Al via “L’Arte si prende Cura”:
gli scatti del Maestro Massimo Listri nei luoghi di cura del S.M. Ordine di Malta
Roma, lunedì 9 ottobre 2023 ore 11.30
Casa Litta-Palazzo Orsini
Roma, 09 ottobre 2023 – Riportare negli Ospedali e negli Ambulatori dell’Ordine di Malta il segno forte e percepibile di quell’attenzione alla bellezza e dell’arte che, per secoli, ha caratterizzato le attività terapeutiche e sanitarie dell’Ordine di San Giovanni di Gerusalemme. Questo il principale obiettivo del progetto “L’Arte si prende Cura”, promosso dall’Ambasciata del Sovrano Ordine di Malta presso la Santa Sede e presentato oggi, lunedì 9 ottobre, a Roma, presso Casa Litta-Palazzo Orsini, alla presenza di autorevoli ospiti fra cui Vittorio Sgarbi, Sottosegretario di Stato alla Cultura e Don Fabrizio Colonna di Paliano, Ricevitore del Comun Tesoro del SMOM.
Il progetto è volto a dotare l’Ospedale di San Giovanni Battista della Magliana a Roma, tutti gli Ambulatori dell’Ordine in Italia ed alcuni all’estero delle opere di Massimo Listri, maestro della fotografia di architettura e di ambienti, sguardo acuto e raffinatissimo, con l’intento di contribuire a migliorare il benessere degli assistiti attraverso la bellezza dell’arte, quale terapia per l’anima. Una missione significativa che ben si esplicita nell’omonima pubblicazione che accompagna il progetto, “L’Arte si prende Cura. Architetture e prospettive di Massimo Listri nei luoghi di cura del S.M. Ordine di Malta”, edita da Allemandi, che raccoglie i suggestivi scatti di interni del Maestro Listri.
L’iniziativa – sostenuta dalla Fondazione Angelini e resa possibile grazie alla donazione dei diritti d’autore delle immagini da parte del Maestro Listri – nasce su iniziativa dell’Ambasciatore del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede, Zanardi Landi, e rappresenta una significativa testimonianza di vicinanza ed accoglienza, valori propri dell’Ordine, espressa tramite l’arte e la bellezza come conforto e sostegno al processo di guarigione e rinascita.
“Il progetto ‘L’Arte si prende cura’ rappresenta per noi motivo di orgoglio. Si tratta di un ritorno all’antico e alle nostre origini, di cui vogliamo conservare memoria forte e intatta. Anche nel Regolamento della Sacra Infermeria di Malta, risalente al 1725, ritroviamo il valore attribuito al decorare con opere d’arte le camerate dell’Ospedale dell’Ordine, riconoscendo così un diretto legame tra stato d’animo e salute dei pazienti. Grazie alla generosità di Massimo Listri è stato possibile rinnovare questo impegno attraverso un progetto concreto che fa dell’accoglienza e della cura i propri punti cardine e che trova nel Maestro un referente naturale data l’armonia, la grazia, l’eleganza e l’equilibrio proprie delle sue magnifiche fotografie”, afferma Antonio Zanardi Landi, Ambasciatore del S.M. Ordine di Malta presso la Santa Sede.
Un impegno, dunque, di alto valore sociale che rientra a pieno titolo nella vocazione dell’Ordine di Malta a considerare la bellezza come parte integrante di quella medicina dello spirito e dell’anima che può portare conforto anche in situazioni di malattia e difficoltà.
“In merito all’Ordine di Malta, i seicenteschi regolamenti della Sacra Infermeria, sistematizzati e pubblicati nel 1725, stabilivano la rotazione di quadri, nell’estate, e di arazzi di lana nei mesi invernali, nelle grandi e belle camerate dove erano alloggiati i pazienti. Per una pronta guarigione, sono senz’altro fondamentali il buon nutrimento e le arti mediche ma anche la bellezza può aiutare il paziente a ritrovare l’impulso di rimettersi dalle ferite e di superare la malattia” dichiara Fra’ John Timothy Dunlap, Principe e Gran Maestro del S.M. Ordine di Malta.
