“Se per anima intendiamo la parte incorporea dell’essere, sede della sensibilità, del giudizio e della volontà, fonte dei pensieri, dei desideri e delle passioni, ebbene sì, gli animali hanno un’anima.
Se per anima intendiamo il coraggio, i sentimenti nobili, gli istinti generosi di un essere considerato dal punto di vista morale, ebbene sì, gli animali hanno un’anima.
Se per anima intendiamo un’entità immateriale, ma pur tuttavia sottile e sostanziale, che si separa dal corpo nel momento della morte; se per anima s’intende una copia conforme dell’essere, che riproduce fedelmente ciò che egli fu nella sua vita e che gli consente di continuare a vivere in un altro mondo, ebbene sì, gli animali hanno un’anima.”
JEAN PRIEUR
Sono sempre più numerose le voci che si levano a difesa degli abitanti non umani che condividono con noi la vita sulla Terra, e sempre più numerosi sono coloro che sostengono che gli animali abbiano un’ anima. Ormai celebre è Monsignor Mario Canciani, il parroco di San Giovanni dei Fiorentini a Roma, il “prete che non scaccia i cani dalla chiesa”. Ma persino Papa Giovanni Paolo II nella sua “Sollicitudo rei socialis” tempo fa invitò i teologi a studiare un nuovo tipo di rapporto uomo-animale, fino ad arrivare a sostenere che “anche gli animali hanno un soffio divino”. Ma è soprattutto attraverso la nostra esperienza quotidiana con i nostri compagni di viaggio (cani, gatti, uccelli, cavalli…) che possiamo tranquillamente dedurre che gli animali hanno oltre all’intelligenza, all’istinto, a un loro linguaggio, alla capacità di rapportarsi a noi umani, anche una profonda sensibilità, una memoria inossidabile, la capacità di discernere tra bene e male, e poi il coraggio, la generosità, l’attitudine a prendersi cura, alla fedeltà, all’abnegazione. Di cosa altro dovrebbe essere dotato un essere vivente per poter affermare che possiede un’anima?
Attraverso la lettura di vari testi, attingendo a storia, letteratura e aneddoti, veniamo a conoscere il modo in cui un tempo, nelle società che più vivevano in armonia con la Natura, erano considerati e rispettati gli animali.
Entreremo così nel meraviglioso mondo della sensibilità animale attraverso storie di cani coraggiosi e dediti, gatti veggenti, cavalli altruisti, maiali innamorati, elefanti che si commuovono, scimpanzè affettuosi e protettivi.
Storie in cui Daniela Poggi si identificherà con i sentimenti di queste creature, cercando, anche attraverso una trasformazione fisica, di diventare la creatura stessa.
La musica sarà anch’essa protagonista dei racconti e farà vivere agli spettatori ciò che realmente gli animali provano.
A conferma che l’uomo non è l’unico depositario di emozioni, sentimenti, passioni, ma che tutto ciò appartiene ad ogni creatura di questo pianeta.
EVENTO GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
DANIELA POGGI
IN
Drammaturgia e allestimento a cura di
LUCA DE BEI
24 MAGGIO 2014
ORE 19
MUSEO DELL’ARA PACIS
LUNGOTEVERE IN AUGUSTA, 1 – Roma
Reading di racconti, testimonianze, letteratura, poesia, sui sentimenti e le emozioni degli animali.
Nicoletta Chiorri
Ufficio Stampa & Comunicazione
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