Arte: “Photographie” personale del fotografo Marco Bennici
Viste le normative di sicurezza sanitarie vigenti che vietano ogni sorta di assembramento ed evento il Centro d’arte Raffaello, diretto da Sabrina Di Gesaro, grazie all’ausilio della dimensione digitale e web vuole offrire al pubblico la possibilità di godere dell’arte ospitando la sua seconda mostra virtuale dedicata al fotografo palermitano Marco Bennici dal titolo “Photographie” a cura del critico d’arte Giuseppe Carli, visitabile sulla nuova piattaforma raffaellogalleria.com.
“In questa esposizione – commenta il critico e curatore Giuseppe Carli – ritroviamo tre serie dell’artista Marco Bennici concesse in esclusiva per il Centro d’arte Raffaello: Derrière la Fenêtre, From The World, Liquid-A.
Derrière la Fenêtre é una serie di scatti realizzati in una camera di hotel che si affaccia sulla stazione centrale di Milano, svolta in tre anni differenti, con soggetti differenti. La finestra diventa una barriera invisibile verso l’esterno, dove si può guardare senza essere visti e sentirsi al sicuro; mentre, la stazione ferroviaria, luogo di grande energia, è rievocato dalle stesse modelle. La serie From The World rappresenta il viaggio: un puzzle di dettagli, colori, e soprattutto di contrasti che partono da un’attenta analisi tra le geometrie create dall’uomo con le forme organiche della natura. Milano, Parigi, Tokyo, Osaka, sino alle stazioni olandesi. Entrambe le serie sono stampate su carta fotografica Fine Art, oltre ad essere preziosa, permette di essere esposta anche senza una protezione in vetro. Infine ma non meno importante la serie Liquid-A stampata direttamente su alluminio dibond con una tiratura di 20 esemplari ove il gesto fluido di colore sul corpo diviene mezzo di comunicazione, un atto di denuncia, o semplicemente, un morbido segno che asseconda le curve sinuose del corpo femminile. I soggetti negli scatti non hanno capelli e i loro occhi appaiono da uno sfondo nero. Per tal motivo per dare valore e potenza a queste immagini, l’artista ha scelto di stampare direttamente su un supporto in alluminio, garantendo l’esaltazione del nero e del colore in ogni opera, con un supporto retrostante in forex per l’ancoraggio del pannello.”
La mostra è presente sul nostro sito raffaellogalleria.com e riceviamo in via Notarbartolo 9/e,
da lunedì a sabato, dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:30 alle 19:30. Festivi, domenica e lunedì mattina chiusi.
Info e Contatti
Centro d’arte Raffaello
info@raffaellogalleria.com
+39 091 7574592
via Notarbartolo 9/e
90141 Palermo
Direttore Artistico
Sabrina Di Gesaro
sdigesaro@raffaellogalleria.com
Mostra: “Photographie”
Artista: Marco Bennici
Direzione artistica: Sabrina Di Gesaro
Curatela: Giuseppe Carli
Luogo: Centro d’arte Raffaello
Mostra: raffaellogaleria.com
Orario
L 16:30-19:30 | M/M/G/V/S 10-13:00 – 16:30-19:30 | D e festivi chiuso
ALLEGATI
Invito/Locandina
Biografia Marco Bennici
Intervista a Marco Bennici
Ritratto fotografico di Marco Bennici
Link di riferimento https://www.raffaellogalleria.com/marco-bennici
OPERE
Marco Bennici, Liquid-A #15 Light Blue, 70×100 cm, stampa diretta su alluminio dibond, 2019, XX esemplari
Marco Bennici, Liquid-A #16 Light Blue, 70×100 cm, stampa diretta su alluminio dibond, 2019, XX esemplari
Marco Bennici, Derrière la Fenêtre #06, 70×100 cm, stampa diretta su carta fine art, 2019, C esemplari
Marco Bennici, From the World_17 Paris, 100×70 cm, stampa diretta su carta fine art, 2019, C esemplari
Marco Bennici
Biografia
Nato a Palermo il 25.01.1976 Marco Bennici è un fotografo, un architetto e designer. Marco considera la fotografia come uno dei suoi strumenti di design, e quello che più predilige tra tutti è proprio lo scatto fotografico. La sua formazione artistica è nata e sta crescendo grazie alle sue esperienze all’estero ed attraverso il confronto, la curiosità e l’attrazione verso tutto ciò che è diverso da lui. Nei suoi lavori, l’uso ragionato della luce, in contrasto con quello delle ombre, conferisce un particolare effetto di tridimensionalità e di carattere. Un esempio è lo studio della luce nella foto della Cattedrale di Cefalù, selezionata per la mostra del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO in Sicilia nel Palazzo Sant’Elia di Palermo. Un altro momento significativo della sua carriera è stata la mostra “Rosalia”, nell’estate del 2017, presso gli spazi espositivi dell’aeroporto internazionale Falcone-Borsellino di Palermo, dove una sua foto, “Libera”, ritrae Santa Rosalia in una luce contemporanea. Oltre a raccontare la storia dello spazio architettonico, l’artista da alcuni anni si è concentrato in modo significativo anche sulla natura umana, analizzando diverse sfaccettature, dal mondo del tatuaggio a quello del bondage. Simboli, decorazione e, ancor più, “l’imperfezione” del corpo umano sono spesso presenti nelle sue opere. In ogni progetto fotografico, la leggerezza si oppone alla pesantezza, la luce all’ombra, l’abbondanza al vuoto. Il contrasto diventa equilibrio. Negli ultimi anni ha partecipato a diverse mostre e pubblicazioni, tra le più significative, quelle per le riviste Vogue ed Interni
Intervista al fotografo Marco Bennici
Chi è marco Bennici? …descriviti
La mia formazione è quella di architetto, lo studio del progetto fotografico è il punto di partenza del mio lavoro, insieme all’entusiasmo ed alla curiosità verso la natura umana in tutte le sue sfaccettature.
