ASSOCIAZIONE CULTURALE SOUND IMAGE
presenta
JAZZ & IMAGE
Parco del Celio (Colosseo) (tratto Viale Parco del Celio e Via Celio Vibenna)
LA SETTIMANA DEL BLUES
in collaborazione con
BIG MAMA
Lunedi 17 luglio ore 21,30
NEACO’ Neapolitan Blues Band
Martedi 18 luglio ore 21,30
Sara Berni Blues Band
mercoledì 19 luglio ore 21,00
FEDERICO ZAMPAGLIONE & MARIO DONATONE Concerto dedicato a Roberto Ciotti
giovedì 20 luglio ore 21,30
FULVIO TOMAINO BAND
Fulvio Tomaino: Voce
Jacopo Carlini: Piano & Tastiere
Luca Casagrande: Chitarra
-Francesco Puglisi: Basso
Cristiano Micalizzi: Batteria
Carlo Micheli: Sax
Francesca La Colla: Cori-Federica Graziani: Cori-Sunny Terranova: Cori
Venerdì 21 luglio ore 21,30
ALAN SOUL & THE ALANSELZER
Sabato 22 luglio ore 21,30
RIDING SIXTIES – Beatles Vs Stones
A Jazz& Image, nello splendido scenario del Parco del Celio, a due passi dal Colosseo, lunedì 17 luglio, prende il via la settimana dedicata al blues, organizzata in collaborazione con il Big Mama (prima uscita del Big Mama da quando ha chiuso ufficialmente i battenti lo scorso anno). Sul palco, NeaCo’. Avreste mai immaginato un Surdato ‘nnammurato che canta “Oje vita, oje vita mia” in blues? O che la fascinosa Brigida cui è dedicata la canzone “A’ Tazza ‘e cafè” possa non essere di Napoli (dove si beve il migliore caffè del mondo) ma della Giamaica (dove cresce la migliore pianta di caffè del mondo)? O, ancora, che i “guagliune e’ malavita” di Guapparia assomiglino a quelli di Fred Buscaglione? Avreste mai pensato che il Take Five di Dave Brubeck, con il suo modernissimo ritmo di cinque/quarti–avrebbe potuto un giorno vestire le parole della più antica canzone napoletana, “Te voglio beneassaje”? Tutto questo–e molto altro ancora–accade per effetto della Neapolitan Contamination. Perché la Contaminazione e Napoli? La Contaminazione implica un contatto fecondo ed è un motore di civiltà, perché si impara sempre di più da chi è “altro da sé” che dai propri simili. Napoli è un luogo-simbolo dove la Contaminazione ha potuto operare con particolare vivacità, avendo radici antiche nei secoli e matrici molteplici nei luoghi di provenienza. La Città assorbe queste contaminazioni come una spugna, le metabolizza, poi le diffonde, esportando ‘napoletanità’ in tutto il mondo e in qualche modo restituendo, arricchito, a ciascuno il messaggio di civiltà che ciascuno ha contribuito, in parte,a
creare.Il progetto NeaCo’ (sigla di NEApolitan COntamination, ma volendo anche di νέα κοινὴ, Nèa Koinè, nuovo linguaggio comune a culture e a popoli diversi) riproduce questa dinamica con la Canzone napoletana proponendo i suoi brani piùcelebri in modo nuovo e particolarissimo. L’ascoltatore viene condotto in un viaggio tra i continenti e gli stili musicali, dall’Europa al Medio Oriente, all’Africa centrale, fino al Nordamerica del gospel, del blues, del jazze del funky, al Centroamerica del calypso, del reggae, della rumba, e giù giù fino al tango argentino. Il pubblico viene stimolato, dall’esecuzione musicale e dal racconto che la accompagna-ad esplorare ‘dentro’ ciascuna canzone, per trovarvi un‘seme di contaminazione’, un elemento di globalizzazione, di universalità, capace di trasporre il brano musicale in uncontesto antropologico, geografico, culturale, ideale del tutto diverso. La canzone si evolve e si trasforma geneticamente,pur nel sostanziale rispetto del testo (e quindi del messaggio) originario. È un modo per onorare un glorioso passato inchiave evolutiva, guardando al suo futuro.
