Friccico ner core apre le porte nel centro storico di Giovinazzo. La città accoglie con curiosità ed interesse questa insolita proposta per il territorio: un’osteria di autentica cucina romana, solo per passione
Una colorita espressione romanesca appartiene ormai all’immaginario italiano da oltre mezzo secolo. È stato un grande attore italiano l’artefice di questa operazione artistica, che ha restituito a nuova vita una deliziosa canzone scritta nel ’32 dal leggendario Ettore Petrolini, lo chansonnier e drammaturgo di tagliente ed eccentrica ironia. Nino Manfredi ha rispolverato “Tanto pe’ cantà“, con la sua voce bene intonata, che lo ha reso celebre nel mondo nei panni di Rugantino, regalando uno scampolo di romanità al Paese.
La sensazione intima e suggestiva del “Friccico ner core” ispira ora l’insegna di una esclusiva osteria, che si prepara a proporre il menù dell’Urbe con il progetto dal payoff significativo “cucina romana per passione”.
Le premesse sono sontuose, con i prodotti di alta qualità e l’elaborazione ortodossa dei migliori canoni di un repertorio così nobilmente evocato dai versi dell’indimenticabile Aldo Fabrizi, buongustaio e poeta prestato ai massimi palcoscenici.
Giovinazzo accoglie con curiosità ed interesse questa insolita proposta, che il bel borgo pugliese ospita nei locali di Piazza Meschino, nel cuore del centro storico ed a due passi dalla Cattedrale dell’Assunta, a partire dall’inaugurazione nella serata di domani, giovedì 11 maggio dalle ore 20,30, con ingresso su invito.
Il friccico è un fremito, un piacevole coinvolgimento dei 5 sensi fino all’umami che gli imprenditori di Cortedemastro srl, alcuni originari dell’Agro Pontino, intendono riservare ai clienti, in questa sala spaziosa, calorosa ed accogliente, con un altrettanto ampio dehor esterno per l’arrivo imminente della calda stagione.
Il menu romano è tradizionale ed eterogeneo magistralmente rielaborato dallo chef Ezio Sgaramella proveniente dal lussuoso resort di Borgo Egnazia. Le specialità sono quelle tipiche di questa sapida cucina popolare, come i tonnarelli cacio e pepe e l’Amatriciana con il guanciale, la Gricia e la Carbonara, i carciofi alla giudìa ed i fior di zucca con la mozzarella, la coda alla vaccinara ed i rigatoni alla pajata, i filetti di baccalà e i pecorini romani di varia stagionatura, l’abbacchio allo scottadito e la cicoria ripassata, le puntarelle con le alici ed i saltimbocca di vitello, il frizzante Frascati spillato dalla botte e le ciambelline da intingere nel nettare dei Castelli.
I prodotti della terra e del mare della nostra regione assieme alle ricette speciali rendono la tavola pugliese un vero paradiso del palato. Ma il nostro popolo ama viaggiare ed è curioso, aperto alle avventure dei sensi, come quella della trattoria di alto livello “Friccico ner core”, che rappresenta un viaggio del gusto di tutto rispetto. A proposito di itinerari, l’antica Giovinazzo era su una variante
marina della Via Appia Traiana, che da Benevento conduceva fino a Brindisi in età imperiale. Una delle porte di accesso al centro storico della cittadina accoglie l’Arco Traiano costruito su quattro colonne miliari del II secolo dopo Cristo che commemorano l’imperatore romano Nerva. La notizia della nuova ed attesa osteria romana riporta alla remota memoria delle radici della Città Eterna nel nostro territorio.
Le specialità romane sono così varie ed accattivanti che non hanno bisogno di convincere la clientela verso la tavola della nuova proposta enogastronomica che il nuovo ristorante di Piazza Meschino presenta.