“ARTE FATTO – la Terza Repubblica e dintorni “
36 personaggi in cerca d’autore
Personale di Dante Gurrieri
SpazioCima, ArtGallery nel cuore del quartiere Coppedè
Inaugura martedì 23 maggio, dalle ore 18,30 “Arte Fatto – la Terza Repubblica e dintorni 36 personaggi in cerca d’autore”
La nuova mostra, curata da Roberta Cima, vede esposte le opere di Dante Gurrieri e la sua personale visione dei protagonisti della “Terza Repubblica”, un mix coraggioso ed anticonformista tra i personaggi politici e non solo, e le icone dell’arte figurativa.
Come dichiara Gurrieri “nel mio lavoro utilizzo questo intreccio culturale dando vita ad opere dove uso un gioco di stratificazioni, fusioni e sovrapposizioni, per raccontare la doppia anima, le contraddizioni ed i paradossi del panorama politico contemporaneo permeato dall’arte figurativa”.
Dante Gurrieri mescola le icone della politica, unitamente alle loro fisionomie e caratterizzazioni psicologiche, con l’universo figurativo dei grandi classici dell’arte, spaziando dall’epoca romana al romanticismo, dai fiamminghi al neoclassicismo, dal barocco all’espressionismo.
Tra le icone protagoniste della serie vediamo Luigi Di Maio vestire i panni del Re Luigi XIV giovane nel dipinto di Charles Le Brun, Luigi Bersani mimetizzarsi nel “Ritratto d’uomo” estatico e immobile di Antonello da Messina, Nicola Zingaretti impersonare il bonario monsignor Cristoforo Segni, maggiordomo del Papa, dipinto da Diego Velázquez, Giorgia Meloni assumere le sembianze nobili e fiere di una dama fiamminga del ‘400 di Rogier van der Weyden…
Partendo dalla storia politica attuale, l’artista tende a rappresentare, in ogni singola opera, alcuni tratti dell’identità appartenenti, per contrasto o per similitudine, ad altri personaggi della grande tradizione figurativa della storia dell’arte, facendo nascere, da una combinazione di due immagini note, una finzione ironica, al fine di ingenerare nello spettatore stupore e al tempo stesso riflessione, sulla confusione e nello stesso tempo sulla mancanza di possibili riferimenti univoci, ideologici ed interpretativi, per il nostro tempo.
Tutte le 36 opere sono aperte alla libera interpretazione e visione dello spettatore.
Le elaborazioni di Dante Gurrieri hanno un chiaro riferimento alla “Mash-up art” che affonda le radici nel ‘900, la forma espressiva che unisce passato, presente, scultura, pittura e fotografia, fondendo i frammenti delle immagini per ingannare l’occhio, giocare sul contrasto, creare collegamenti anacronistici e stupire.
L’artista, mediante i suoi lavori, attraverso la finzione rappresentata, vuole dare una chiave di lettura dell’effettiva reale identità dei personaggi contemporanei raffigurati che, altrimenti, risulterebbe normalmente celata.