Sabato 5 novembre, alle ore 14.45, un piccolo gruppo formato da circa quindici persone e guidato da Libero Middei, editorie, ecologo e fotografo naturalista, si è incamminato verso il Bosco del Cerquone nel Comune di Rocca di Papa.
Proprio all’ingresso del bosco, Middei ha spiegato un po’ le origini del sito in questione: “Prima del periodo fascista in questo posto c’era un lago dove si poteva anche pescare. La strada che attraversa e collega il Vivaro non esisteva e ci si arrivava attraverso dei sentieri che passavano per il Monte Artemsio che, tra l’altro, ancora esistono. Proprio durante il Fascismo, si decise di bonificare quest’area per testare quelli che sarebbero stati i procedimenti da attuare nella provincia di Latina. Il lago venne bonificato, ma nei periodi di pioggia, in alcune zone si formano ancora degli acquitrini, tanto che la vicinissima Doganella offre un clima e un ambiente perfetti per alcune speci di animali, come salamandre e tritoni. Oggi il Cerquone è un bosco residuale inserito nella lista europea dei SIC (siti di importanza comunitaria) e designato ad oggi tra le ZSC (zone speciali di conservazione)”.
Una volta fattosi strada tra la vegetazione, il gruppo ha ragiunto un punto del bosco dove Libero Middei ha dato alcuni consigli sulle tecniche da utilizzare quando s’intende realizzare scatti di tipo naturalistico. Ci si è concentrati principalmente sui maestosi alberi presenti sul sito, alcuni con dei fusti di circonferenza superiore a tre metri, altri caduti e presi d’assalto dai funghi e dai muschi. Dopo circa un’ora e mezza di scatti, il gruppo si è avviato, con macchinette e treppiedi in spalla, verso le proprie autovetture.
Libero Middei terrà, in associazione con la DMO Castelli Romani, un’altra escursione il prossimo sabato 12 novembre, questa volta sulla Via Sacra, la strada che in antichità conduceva fino alla sommità del Monte Cavo, luogo dove era situato il Tempio di Giove.
Foto Giorgia Gentili