Una famiglia di ebrei italiani in fuga dalla persecuzione nazifascista “La vita di Guido Hassan è in se stessa un romanzo. Un libro che appassiona il lettore dalla prima all’ultima pagina”, dall’Introduzione di Liliana Segre
Settembre 1943. Dopo l’annuncio dell’armistizio, si scatena la furia nazifascista con la caccia all’ebreo. Sulla sponda
piemontese del lago Maggiore, i nazisti della 1ª Divisione Panzer SS “Leibstandarte SS Adolf Hitler” catturano,
depredano e uccidono uomini, donne e bambini. Alla fine le vittime ebree finite nel lago saranno almeno 57.
Guido Hassan e la sua famiglia sfuggono miracolosamente al rastrellamento. Sfuma la possibilità di fuga nella vicina
Svizzera e per salvarsi Guido, la sorella Fiorella e i genitori si nascondono come topi per mesi in una cantina di Crema grazie al buon cuore di un orefice del luogo, Ernesto May. In seguito, in una gelida notte d’inverno, riusciranno a oltrepassare il confine con la Svizzera.
La storia di questa famiglia ebraica, che inizia nella Libia occupata dal regime fascista, è densa di colpi di scena, a
partire da un matrimonio che l’allora governatore di Tripoli Italo Balbo cercò di contrastare con tutti i mezzi…
Guido Hassan, Giuseppe Altamore, Auschwitz non vi avrà.
Una famiglia di ebrei italiani in fuga dalla persecuzione nazifascista, Edizioni San Paolo 2018, pp.
192, euro 18,00
GUIDO HASSAN, nato a Tripoli nel 1937, proveniente da un’importante famiglia ebraica, si trasferisce in Italia
nel 1942 per sfuggire alla guerra che infuria nel Nord Africa. Una volta stabilitosi a Milano con la famiglia,
finisce per essere vittima delle Leggi Razziali e per evitare i rastrellamenti nazifascisti tenta la fuga sul lago
Maggiore, dove scampa miracolosamente alla retata dei nazisti responsabili della strage di Meina e dintorni
del settembre 1943. Appassionato di musica classica, matematica, latino, fotografia, aeronautica, auto,
motociclette ed elettronica, Hassan ha studiato ragioneria. Grazie alla sua preparazione tecnica, gli è stato
facile passare dall’era analogica a quella digitale, tanto che amava assemblare i computer da solo. Oggi è
uno dei più attivi membri della Comunità ebraica di Milano.
GIUSEPPE ALTAMORE è direttore responsabile del mensile BenEssere, la salute con l’anima del Gruppo
Editoriale San Paolo. Giornalista e saggista, vive e lavora a Milano da molti anni, ma le sue radici sono in
Sicilia. È autore di Europa, istruzioni per l’uso (Oscar Mondadori, 1992); Tutte le parole dell’economia (Oscar
Mondadori, 1994); I predoni dell’acqua (San Paolo, 2004); Acqua Spa (Arnoldo Mondadori, 2006); I padroni
delle notizie. Come la pubblicità occulta uccide l’ informazione (Bruno Mondadori, 2006); Dalla stessa radice.
Ebrei e cristiani, un dialogo intrareligioso (Lindau, 2016). Appassionato di storia e teologia, da qualche anno
è impegnato nel dialogo ebraico-cristiano.