Quando è cominciato il tuo rapporto con la macchina fotografica?
Durante gli studi ho passato più di un anno in Francia, tra Parigi e Toulouse. E’ stato uno stimolo per girare tutta la nazione in cerca di architetture contemporanee. Ho iniziato a riportare in foto le emozioni generate dallo spazio architettonico. Successivamente ho seguito un fotografo professionista di architettura, in giro per la Sicilia per realizzare articoli di interni per una rivista.
Una delle artiste che seguo da tempo è la scultrice Rabarama, che trovo interessante per il particolare linguaggio di rappresentazione dei corpi umani, e come li riveste con un “patten” dai forti significati simbolici. Ho trovato degli stimoli simili nelle persone molto tatuate iniziando frequentare convention, tatuatori e tatuati, iniziando a fotografarli…
Sappiamo che sei un architetto ma qual è il tuo rapporto con l’arte?
Mi piace anche citare Mondrian, che insieme alla corrente stilistica De Stijl, ha dato vita all’inizio del 900 al movimento moderno, in arte ed architettura, rompendo e rivoluzionando radicalmente i canoni del tempo. Nessuno è mai stato più rivoluzionario di loro!
Per me (ma non condiviso da molti architetti) il gesto architettonico, pur essendo concreto e pieno di responsabilità, è anche un gesto artistico.
…il tuo artista, il tuo periodo preferito, la tua tela…
E’ facile dire Picasso, per la quantità di opere di altissimo livello che ha prodotto nella sua vita artistica. Sono rimasto ore ad osservare la Guernica ed i suoi disegni preparatori al museo De la Reina Sofia. Il caos della battaglia è ben rappresentato con diversi spessori di pennello, rigorosamente nei toni di grigio, che danno un equilibrio all’opera che non ha eguali.
La maggior parte della gente vede la fotografia come arte minore …puoi dirci la tua
Oggi la figura del fotografo è in parte sminuita sia perché si stampa sempre meno, foto, riviste e pubblicazioni varie, sia perché con l’avvento degli smartphone sempre più evoluti, un ragazzino di 13 anni può realizzare la foto di un tramonto con una qualità ed un linguaggio che risulta competitivo rispetto a quello del fotografo che ha ereditato il mestiere del padre… Inoltre, oggi, una reflex è alla portata di tutti e la fotografia “da social” è sempre più diffusa. Io trovo questi aspetti molto stimolanti, e fotografo con la consapevolezza che per essere superiore al ragazzino o al fotoamatore devo metterci qualcosa in più: l’idea. Provo a fare qualcosa che loro non hanno ancora pensato.
Tra i tuoi vari progetti, molto affascinanti e entusiasmanti, a quale sei più affezionato?
Uno dei primi, ID-Entity, fortemente legato alla mia terra, la Sicilia, ma che, nel messaggio, può essere fatto proprio da chiunque. Si tratta del rapporto con la terra natìa, che a volte si è costretti ad abbandonare per poi non sempre tornare. Un rapporto di forte attrazione che strizza l’occhio all’ intenso testo di Vincenzo Consolo, “Le Pietre di Pantalica”, che ho reinterpretato facendo dipingere con i suoi testi due giovani sorelle, molto legate tra loro, in un set davvero suggestivo, il teatro Cicero a Cefalù. Gli scatti sono stati stampati direttamente su alluminio e ospitati in due mostre personali, una pubblicazione, ed adesso in giro per diverse showroom di design.
Se hai in porto nuovi progetti ti andrebbe di parlarne e anticipare qualcosa?
Nell’ultimo anno sono stato impegnato nello svolgimento di esperimenti sensoriali attraverso l’interazione tra persone che non si conoscevano, provando ad annullare alcuni sensi per farne acuire i restanti. Ho raccontato questi momenti in foto, le loro reazioni sono state sorprendenti.
Come è nato il tuo rapporto con il Centro d’arte Raffaello?
Sono stato presente come utente a diverse inaugurazioni di mostre di altissimo livello presso il centro d’Arte Raffaello. Sono stato così coinvolto da Giuseppe Carli, il curatore che in passato mi ha seguito per la mostra e pubblicazione di ID-Entity. Durante l’opening ho avuto il piacere di ricevere la visita di Sabrina di Gesaro. Adesso mi hanno dato la possibilità di presentare tre miei progetti fotografici per la Galleria Raffaello.
lasciamo i nostri lettori con una tua massima…..
Partendo dal postulato di Lavoisier “Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”, sono convinto che tale frase si possa applicare anche nel campo artistica. Nessuno inventa, ma la strada da percorrere deve partire da ciò che gli altri hanno già fatto per continuare la ricerca e fare qualcosa di innovativo.
Il mio lavoro prova a seguire questa (non) semplice regola.
Written by Giuseppe Carli