BEPPE SEVERGNINI NEOITALIANI UN MANIFESTO

BEPPE SEVERGNINI

NEOITALIANI

UN MANIFESTO

 

(Rizzoli)

venerdì 18 settembre ore 21:00 incontro –  Neoitaliani – Teatro Verdi, Maniago – con Valentina Gasparet https://www.pordenonelegge.it/festival/edizione-2020/eventi/2605-Neoitaliani

sabato 19 settembre ore 11:30 incontro – 50 motivi per essere italiani  – Piazza San Marco, Pordenone

https://www.pordenonelegge.it/festival/edizione-2020/eventi/2544-50-motivi-per-essere-italiani

Chi sono i neoitaliani? Siamo tutti noi, che abbiamo attraversa la stranissima primavera del 2020 e ora affrontiamo un futuro incerto. «Ci vorrà tempo per capire come la pandemia, lo spavento e le difficoltà abbiano cambiato il nostro carattere. Ma un cambiamento è avvenuto». Beppe Severgnini, che ha dedicato la carriera alla meticolosa osservazione dei connazionali, non ha dubbi: “Dalla bufera siamo usciti diversi. Peggiori o migliori? Direi: non siamo andati indietro. A modo nostro, siamo andati avanti. Siamo stati costretti a trovare dentro di noi – nelle nostre città, nelle nostre famiglie, nelle nostre teste, nel nostro cuore – risorse che non sapevamo di possedere”. Quindici anni dopo La testa degli italiani – il libro che, tradotto in quattordici lingue, ha spiegato agli stranieri il nostro carattere nazionale – l’autore ha deciso di raccontare i cambiamenti avvenuti e anticipare quelli che verranno. Neoitaliani ruota intorno a una sorta di manifesto: 50 MOTIVI PER ESSERE ITALIANI. Un modo insolito e brillante per spiegare chi siamo, e capire chi potremmo essere.

Scrive Severgnini: «Il virus ci ha messo con le spalle al muro. La posizione in cui noi italiani diamo tradizionalmente il meglio». E aggiunge: «Abbiamo dimostrato di saper essere disciplinati, ma ci scoccia ammetterlo. Temiamo di rovinarci la reputazione». Il suo racconto – divertente, commovente, stimolante – vi convincerà che i neoitaliani sono pronti a fare cose nuove. Non sappiamo quali e non sappiamo quante e non sappiamo quando. Sappiamo, però, che dipenderà da noi. Noi siamo italiani. Non sottovalutateci mai.

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