La favola racconta di una barboncina aristocratica che un giorno decide di trascorrere un po’ di tempo nella sua villa di campagna. Qui conoscerà diversi personaggi buffi e strampalati e li inviterà a un pranzo di benvenuto. Ai modi raffinati della nobile Guglielmina, si contrappongono i comportamenti grossolani e istintivi dei suoi ospiti d’occasione. Questi personaggi buffi ed invadenti, non abituati all’etichetta, scateneranno ben presto una generale baraonda e susciteranno il riso di grandi e piccini, al pari di una farsa della migliore tradizione.
Nota sull’autrice
Annarella Asuncion Morejon ha avuto fin da piccola la passione per le fiabe e ricorda ancora quando sua nonna gliele raccontava a lume di candela. Nel corso dell’infanzia adorava leggere e creare piccole narrazioni su tutto ciò che c’era intorno a lei. In modo par- ticolare le piaceva cantare le sue storie al vento, sussurrare i suoi racconti agli animaletti del cortile, creare giochi divertenti con gli amici e ogni tanto provare a vivere la storia di qualche personaggio dei libri. Già all’età di 10 anni decise di scrivere delle fiabe, con l’in- tento di raccontarle al suo fratellino venuto al mondo da poco. La curiosità e l’entusiasmo che provava l’hanno portata a comprende- re nel tempo che solo nella scrittura avrebbe trovato appagamento. La scrittura le ha permesso, soprattutto, di ascoltare il mondo che la circonda, di sentire con l’anima e comprendere col cuore. Diventata mamma, ha iniziato ad inventare fiabe per invogliare sua figlia a mangiare. Così sono nati i suoi primi racconti.
Nota sull’illustratrice
Nada Salari è nata 50 anni fa a Foligno (PG).
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