Alfonsina Russo inaugura l’anno accademico 2023 – 2024 della Scuola di specializzazione in Beni Archeologici
Roma, 18 gennaio 2024 – Riscoprire il patrimonio culturale coniugando l’aspetto storico e di ricerca con un’esperienza accessibile e coinvolgente per il pubblico. Questo il tema al centro della lectio magistralis tenuta nella giornata di ieri da Alfonsina Russo, Direttore del Parco Archeologico del Colosseo, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2023 – 2024 della Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici di Sapienza Università di Roma. Un appuntamento significativo nel mondo accademico che, ogni anno, vede la partecipazione di illustri esperti italiani e stranieri che si sono distinti nell’ambito degli studi sul patrimonio culturale e archeologico.
Durante il suo intervento, dal titolo “Il Parco archeologico del Colosseo tra ricerca e fruizione”, il Direttore Alfonsina Russo ha illustrato le numerose e recenti riaperture che hanno permesso a cittadini e visitatori provenienti da tutto il mondo di poter beneficiare di sempre maggiori spazi all’interno del Parco, a cominciare dalla Domus Tiberiana, restituita alla visita dopo quasi cinquant’anni di chiusura a seguito di imponenti lavori di scavo e restauro. Grazie a questa importante riapertura è stato possibile restituire al pubblico il percorso circolare tra il Foro Romano e il Palatino attraverso i suggestivi spazi del Palazzo Imperiale.
Un traguardo storico per il Parco archeologico del Colosseo che ripaga un lungo lavoro di studio e ricerca nella riqualificazione funzionale del monumento e che rientra in uno degli obiettivi prioritari dell’Istituzione, quello di promuovere la conoscenza e la piena fruizione dell’area archeologica centrale di Roma, la più grande al mondo in un contesto urbano straordinario.
Di fronte ad una platea gremita nell’Aula di Archeologia del Museo dell’Arte Classica della Facoltà di Lettere e Filosofia, il Direttore Alfonsina Russo ha inoltre evidenziato l’importanza di adottare approcci multidisciplinari per affrontare le sfide contemporanee legate alla conservazione e alla divulgazione del patrimonio archeologico consentendo un’esperienza di visita sempre più ampia, coinvolgente e consapevole.