La storia di NeaCo’ (Neapolitan Contamination) si sviluppa in tre fasi diverse, ed è in continua evoluzione.L’idea originale della Neapolitan Contamination è di Luigi Carbone del 2010; viene subito condivisa da Giovanni Imparato.La prima fase del progetto, in collaborazione con altri musicisti, prende il nome di Arthèteca Project. Dura dal2010 al 2013e ricomprende–tra l’altro–una importante sessione al Teatro Delle Muse di Roma (2 settimane di concerti in beneficenzaper la Casa di Tonia, fondata dal Cardinale Sepe, spettacolo poi ripreso dal servizio sociale su Rai News 24) e varie uscitesu Unomattina e sui TG RAI. Nel 2013 esce il primo CD: Neapolitan Contamination.La seconda fase si sviluppa, con musicisti in parte diversi, ma sempre con Giovanni Imparato e Luigi Carbone, tra il 2014e il 2016. Si caratterizza per arrangiamenti più sofisticati e complessi, per ben quattro sold out all’Auditorium Parco dellaMusica di Roma, per un intero concerto trasmesso in diretta su Radio Rai, per la partecipazione ad alcuni eventiinternazionali alla Stazione Marittima di Napoli e al Blue Notedi Milano e per l’avvio della collaborazione mensile con il BigMama di Roma.La terza fase è quella attuale ed è radicalmente diversa da quelle precedenti. Prende avvio nella primavera del 2017 epresenta molte idee nuove; anche alcune delle “contaminazioni” precedenti vengono riconsiderate e riarrangiate con cura,per una formazione inedita rispetto al passato. Oltre a Giovanni Imparato (direzione artistica e percussioni) e Luigi Carbone(regia, voce narrante e tastiere), l’esecuzione è affidata a un gruppo di musicisti intensi, che riunisce strumenti etnicamentecontaminanti: dal basso del Maestro Aldo Perris (che cura anche
le orchestrazioni, forte della sua ultraventennaleesperienza in RAI) alla chitarra “svedese” di Mats Hedberg, a quella partenopea di Antonio Carluccio, ai fiati di Davide Grottelli, al violino di Lavinia Mancusi, che ha poi lasciato il posto ad Anna Rita Di Pace. Il tutto prende voce attraverso un bouquet di cantanti: assieme alla voce evocativa di Giovanni Imparato, si alternano e si incrociano quelle di Antonio Carluccio, cantautore e cantante-attore dalla voce “classica” e appassionata, e di Anna Rita Di Pace, straordinaria voce calda e popolare.Per la prima volta, in questa fase il progetto varca i confini italiani e arriva a Istanbul (2 concerti presso l’Istituto Italiano dicultura e il Consolato d’Italia), e poi continua a muoversi tra Napoli, la Lombardia e, naturalmente, Roma (Big Mama,Billions, house concerts, etc.). Ad aprile 2018, i musicisti di NeaCo’ ritornano finalmente nella loro dimensione ideale: il teatro, con quattro serate di successi oltre le aspettative al Teatro degli Audaci di Roma. Nello stesso periodo i NeaCo’ fanno ingresso nel mondo dei social e tornano a far parlare di sè sui giornali. Cosa che avviene anche dopo l’esibizione dello scorso marzo alla fantastica Helikon Opera di Mosca, in Russia.È appena uscito il nuovo CD del progetto, che contiene tutte le nuove e sempre più travolgenti contaminazioni di questa nuova fase e che si accompagna con unosplendido booklet illustrato contente l’intero diario del nostro NeaCo’ errante.Martedì 18 luglio, Sara Berni Blues Band. Dal 2014 il grande ritorno al Blues di Sara Berni. Da”Let the good times roll”a Ray Charles, da”Feeling Alright” a Etta James, quattro musicisti grandiosi come Muzio Marcellini alle tastiere, Egidio Marchitelli alle chitarre, Mimmo Catanzariti al basso, Gianni Polimeni alla batteria, rivisitano un repertorio di grandi classici e chicche d’eccezione. Non riuscirete a stare fermi sulla sedia trascinati dai frenetici ritmi della Musica Nera… e poi giù nelle profondità dell’emozione tra suoni arcaici e moderni su ballad come “Ain’t no sunshine” di Bill Whiters, un brano che eseguito da Sara ha sempre fatto crollare le pareti dei locali! Non perdetevi questa voce straordinaria, che probabilmente avete ascoltato su Radio2 Rai con Max Giusti, apprezzato per anni come leader dei Bianca Blues e i 7 Soul…corista e spalla per i più grandi artisti italiani, spalla per Sting nel 2000, esponente bianca d’eccezione nelle più grandi rassegne e festival Blues, Gospel e Soul, turnista per RDS, Radio Capital, Rai e Mediaset, autrice premiata dal Billboard Song Contest americano…Sin dalla sua nascita nel 2014,la Sara Berni Blues Band è considerata dal Big Mama di Roma, l’House of Blues italiana, la migliore band rappresentativa del genere per il nostro paese ed è programmata ogni mese. La Sara Berni Blues Band è stata inoltre scelta nel 2019 come migliore band italiana dall’ OnStage!Festival, il Festival dell’Arte Americana in Italia, per
rappresentare il Blues e le sue evoluzioni e contaminazioni nel nostro paese, proprio per la sua originalità e unicità negli arrangiamenti. Tra le collaborazioni vanta Dean Bowman, solista degli Screaming Headless Torsos.
