“…Che io sia così, senza desideri, è una vecchia lamentela… Credo che ciò derivi dal fatto che, in me, tutti i miei desideri si sono sempre incontrati con il loro esaudimento e che ho veramente tante più ricchezze degli altri… la causa di ciò è la mia immodestia, che in un primo momento rende i desideri così elevati che la realtà non può mai arrivare a soddisfarli” (Anna Freud)
LA STORIA
La chiamavano “Minerva uscita dalla testa di Giove” o anche “la vestale”. Anna Freud avrebbe dovuto nascere maschio. Era la sesta figlia di Sigmund Freud. Mentre le sue sorelle pensavano al matrimonio lei inventava la psicoanalisi infantile. Incontrò Dorothy Tiffany Burlingham, e abitando con lei e i suoi bambini diede vita ad una famiglia di fatto ante litteram che incontrava l’approvazione e la simpatia dello stesso Sigmund. Le due donne si occuparono insieme di bambini orfani e traumatizzati, fondando asili e orfanotrofi in diversi continenti. Eppure lei continuava a sentirsi come una donna che non sa fare abbastanza. Questa è la sua storia.
“Il tema che mi ha maggiormente sedotta, all’idea di affrontare un intreccio di tale statura e complessità, è quello dei paradossi che si intrecciano dentro una famiglia, il cui capostipite è considerato quasi il padre fondatore di ogni presupposta moralità.” (Roberta Calandra – Il Tempo – 4 maggio 2017)
Info e Prenotazioni: 349.194.5453 – 06.4746390
Biglietti: Intero Euro 15,00, Ridotto Gruppi Euro 10,00, Ridotto Studenti Euro 5,00