Al posto del velo un fiore
L’attivista iraniana Masih Alinejad all’Anteo Palazzo del Cinema Un esempio di ribellione contro l’hijab forzato, è un esempio per milioni di donneLa giornalista e attivista iraniana Masih Alinejad lunedì sera (7 marzo) all’Anteo Palazzo del Cinema per la proiezione del documentario che parla di lei “Be my voice”, in anteprima italiana. Appuntamento alle ore 19.40, alla presenza anche della regista Nahid Sarvestani Persson. Modera l’incontro Piera Detassis, Presidente e Direttore Artistico dell’Accademia del Cinema Italiano – Premi David di Donatello
Be My Voice
Una giornalista in esilio. Un paese senza libertà.
Una voce che diventa milioni di voci.
un film di Nahid Persson con Masih Alinejad
Lunedì 7 marzo, ore 19.40 Anteo Palazzo del Cinema
la proiezione sarà preceduta dall’incontro con la giornalista e attivista Masih Alinejad e la regista Nahid Sarvestani Persson intervistate da Piera Detassis
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A portare Be My Voice nelle sale italiane sarà la Tucker Film insieme al Pordenone Docs Fest – Le Voci del documentario, dove ha conquistato il Premio del pubblico.
La data scelta per l’uscita è, simbolicamente, lunedì 7 marzo, alla vigilia della Giornata internazionale della donna.
Essere la voce di chi alla propria voce ha dovuto rinunciare. Essere il punto di connessione tra chi non può parlare e chi, invece, è libero di ascoltare. Questa è l’urgenza narrativa di Be My Voice, il nuovo documentario della regista Nahid Persson, regista iraniana naturalizzata svedese che racconta una donna, un popolo, una scelta. È la storia di Masih Alinejad, giornalista e attivista, diventata la voce delle donne iraniane nelle battaglie di civiltà.
Masih Alinejad è l’esempio per milioni di donne iraniane che si ribellano contro l’hijab forzato: guida uno dei più grandi atti di disobbedienza civile nell’Iran di oggi e usa la sua libertà in esilio per dare voce alla protesta nel suo paese d’origine. Una guerriera lontana dalla sua terra (oggi vive sotto protezione negli Stati Uniti) ma non dall’anima del suo Paese, che lotta da anni contro ogni limitazione dei diritti civili, per il rispetto delle donne. Masih rischia la vita e nemmeno una quotidianità così dolorosa e precaria basta a zittirla, usa quotidianamente i profili social per raccontare la propria battaglia, aggiornare i suoi connazionali e non solo – più di 6 milioni di persone la seguono su Instagram.
L’evento è organizzato in collaborazione con Amnesty International Italia, Elle Active!, Radio Popolare e con il supporto di Elizabeth Arden
Be My Voice ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International Italia
“Questo documentario è un importante riconoscimento a chi, dall’esilio, non rinuncia ad agire in favore dei diritti umani ma soprattutto del coraggio di chi, dall’interno dell’Iran, come Yasaman Aryani e le altre compagne di lotta, mette a rischio il proprio futuro per ribadire un principio fondamentale: le leggi che obbligano a indossare o vietano di indossare capi d’abbigliamento sono contrarie ai diritti”. Riccardo Noury, portavoce Amnesty International Italia
“L’abbigliamento e la moda sono espressione della libertà personale e del diritto delle donne ad essere protagoniste del proprio tempo in maniera attiva, senza dimenticare la propria femminilità. Questo pensiero e una visione di empowerment femminile accompagnano Elle fin dalla sua nascita e guidano l’approccio concreto di Elle active!, il forum per il lavoro e l’emancipazione delle donne. Elle active! sostiene in questa ottica “Be My Voice”, il lavoro eccellente della regista Nahid Persson e la battaglia di Masih Alinejad, voce delle donne iraniane”.
Michela Alpi, coordinatrice del progetto Elle active!