Al Museo “Ugo Guidi 2” di Massa, protagonista “Il Manifesto Cubano”, mostra d’arte promossa da Amanda Paiotti.

Al Museo “Ugo Guidi 2” di Massa, protagonista “Il Manifesto Cubano”, mostra d’arte promossa da Amanda Paiotti. Molto attesa, nell’ambiente artistico, la mostra dedicata a “El Cartel Cubano” (cioè “Il Manifesto Cubano”) rappresentata da una selezionata parte della Collezione di Mario Paiotti che la figlia Amanda ha amorevolmente conservato e implementato nel tempo. Mario Paiotti, grande industriale del lapideo della zona apuo-versiliese purtroppo scomparso nel 2020, è stato protagonista con Erminio Cidonio, Vando D’Angiolo e altri negli splendidi momenti scultorei degli anni Sessanta/Settanta, soprattutto presso gli spazi della Società Henraux di Querceta, in provincia di Lucca. Nomi quali Henry Moore, Isamu Noguchi, Pietro Cascella, Branko Ružić, Maria Papa, Émile Gilioli e altri vi hanno lavorato, con una storia fissata in molte pubblicazioni quali, ad esempio, “Lavorare il Marmo Arte Artigianato Industria” (2008) e la rivista di design architettura e scultura “MARMO 1-5”. La mostra su “El Cartel Cubano”, accolta negli ampi spazi del Museo “Ugo Guidi 2” aperto da poco più di un anno e che si va facendo apprezzare a vasto raggio per la qualità delle esposizioni, le continue presentazioni di libri e incontri di varia tematica, è concentrata nel mese di maggio dal 19 al 21 e dal 26 al 28, e a giugno il 3 e 4, orario a ingresso libero 17-19, con inaugurazione il 19 maggio 2023 alle ore 18 e 45, tra l’altro con recita di liriche del poeta cubano José Martí da parte di Marilena Cheli Tomei e un accompagnamento musicale e concerto dal vivo di musica cubana con “Francesco Birardi y Contrabanda”. Per l’esposizione è stato realizzato un esaustivo catalogo/documento avente anche vari patrocini e un gradevole video per la pubblica fruizione nel corso dell’esposizione, ma che verranno poi opportunamente veicolati. Promotrice della mostra è Amanda Paiotti, figlia di Mario, anche curatrice assieme a Manuela Manfredi. Amanda, nel presentare questa raccolta che fa ulteriormente conoscere un originale periodo della grafica del secolo scorso, firmata da abilissimi e noti artisti/grafici e connesso alla storia di Cuba, dei suoi colori e al turismo e al cinema, ha affermato che “vuol essere non solo un tributo a mio padre” (n.d.r., che ben conosceva l’isola caraibica come mezzo mondo per l’attività specifica del marmo), “ma anche il condividere con il pubblico questo arcobaleno di colori e digrafica eccelsa con cui gli autori cubani ci hanno deliziato…”. Non sono meno significative le parole di Emanuela Manfredi: “Il parlare del cartel è come il parlare della “pop art cubana”, un’arte fortemente legata al proprio territorio nazionale…”, né quelle del critico d‘arte e scrittore Lodovico Gierut che nel rammentare Paiotti ha sottolineato l’importanza anche storica delle serigrafie cubane. Puntuali dunque gli interventi in catalogo, oltre che di Amanda Paiotti, Emanuela Manfredi e di Lodovico Gierut, anche quelli di Mario Locatelli, Clara Mallegni e Vittorio Guidi facenti parte di un affiatato gruppo che sta dando un forte contributo per il consolidamento culturale della zona massese: “Il Manifesto Cubano” ne è tangibile prova grazie alla quale la città di Massa apre le porte a successivi e già attesi incontri. Info: amanda.paiotti@gmail.com www.amandapaiotti.it

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