Mercoledì 19 luglio, Federico Zampaglione e Mario Donatone. Il concerto è dedicato a Roberto Ciotti (niente luoghi comuni tipo tributo a.… o cose del genere, semplicemente dedicato a.…). Nell’ultimo album di Tiromancino uscito a ottobre 2021 che si intitola “Ho cambiato tante case” c’è un brano che si chiama Testaccio Blues, altro non è che la canzone Blues Square di Roberto, per la parte musicale, con un testo a lui dedicato e scritto da Federico. Per il resto il repertorio è classici del blues. Giovedì 20 luglio, Fulvio Tomaino Band. Cantante insegnante, produttore artistico con circa 2300 concerti all’attivo, negli anni collabora sul palco e in trasmissioni televisive Rai con vari artisti tra i quali: Fabio Concato, Valerio Scanu, Antonello Venditti, Alex Baroni, Roberto Vecchioni, Enrico Ruggeri, Tricarico, Max Gazze’, Ron, Umberto Tozzi, Pooh, Jose’ Feliciano, Raf, Claudio Simonetti, Annalisa Minetti, Alex Britti, Giorgia, Luisa Corna, Jenni B, Don Backy, Mario Biondi, Paola & Chiara, Anna Tatangelo, Simona Bencini, Silvia Mezzanotte, Irene Grandi, Manuela Villa, Toto Cutugno, Francesco Baccini, Le Orme, New Trolls, Fausto Leali, Albano, Sergio Caputo, Drupi, Pupo, Amedeo Minghi, Riccardo Fogli, Edoardo Vianello, Nino Buonocore, Daniele Luttazzi, Orietta Berti, Ricchi e poveri, Milva, New trolls, Dik Dik, Alexia, Cugini di campagna e molti altri.Dal 2002 al 2007 cantante solista e performer live per l’emittente nazionale Radio Capital, esecutore di jingles per le principali stazioni radio italiane. Nel Settembre del 2004 e’ coordinatore nazionale del corso di canto nel franchising nazionale di scuole di musica Lizard.Nel 2007 Fonda il circuito didattico di insegnanti del canto moderno La Voce “FULVIO TOMAINO VOICE ACADEMY”, con sedi sparse su tuttoil territorio nazionale. (www.accademialavoce.it).Nel Gennaio 2008 duetta con Bobby Kimball, cantante del gruppo dei TOTO nel brano “IVTOTO” canzone tributo alla storica band USA, in vendita in tutto il mondo, esibendosi successivamente con lui a Los Angeles. Registra molti brani dance per le principali Etichette discografiche internazionali. :2007 “RIGHT NOW” ED. ANTIBES MUSIC2008 “CADILLAC CAR”–ED. PURPLE MUSIC2010 “WONDERFUL” ED. ANTIBES MUSIC2010 “DANCE OF LOVE” ED. NETSWORKDIGITAL RECORDS2011 “METEOR MAN” ED. NETSWORK DIGITAL RECORDS2019 “SECRET LOVERS” ED. FUNKY JUICE RECORDS2021 “MY BABY” ED. FULL TIME PRODUCTIONCorista Rai in molteplici trasmissioni. (TELETHON 2005, TRIBUTO A MINA RAI 1 2007
CIAK SI CANTA 2009-2010-2011,RAI 1, I RACCOMANDATI 2011 RAI 1 e molte altre…).Nel 2013 firma il brano “Giro Scalza” per il film “BUONGIORNO PAPA’ “ con RAOUL BOVA , MARCO GIALLINI e NICOLEGRIMAUDO, prodotto da Fulvio Lucisano.Nel 2014 canta il brano “ACCENDI LA TUA VITA”, sigla di chiusura del film “CONFUSI E FELICI” , regia di MassimilianoBruno con ROCCO PAPALEO, prodotto da Fulvio Lucisano.Nel 2014 fonda ACCADEMIA SPETTACOLO ITALIA, Accademia sita a Roma su un Battello degli anni 30 ancorato sulfiume Tevere nel pienocentro di Roma, dove centinaia di giovani cantanti si formano didatticamente alla “professionecantante”.Nel Giugno 2015 è Vocal Coach