Barbara De Rossi e Francesco Branchetti sono gli attesi protagonisti ai SOLISTI DEL TEATRO martedì 8 agosto alle 21.30 per una serata di grande teatro firmato da Gianni Guardigli. Sul palcoscenico della Rassegna nei Giardini della Filarmonica Barbara De Rossi e Francesco Branchetti presentano “Coro di donna e uomo”, il Recital scritto da Gianni Guardigli, prodotto dall’ Associazione Culturale Foxtrot Golf con la regia di Francesco Branchetti e le musiche originali di Pino Cangialosi.
“Un giro del mondo, un’immersione nelle epoche e nei luoghi che costituiscono le fondamenta della nostra realtà di oggigiorno – afferma Gianni Guardigli – le voci delle donne tratteggiano un grande quadro multicolore per chiedere giustizia e pietà. Giustizia agli uomini e pietà agli dei e a Dio. Tutto ciò è il leitmotiv della storia dell’umanità. Le donne di ieri cominciano ad alzare la voce nelle pagine della mitologia greca. Prima Fedra e poi Andromaca cantano le dolenti note di un destino infausto e sprezzante, che ha scaraventato le loro sensibilità nel tunnel dell’impotenza. E poi le mistiche del medioevo si confrontano con il trascendente con la potenza della certezza che oltre la vita terrena c’è la “vera vita”, e che l’avventura nel mondo dei mortali non è altro che un banco di prova, una specie di esame per definire il nostro esatto ruolo nell’aldilà. Lady Macbeth presenta con la potenza della disperazione il suo progetto criminale per affondare le unghie sul potere. I personaggi potenti si confrontano con le deboli eroine dei giorni nostri, Abla, tragica figura di madre palestinese, che, nell’intonare il suo lamento funebre sul cadavere del figlio, subito dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, ha la premonizione di ciò che succederà quando i figli del suo popolo si vestiranno di tritolo per andare a concludere le loro vite in mezzo ai figli del popolo nemico e a provocare bagni di sangue innocenti. E poi Saida, personaggio guida del mio fortunato testo “Le luci di Algeri”, che dà voce al dolore di un popolo vessato da una crudele guerra civile che scaraventò l’Algeria in un orrore incomprensibile alla nostra sensibilità negli anni’90 del secolo scorso. Ogni singola voce di donna diventa elemento di un coro che canta “la necessità” di una redenzione che ancora aspettiamo, anche se, mettendoci in ascolto delle vicende che pulsano sotto la pelle del nostro mondo attuale, non riceviamo certo segnali che aprono la porta dell’anima all’ottimismo.
Accanto alle donne le voci di uomini di ieri e di oggi creeranno un contrappunto di umori e sensibilità per tratteggiare un universo che si espande sopra i tempi e i luoghi e tenta di diventare metafora della grande parabola dell’essere umano che risiede su questo pianeta malato. Fritz, sedicente postino di Hitler, tratteggia la sua personale visione degli ultimi momenti della Seconda Guerra Mondiale. E HerrStreicher dà voce al popolo tedesco sepolto nei rifugi mentre il mondo intero si liberava dalla tirannia fascista. Mohamed, il marito algerino di Saida si rivolge a un Dio che non gli ha permesso di difendere la vita dei suoi figli bambini. E poi altri mariti, figli, fratelli che anche oggi combattono le loro piccole battaglie per ritagliarsi un piccolo spazio nel mondo”.
Info e prenotazioni
06 4746390
393 9753042
349 1945453
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orari
spettacoli ore 21.30
botteghino ore 18.30 – 22.00
biglietti
intero 15
ridotto 13
gruppi 10
I Solisti del teatro – Giardini della Filarmonica Romana – Via Flaminia, 118 – Roma