Dall’Ambasciata del Brasile a Roma al Palazzo Ducale di Venezia, dalla Reggia di Caserta a Palazzo Vecchio a Firenze fino al Castello di Champ de Bataille in Normandia, all’Alcázar di Siviglia e all’Opera Reale di Versailles: luoghi di grande fascino al centro delle opere di Massimo Listri che, lo stesso Vittorio Sgarbi, definisce “fotografo che inventa la bellezza”, sottolineando come lo sguardo del Maestro educhi l’occhio dell’osservatore a captare tutto quello che rischierebbe di non vedere dietro l’immagine del reale, come gli armoniosi volumi degli ambienti che ritrae.
“La collaborazione con l’Ambasciata dell’Ordine di Malta presso la Santa Sede è stata un’opportunità oltremodo felice. Sono lieto che le mie immagini possano rivestire un ruolo terapeutico per l’anima, portando conforto nei luoghi di cura dell’Ordine a chi si trova in situazioni di degenza o difficoltà. I grandi interni e le raffigurazioni architettoniche al centro dei miei scatti ben si sposano con gli ambienti degli ambulatori e degli ospedali dell’Ordine, coinvolgendo lo spettatore in una visone di bellezza ed armonia” afferma il fotografo Massimo Listri.
Alla presentazione del progetto “L’Arte si prende Cura”, oltre all’Ambasciatore Antonio Zanardi Landi e al Sottosegretario di Stato alla Cultura Vittorio Sgarbi sono intervenuti il Maestro Massimo Listri, Don Fabrizio Colonna di Paliano, Ricevitore del Comun Tesoro dell’Ordine di Malta e Don Alessio Geretti, Responsabile degli Eventi d’Arte per il Giubileo 2025.
Massimo Listri è nato nel 1953 e ha iniziato la sua carriera di fotografia da giovanissimo. All’età di 17 anni lavorava già per riviste di arte e architettura, e durante i suoi studi universitari di arte e lettere ha contribuito a diversi servizi fotografici. Ma è con l’editore Franco Maria Ricci che ha la possibilità di realizzare i primi grandi reportages con la rivista «FMR». Questa prestigiosa pubblicazione è stata per più di vent’anni il maggior veicolo espressivo dei tributi fotografici di Massimo Listri ai più bei palazzi e interni e alle più straordinarie ville e opere architettoniche di tutti i tempi.
In 35 anni, e in collaborazione con i più prestigiosi editori in Europa e negli Stati Uniti, ha pubblicato oltre 85 libri. Massimo Listri ha realizzato mostre personali allestite in varie parti del mondo. Le più recenti hanno trovato spazio a Palazzo Reale di Milano, alla Morgan Library & Museum di New York, a Palazzo Pitti di Firenze, alla National Central Library di Taipei, all’Istituto di Cultura di Tokyo, al Museo dell’Università di Hong Kong, al Museo d’arte Moderna di Bogotà, al Museo di Arte Italiana di Lima (Perù), al Museo di Arte Moderna di Buenos Aires, alla Biblioteca Angelica a Roma, alla Galeria de Arte la Sala di Santiago del Cile, al Palazzo delle Belle Arti di Santo Domingo, al Schusev State Museum of Architecture di Mosca, al Museo National San Carlos di Città del Messico, al Benaki Museum di Atene, al Museo de Arte de Querétaro (Messico), ai Musei San Domenico a Forlì, ai Musei Vaticani a Roma, al Palazzo Reale di Torino, al Kunsthistorisches Museum di Vienna, al Museo de Arte Moderno di Bogotà, al Katara Cultural Village Foundation a Doha, al Palazzo del Quirinale a Roma, al Labirinto della Masone di Fontanellato (Parma), al Museo San Carlos a Città del Messico, al River City a Bangkok, al Museo
Guadalupe a Zacatecas, alla Venaria Reale vicino a Torino, all’Ambasciata Brasiliana a Vienna, al Museo Shanghai Himalayas a Shanghai, alla Fortezza Belvedere a Firenze, alla Fondazione Champalimaud a Lisbona, al Centro Cultural San Pablo a Oaxaca (Messico), allo Spazio Multimediale San Francesco di Civitanova Marche Alta (Macerata), al Museo Correr di Venezia e all’Istituto Italiano di Cultura a Washington
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