di Caparezza per il Tour del Disco “MUSEICA” (Universal Music).Nel Febbraio del 2017 e’ produttore esecutivo dei DAIANA LOU (X FACTOR 2016) con l’etichetta PRODUTTORI ITALIANIASSOCIATI con i quali pubblica il singolo SOBER e a giugno 2017 SAY SOMETHING (Universal Music).Nel Luglio 2018 e’ produttore e manager di Renza Castelli e Martina Attili partecipanti a X Factor2019.Con Martina Attili, in qualità di manager e produttore consegue il disco d’oro nel gennaio 2019 con il suo CD d’esordio“Cherofobia”. (Sony Music) e successivamente il disco di Platino con il brano “La Somma” -Mr.Rain featuring Martina Attili(Warner Music) nel Novembre del 2019. Venerdì 21 luglio,Alan Soul & The Alanselzer. Giulio Todrani canta da più di 50(!) anni.Ha usato molti nomi d’arte,da Julie&Julie a Neil Forte ecc,per arrivare finalmente al nome attuale:Alan Soul. Sabato 22 luglio,Riding Sixties, “Beatles VS Rolling Stones”. Veri e propri alfieri del suono “Beat”, gli anni ’60 e ’70 non hanno segreti per loro: sono i RIDING SIXTIES, con una performance che fonde il meglio della produzione degli Stones e Beatles, in una “gara”in cui viene coinvolto il pubblico che poi decreta il brano vincitore della serata.La band–in attività da oltre 20 anni–nata per un concerto di fine anno in una scuola, si è distinta nel tempo per la sua ricerca musicale e il sound. Il repertorio enciclopedico dei Riding spazia dai Rolling Stones, di cui sono la prima cover band italiana, ai Beatles. La loro performance si chiama appunto “Beatles VS Rolling Stones”.Sono stati il primo gruppo (o “complesso” come preferiscono definirsi con un termine ironicamente vintage) a fare delle sonorità e del mondo Beat un genere della musica live di oggi in Italia. Il loro menù include i grandi protagonisti della British Invasion: Kinks, Who,Animals, Them,Troggs e gli artisti di quel movimento anglo-italiano che è il Beat nostrano: Equipe84, Rokes, Corvi, Primitives, Caselli. Infine, Dylan, il Maestro americano, a cui possono dedicare un’intera serata (Mr Tambourine Band). Il loro cd “Coverband” esprime il loro orgoglio nell’essere stati tra i primi in Italia a promuovere il
fenomeno attuale delle cover.Il pubblico ha dimostrato negli anni un affetto ed una stima sempre maggiori perle esibizioni dei Riding Sixties, interessanti come una lezione-concerto e divertenti come una festa liceale.Diverse le personalità tra i componenti del gruppo: i due“vecchi” testimoni dell’epoca,Pietro Maria Tirabassi, voce e chitarra, e Enzo Civitareale, batteria e voce, che ha suonato con i mitici Corvi nel1970. I“giovani” aggiungono un tocco di attualità al sound del gruppo: Marco Bertogna (monsieur Bertognaque), basso e voce,Simone Rauso (il Rauso), voce e chitarra, e “il maestro” Alberto Bolli al piano e voce. Il “complesso” dei Riding Sixties,oggi imitatissimo, ha raccolto anche il consenso e, a volte, la collaborazione di artisti come Francesco De Gregori, Shel Shapiro, Luigi Grechi, Roberto Ciotti, Lello Panico, Fulvio Tomaino
Progetto, promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Estate Romana 2023-2024, curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE