lavori della compagnia, la Trilogia Dell’essere, composta dai tre monologhi Requiem For Pinocchio (Premio Anteprima 2012, Premio Bianco e Nero della Civica Accademia di Arte Drammatica Nico Pepe 2012, Sostenuto da Concentrica 2018), Macaron (Finalista Intransito 2013) e Luna Park – Do You Want A Cracker? (Selezione In-Box 2016 e Premio della ‘Giuria popolare under 30’ della selezione ‘In-Box Millennials’), e gli spettacoli Made In China ed Heretico, sono ospitati nelle più importanti stagioni e festival sul territorio nazionale. L’ultimo lavoro della compagnia, Yorick, è stato prodotto in coproduzione con la Fondazione Teatro della Toscana.

venerdì 31 gennaio 2020 ore 21 – Caraglio (CN), Teatro Civico

sabato 1 febbraio 2020 ore 21 – Settimo T.se (TO), Teatro Civico Garybaldi

venerdì 6 marzo 2020 ore 21 – Vercelli, Officina Teatrale degli Anacoleti

Berardi-Casolari (TA)

AMLETO TAKE AWAY

Uno spettacolo di e con Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari

Musiche di Davide Berardi e Bruno Galeone

Luci di Luca Diani

Produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo

Con il sostegno di Emilia Romagna Teatro Fondazione, Festival di Armunia Castiglioncello, Comune di Rimini – Teatro Novelli

Si ringraziano César Brie, Eugenio Vaccaro, Il Teatro del segno di Cagliari, Sementerie artistiche di Crevalcore (BO)

Teatro – Prima regionale Premio UBU 2018 a Gianfranco Berardi come migliore attore

Amleto take away è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro ‘contro temporaneo’. Punto di partenza sono, ancora una volta, le parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva». Una riflessione ironica e amara che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della realtà circostante, che ci attrae e ci spaventa. «Tutto è schiacciato fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente, fra i barbari del nord e i nomadi del sud. Le generazioni sono schiacciate fra lo studio che non serve e il lavoro che non c’è, fra gli under 35 e gli over 63, fra avanguardie incomprensibili e tradizioni insopportabili… In questo percorso s’inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale, l’Amleto di Shakespeare. Amleto, simbolo del dubbio e dell’insicurezza, icona del disagio e dell’inadeguatezza, è risultato, passo dopo passo, il personaggio ideale cui affidare il testimone di questa indagine. Ma l’Amleto di Amleto take away procede anche lui alla rovescia: è un Amleto che preferisce fallire piuttosto che rinunciare, che non si fa molte domande e decide di tuffarsi, di pancia, nelle cose anche quando sa che non gli porteranno nulla di buono. È consapevole ma perdente, un numero nove ma con la maglia dell’Inter e di qualche anno fa, portato alla follia dalla velocità, dalla virtualità e dalla pornografia di questa realtà. Amleto è in seria difficoltà circa il senso delle cose, travolto da una crisi così generalizzata e profonda che mette a repentaglio storie solide e consolidate come il suo rapporto d’amore con Ofelia e il suo rapporto con il teatro.

Nel 2001 GIANFRANCO BERARDI, attore pugliese non vedente, lavorando nella produzione “Viaggio di Pulcinella alla ricerca di Giuseppe Verdi” di e con Marco Manchisi, incontra sulla scena l’attrice GABRIELLA CASOLARI, emiliana, con la quale inizierà un percorso che convoglierà a maggio 2008 nella Compagnia Berardi Casolari. La compagnia fino ad oggi ha sempre messo in scena opere originali di drammaturgia contemporanea, scritte dagli stessi Berardi, Casolari ed annovera al suo attivo già due pubblicazioni di opere. Si occupa principalmente di produzione, promozione e diffusione di spettacoli teatrali, con qualche parentesi dedicata alla formazione. Tra gli spettacoli più importanti, ancora in tournée: il pluripremiato “Io provo a volare” – omaggio a Domenico Modugno (2010) e “In fondo agli occhi” (2013), nato dall’incontro nel 2010 con César Brie, che ne ha firmato la regia. Per Ubu Libri è uscito nel 2010 “Viaggio per amore – dal Deficiente a Land Lover” e nel 2013, per Editoria & Spettacolo, “In fondo agli occhi”.

venerdì 21 febbraio 2020 ore 21 – Valenza (AL), Teatro Sociale

sabato 29 febbraio 2020 ore 21 – Almese (TO), Auditorium Cavalier Magnetto

Eccentrici Dadarò (VA) NINA un soggetto per un breve racconto

di Fabrizio Visconti, Rossella Rapisarda con Rossella Rapisarda regia Fabrizio Visconti scene e costumi Ulisse Pantaleone disegno luci Fabrizio Visconti un progetto La Gare produzione Eccentrici Dadarò

