Roma città aperta

©+Pascale..Il Teatro delle Esposizioni nasce dall’idea di realizzare un laboratorio multiforme per gli artisti in residenza a Villa Medici, con loro e attorno a loro, in cui possano mostrare lo stato del proprio lavoro ed entrare in contatto con i percorsi di creazione di altri artisti con cui, per un periodo di un anno o di diciotto mesi, condividono il luogo di vita e di lavoro.”

Éric de Chassey

Giunto alla quarta edizione, il Teatro delle Esposizioni è una manifestazione che presenta ogni anno i progetti degli artisti in residenza a Villa Medici, confermando la centralità dell’Accademia di Francia a Roma rispetto alla creazione contemporanea.

Il Teatro delle Esposizioni, nato su iniziativa del direttore Éric de Chassey, vuole essere un momento di incontro tra i borsisti e il pubblico, di dialogo e di confronto tra gli stessi artisti e ricercatori.

Il programma di residenza dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, rivolto ad artisti e studiosi di lingua francese e di tutte le nazionalità, offre la possibilità di sviluppare liberamente la propria ricerca, entrando in contatto con un luogo unico e significativo come Villa Medici e con la città di Roma.

Ogni edizione della manifestazione si avvale di un curatore. Quest’anno sarà Ludovico Pratesi a seguire il progetto, che si articola in due giornate di presentazione dei lavori e un incontro.

La quarta edizione del Teatro delle Esposizioni, intitolata Roma città aperta, è incentrata sull’idea di interazione tra l’Accademia di Francia e la città di Roma e viene intesa come momento di riflessione sulla lettura della memoria: in senso storico, antropologico e sociale, come dispositivo di comprensione della contemporaneità.

Il richiamo all’idea di apertura, di predisposizione al dialogo e al confronto tra discipline diverse è dunque la caratteristica che accomuna i progetti che saranno presentati nel corso delle due giornate del 24 e del 25 settembre.

Il 24 settembre alle 19.00 Roma città aperta si apre con l’opera della regista Chiara Malta, legata all’interpretazione della memoria tra realtà e leggenda, e con la videoproiezione di Nora Martirosyan Territoria. La reconstruction de la guerre à partir des espaces, che racconta la contraddittoria realtà di una nazione situata ai confini dell’Azerbaijan e dell’Armenia, autoproclamatasi nel 1996, ma non riconosciuta da alcuno Stato. Alle 19.30 si prosegue con Plan de situation #7 Consolat-Mirabeau, una performance di Till Roeskens che traccia il perimetro di un quartiere di Marsiglia attraverso i racconti dei suoi abitanti. Alle 20.00 Emmanuelle Pagano fa una lettura accompagnata da una serie di documenti legati alla scrittura di un romanzo che si svolge in parte sulla foce del Tevere, in un territorio marginale e periferico attraversato da forti conflittualità sociali, analizzate dall’urbanista Paula Filipe de Jesus insieme all’architetto Francesco Careri.

Alle 21 nella Sala cinema Michel Piccoli si apre l’incontro Roma città aperta, dedicato alla ricostruzione della memoria tra storia e contemporaneità e costruito sull’analisi delle problematiche emerse dai progetti presentati. Saranno presenti: Francesco Careri, Alvin Curran, Paula Filipe de Jesus, Claudio Giovannesi, Régis Hébraud, Fausto Paravidino, Sandra Petrignani.

Il 25 settembre alle 18.30 il giardino di Villa Medici accoglie l’azione coreografica di Agnès Chekroun, incentrata sull’ospitalità in rapporto al corpo e allo spazio individuale e collettivo. Segue alle 19.15 la presentazione dei progetti dell’artista visivo Théo Mercier in collaborazione con la restauratrice Pascale Roumégoux all’interno dell’Atelier del Bosco, trasformato in uno studio in progress, dove il restauro incontra l’arte contemporanea, mentre nella loggia il fotografo Malik Nejmi indaga le modalità di relazione della comunità senegalese con la città di Roma. In contemporanea il designer Felipe Ribon invita il pubblico a partecipare a un’esperienza paranormale e divinatoria che si svolge nel Piccolo Atelier. Alle 20.30 ha inizio Cartoline romane, l’azione musicale dedicata a Roma dal compositore americano Alvin Curran, invitato dallo storico dell’arte e musicologo David Sanson. La giornata si conclude infine alle 21.30 nel Grand Salon, con Studi sulla Notte, l’intervento musicale Laurent Durupt, che prevede un dialogo tra il duo Links (pianoforte e percussioni), un video di Emanuele Becheri e le improvvisazioni di Massimo Carrozzo.

Il Teatro delle Esposizioni è un progetto particolarmente rilevante per l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici perché intreccia le sue tre missioni: la missione Colbert, istituita nel XVII, che prevede l’accoglienza degli artisti a Villa Medici, la missione Malraux, creata negli anni 60 con lo scopo di diffondere la cultura attraverso l’organizzazione di eventi culturali e artistici, e la missione Patrimonio, finalizzata alla tutela e la valorizzazione di Villa Medici e dei suoi giardini.

martedì 24 settembre (19.00-22.30)

Chiara Malta (Cisterna romana), Till Roeskens (Loggia), Nora Martirosyan (Salon de musique), Emmanuelle Pagano in collaborazione con Francesco Careri e Paula Filipe de Jesus (Salon des pensionnaires).

mercoledì 25 settembre (18.30-23.00)

Agnès Chekroun in collaborazione con Silvia Rampelli e Laura Terrancle (ingresso, Nicchia di Louis XIV, piazzale, biblioteca, Terrasse del Bosco), Théo Mercier (Atelier del Bosco), Pascale Roumégoux (Atelier del Bosco), Malik Nejmi in collaborazione con Touty Coundoul (Loggia dell’Atelier del Bosco), Felipe Ribon (Piccolo Atelier del Bosco), David Sanson in collaborazione con Alvin Curran (Carré du puits), Laurent Durupt in collaborazione con Rémi Durupt, Massimo Carrozzo ed Emanuele Becheri (Grand Salon).

Ingresso libero

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