AL VIA RESIDENZE AD IMPATTO, IL PROGETTO RESIDENZIALE PER CURATORI PROMOSSO DAL CENTRO DI RESIDENZA DELL’EMILIA ROMAGNA. UN PERCORSO DI ASCOLTO E RIFLESSIONE CONDIVISA SULLO STUDIO DEGLI IMPATTI DELLE RESIDENZE SUI LUOGHI E SULLE PERSONE.

AL VIA RESIDENZE AD IMPATTO, IL PROGETTO RESIDENZIALE PER CURATORI PROMOSSO DAL CENTRO DI RESIDENZA DELL’EMILIA ROMAGNA. UN PERCORSO DI ASCOLTO E RIFLESSIONE CONDIVISA SULLO STUDIO DEGLI IMPATTI DELLE RESIDENZE SUI LUOGHI E SULLE PERSONE.

Il 24 e 25 maggio 2022 alla Corte Ospitale di Rubiera prende il via Residenze ad impatto, il progetto residenziale per curatori promosso dal Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna. Due giorni di residenza per curatori per ragionare insieme sulla valutazione dell’impatto delle residenze nei luoghi, sugli artisti e sugli spettatori.

Rubiera. Il 24 e il 25 maggio 2022 prende il via Residenze ad impatto, il progetto residenziale promosso dal Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna. Cinque giorni di residenza, due a maggio e tre a dicembre, con l’obiettivo di individuare, a seguito di un processo condiviso tra i curatori invitati, gli indicatori per la valutazione degli impatti delle residenze. Il percorso sarà guidato nella prima sessione di lavoro da Fondazione Fitzcarraldo che fornirà ai curatori gli strumenti e le competenze della valutazione di impatto. Un architetto accompagnerà la riflessione, nella direzione della ricerca attiva sul tema dei luoghi.

Residenze ad impatto si inserisce all’interno di Epifania delle residenze, progetto triennale condiviso dai titolari di residenza dell’Emilia-Romagna, Centro di Residenza e Artisti nei Territori, attorno ai temi dello spazio (2022), del tempo (2023) e della relazione (2024), che si svilupperà nelle sette strutture coinvolgendo artisti, curatori e spettatori, secondo una formula sperimentale e innovativa.

Il Centro di Residenza Emilia-Romagna si fa promotore di un progetto triennale di residenze per curatori che si svilupperà principalmente nei due luoghi di residenza del Centro, Rubiera e Mondaino, con principi analoghi e differenti prospettive per comprendere la complessità del ruolo del curatore, dentro e fuori le residenze, i processi di creazione e di produzione, la permeabilità e il rovesciamento dei codici espressivi e performativi del nostro tempo.

Questi gli obiettivi del progetto Residenze ad impatto che attraverserà tutto il triennio e che prende il via il 24 e 25 maggio a Rubiera: porsi nell’ottica di ascolto del nostro territorio, per mettere a fuoco i nuovi bisogni emersi dopo la pandemia Covid-19 ; unire operatori, artisti e comunità in un processo partecipato di analisi e valutazione d’impatto per generare nuovi processi ; individuare indicatori qualitativi e quantitativi per narrare l’impatto sociale della cultura nei nostri territori di riferimento.

I curatori invitati a partecipare alla residenza, insieme a Giulia Guerra (Centro di Residenza Emilia-Romagna/La Corte Ospitale) e allo staff di Corte Ospitale (Silvia Ferrari, Martina Marchesi, Tania Caprara, Sanida Mujakovic, Alessandro Gallo) sono Angela Fumarola (Centro di Residenza della Toscana/Armunia); Stefana Marrone (Centro di Residenza della Puglia/Bottega degli Apocrifi); Francesca d’Ippolito (TRAC – Centro di Residenza della Puglia /Factory Compagnia Transadriatica); Fabio Biondi (Centro di Residenza Emilia-Romagna/L’arboreto Teatro Dimora); Hilenia De Falco (Centro di Residenza Creare Campania); Emilia Pergolari (Centro di Residenza CURA – Umbria); Davide D’Antonio (Residenze Idra Brescia).

Coordineranno le giornate dal punto di vista scientifica, sul tema della valutazione d’impatto Luisella Carnelli e Sara Marconi di Fondazione Fitzcarraldo, centro indipendente che svolge attività di progettazione, ricerca, formazione e documentazione sul management, l’economia e le politiche della cultura, delle arti e dei media.

Interverrà l’architetto Marco Pesce con l’attivazione dei curatori sul tema La città che parla: spazi fisici, sociali e narrativi. L’impatto delle residenze sulle comunità urbane.

La Residenza ad impatto sarà seguita e raccontata da Andrea Pocosgnich di Teatro e Critica.

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