il 14 novembre aprirà al pubblico, al museo Madre di Napoli, la mostra di Boris Mikhailov, “io non sono io” (a cura di Andrea Viliani e Eugenio Viola, fino al 1 febbraio 2016).
Organizzata in collaborazione con Incontri Internazionali d’Arte e Polo museale della Campania, Villa Pignatelli-Casa della fotografia, la mostra segue e integra la retrospettiva dedicata all’artista da Camera-Centro Italiano per la Fotografia di Torino,approfondendo in particolare il tema del ritratto e dell’autoritratto e, quindi, la matrice intimamente autobiografica di tutta la ricerca di Mikhailov, in cui i temi della crisi identitaria e dell’oppressione sociale, della povertà iniqua e della miseria pura, dell’abbandono e della solitudine, oscillano costantemente fra guerra e pace, isolamento e tentativo del suo superamento nel confronto con l’altro.
Boris Mikhailov (Kharkov, 1938) è considerato uno dei più autorevoli fotografi contemporanei. Nato in Ucraina, nelle serie fotografiche in cui si articola la sua ricerca, avviata negli anni Sessanta mentre lavora come ingegnere in una fabbrica, e ripetutamente boicottata dal regime sovietico, Mikhailov affronta una molteplicità di temi sociali, indagando i profondi e spesso traumatici cambiamenti che hanno investito, e ancora oggi investono, il suo paese e, per traslato, la stessa identità contemporanea, nella sua frammentazione, ma, al contempo, nella ricerca delle sue comuni radici etiche.