Vincitore Premio Nazionale Calandra 2013 come Migliore Spettacolo Vincitore Premio Nazionale Calandra 2013 come Migliore Attrice

Fonti d’ispirazione. “Il Gabbiano” di Anton Cechov “Epistolario” di Anton Cechov. Personaggi. Nina: un’attrice, personaggio de “Il Gabbiano” di A. Cechov. Rossella: un’attrice, reale. Il pubblico: nel suo ruolo. Tipologia dello spettacolo. Monologo per due: un’attrice e un personaggio, un fantasma, ma a volte, in teatro, i fantasmi sono “più vivi e più veri d’ogni cosa viva e vera”. Monologo per due: un’attrice e il suo pubblico. Attraverso atmosfere rarefatte e momenti comici, il pubblico diventa partner intimo di un dialogo che tocca profondamente il tema del mistero dell’uomo e delle sue scelte, il mistero di questa insanabile e commovente sospensione tra terra e cielo, tra richiamo verso l’alto e bisogno di radici, celebrando così l’Amore per la vita che seduce e spinge oltre, fino ad affermare con Cechov: “Com’è tutto meravigliosamente mescolato in questa vita..” Storia. Un treno. Un biglietto del treno. Uno spettacolo da fare prima di partire. Una scommessa da giocare fino in fondo. Una storia di Amore e Amore.

LA GARE è un progetto di ricerca artistica multidisciplinare nato dall’incontro tra Rossella Rapisarda e Fabrizio Visconti a Mosca nel 2000, presso la GITIS (Russian University of Theater Arts) sotto la guida del Maestro Jurij Alschitz, che si è poi sviluppato all’interno della COMPAGNIA ECCENTRICI DADARÒ attuandosi, principalmente, attraverso spettacoli di teatro contemporaneo, ma anche progetti antropologici, installazioni artistiche, lavori di sperimentazione sui linguaggi della luce e della musica, che non si fermano al filtro della sfera razionale, ma passano direttamente a quella percettiva ed emozionale. I diversi premi Nazionali e Internazionali vinti nel corso degli anni e i più di 200 spettacoli realizzati annualmente in tutta Italia ed Europa, hanno fatto della Compagnia una realtà solida e identificabile, tanto da garantirle il sostegno del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, di Regione Lombardia e di Fondazione Cariplo. Dal 2015 l’Associazione partecipa a C.L.A.P.Spettacolodalvivo – Circuito Lombardia Arti Pluridisciplinari Spettacolo dal Vivo riconosciuto dal MIBACT come Circuito Regionale Ministeriale Multidisciplinare. Nello stesso anno l’Associazione diventa partner di In–Box, Rete Nazionale che sostiene e promuove la circuitazione del Teatro Contemporaneo Emergente. La Compagnia collabora da anni con EATC (European Association for Theater Culture) e costituisce nel 2009 Arterie Theater Network, rete per la promozione e lo sviluppo di un percorso di Formazione Permanente nell’Arte Teatrale.

Venerdì 21 febbraio 2020 ore 21 – Vercelli, Officina Teatrale degli Anacoleti

Teatro Linguaggicreativi (MI)

I RAGAZZI DEL MASSACRO

uno spettacolo di Paolo Trotti

con Stefano Annoni, Diego Paul Galtieri e Federica Gelosa

regia di Paolo Trotti

assistente alla regia Veronica Scarioni

realizzazione scene e costumi Francesca Biffi

assistente scenografa Paola Tognella

Teatro Vincitore Bando Next 2018

“Il romanzo di Scerbanenco da cui siamo partiti è un lungo viaggio dentro i segreti dell’anima. Un romanzo di omicidi, tradimenti, vendetta. Noi l’abbiamo riscritto partendo dal luogo centrale: la classe del massacro. Da lì, attraverso flashback, con un montaggio cinematografico, passano tutti i personaggi per portare il commissario Duca alla scoperta della mente che c’è dietro lo stupro-omicidio”. Paolo Trotti

I ragazzi del massacro, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Scerbanenco, è uno spettacolo sulla giustizia. Della necessità di perseguire la verità anche quando tutti sono convinti del contrario. Tratta dell’importanza di un pensiero autonomo. Tratta di una maestra assassinata dai suoi undici allievi della scuola serale, un giorno di maggio del 1968 e di un uomo che non si arrende alle apparenze. Di una voce fuori dal coro, quella di Duca Lamberti, che non vuole il mostro in prima pagina, ma crede che la giustizia sia sopra ogni convenienza. La giustizia è etica. E’ politica. Attorno all’omicidio si agita il ‘68. Con le manifestazioni, le occupazioni e gli scontri di piazza. Una piccola storia dentro alla grande Storia. Una storia umana, che appartiene a tutta quell’umanità che crede che la verità sia un bene necessario e la giustizia una vittoria del genere umano contro la barbarie. Ma non è una bandiera. Lo spettacolo entra nelle pieghe dell’umanità dei personaggi, un mondo in cui nessuno è solo eroe o solo mostro, ma ognuno porta il suo conflitto dentro di sé. Un conflitto continuo. Contemporaneamente è la storia di un’indagine con la scansione dell’Hard Boiled. Una città fredda. Un corpo martoriato. E undici colpevoli. Ma non tutto è ciò che sembra. O che è opportuno, politicamente, far sembrare.

