Agenti siciliani, per le crociere il rischio di un blackout di 18 mesi

Agenti siciliani, per le crociere

il rischio di un blackout di 18 mesi

Un blackout di 18 mesi, con conseguenze occupazionali devastanti. È quanto rischia il mercato croceristico in Italia, ma è specialmente la realtà-incubo con la quale saranno costretti a confrontarsi le principali realtà portuali del Mezzogiorno, i territori e le comunità locali che sullo sviluppo del mercato crocieristico hanno investito e riscosso successo.

Queste le motivazioni che spingono oggi Asamar Sicilia (Associazione Agenti Marittimi siciliani) ad aderire e accogliere l’appello del Presidente del Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti, sollecitando quindi la definizione di una data e di modalità precise per la ripartenza delle navi da crociera dai porti Italiani. “Tutti gli Armatori, italiani e non, stanno – afferma il Presidente di Asamar Sicilia, Domenico Speciale – pesantemente soffrendo il fermo, e solo una pronta ancorché graduale ripresa potrà evitare che gli effetti negativi si prolunghino nel tempo e rischino di diventare irreversibili”.
Il mercato croceristico coinvolge, direttamente o indirettamente, imprese ed attività che sono ferme da mesi; oltre alle agenzie marittime, i servizi portuali, i tour operators, i vettori di autobus, le guide, i tassisti, i ristoranti, il commercio in genere, ma anche siti archeologici, musei, ecc.  Tutti soffrono della scomparsa delle navi da crociera, che – soprattutto in Sicilia – contribuiscono in modo determinante alla crescita dell’economia locale.
Tutti siamo consapevoli della necessità di garantire la massima sicurezza sanitaria e quindi dell’obbligo  di adeguarsi agli stretti protocolli suggeriti dalla Unione Europea, successivamente rielaborati in Italia da Autorità ed esperti del settore, ma siamo anche consci delle criticità e delle difficoltà di un mercato che deve ripartire al più presto. Asamar Sicilia sottolinea come la maggioranza degli altri Paesi che si affacciano sul bacino Mediterraneo abbiano o stiano riaprendo i porti alle navi da crociera, di fatto sostituendosi ai porti italiani cancellati dagli itinerari. E i dirottamenti potrebbero aumentare.

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