TEATRO LINGUAGGICREATIVI – Compagnia di drammaturgia contemporanea under 35.

È nata dall’incontro di tre professionisti: SIMONA MIGLIORI(attrice), PAOLO TROTTI(regista e autore) e AMEDEO ROMEO (regista, attore e attuale direttore artistico del Teatro della Tosse di Genova). L’associazione fa capo all’omonimo teatro aperto nel 2010 a Milano. Fin dall’inizio lo scopo è quello di contaminare il linguaggio teatrale con numerose forme artistiche ed espressive, con un particolare riguardo per la musica e la videoarte. Tutte le stagioni sono segnate dal tratto comune di promuovere le compagnie giovani e la drammaturgia contemporanea, italiana e non. Nel 2013 ha ricevuto la Menzione Speciale della Giuria del Premio Internazionale “Il teatro nudo di Teresa Pomodoro” per lo spettacolo Chi non lavora, non (Giuria presieduta da Livia Pomodoro e composta da: Eugenio Barba, Lev Dodin, Frédéric Fla- mand, Jonathan Mills, Lluis Pasqual e Luca Ronconi). Nel 2016 Teatro Linguaggicreativi vince il bando Funder35 con il progetto RE-ACT. A febbraio 2017 debutta al Teatro Franco Parenti di Milano lo spettacolo La Nebbiosa, che vince il bando NEXT ed.2017. A gennaio 2018 debutta I ragazzi del massacro.

Sabato 22 febbraio 2020 dalle ore 15 – Scampagnata Teatrale

in collaborazione con Linea Verde Viaggi e Spazio Kor

– ore 15.00 Partenza da Torino con accompagnamento teatrale sul bus – ore 16.30 Visita guidata esclusiva della vasca termale di epoca romana (I secolo d.C.) sotto la Biblioteca Astense G.Faletti – ore 17.30 Tour inedito all’interno del Teatro Alfieri, fondato nel 1860. – ore 19.00 Aperitivo nel foyer dello Spazio Kor, affascinante chiesa barocca sconsacrata recentemente restaurata, con visita al Museo Interattivo “La macchina delle Illusioni”, dove tutti i segreti del “dietro le quinte” saranno svelati. – ore 21 Spettacolo “IO. Ovvero come sopravvivere all’ epoca del narcisismo” di Francesco Giorda (vedi sotto) – ore 22.30 Partenza da Asti

Sabato 22 febbraio 2020 ore 21 – Asti, Spazio Kor

Francesco Giorda / Teatro della Caduta (TO) IO. OVVERO COME SOPRAVVIVERE ALL’EPOCA DEL NARCISISMO

di e con Francesco Giorda regia Roberto Tarasco disegno luci Fabio Bonfanti produzione Teatro della Caduta

Dinamicità, risate, sorrisi, ma anche momenti semi seri, sottile ed acuta ironia, conseguenti riflessioni. Giorda rende gli spettatori complici delle sue follie, in situazioni parodiche di contesti televisivi e da discoteca d’antan, dove si eseguono felicemente ordini dementi. Si gioca, si scherza, la storia è spezzettata e riverberata in tanti frammenti, come sono molti gli specchi che fanno da fondale, talmente numerosi i brandelli di personaggi e situazioni da smarrire il filo, il quale, però, dopo voli pindarici e umoristici, si riannoda in un unico soggetto. IO penso. IO mi faccio uno spettacolo, ma giusto per me. IO sono lo spettatore per cui scrivo lo spettacolo di cui IO sono il protagonista. Una sintesi che riconduce il punto di vista dello spettatore e dell’artista ad uno spettacolo pienamente soddisfacente per entrambi: IO. IO spettatore ho adorato il taglio ironico, per nulla esplicito, azzardato, ma mai offensivo. IO attore non posso che essere soddisfatto. Un pubblico attento e reattivo, che è stato con me in tutto e per tutto fino alla fine. Poi ci siamo addormentati. L’anestesia fa il suo effetto, ma il cuore continua a battere.

Related Posts

di
Previous Post Next Post

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

0 shares