“Carnet de voyage Roma – Milano – Parigi” di Roberto Di Costanzo
7 dicembre 2019 – 25 gennaio 2020
Vernissage 6 dicembre dalle ore 18.30 – Via Giulia 111 – Roberto Di Costanzo Atelier
La sobrietà dell’inchiostro e la passionalità del gessetto si fondono in un viaggio tra arte ed architettura che unisce Roma, Milano e Parigi, in un viaggio onirico e visionario: questo è il Carnet di Voyage dell’artista Roberto Di Costanzo.
Città che l’artista ha vissuto, alle quali tributa un omaggio, ognuna per avere rappresentato stralci di vita, legami artistici e personali.
Un amore, quello per il disegno dell’architettura che nasce dopo gli anni di scenografia e costume trascorsi col premio Oscar Piero Tosi presso il Centro sperimentale di Cinematografia dove l’artista ha acquisito abilità tecniche e stilistiche nel disegno progettuale scenografico e nella bozzettistica per il cinema.
In questa nuova personale sarà narrato un vero e proprio carnet de voyage, nostalgico ma contemporaneo nella sua più profonda espressività, perché, secondo il Di Costanzo, bisogna “narrare il contemporaneo, sentire, attraverso la nostalgia della grafica, dei grandi disegnatori, dei viaggiatori del grand tour, degli architetti e scenografi visionari”, questa è la vera essenza del disegno, che parte dal semplice bozzetto per poi sublimarsi nella più sofisticata delle scenografie.
Una passione quella per i “diari di viaggio” che è già stata fonte di un sodalizio artistico, per le pubblicazioni di Roma e Parigi, con Editions Nomades, prestigioso editore francese, specializzato nel carnet de voyage.
Il viaggio artistico del Di Costanzo parte da Roma, città che gli ha donato l’amore per l’arte, a cui deve tutta la sua formazione artistica, da Via Giulia, simbolo, appunto, del rinascimento italiano, a cui da sempre fa riferimento l’artista, passando per il quartiere Coppedè, che rappresenta la sua matrice di illustratore visionario per terminare in una episodica suggestione razionalista dell’EUR, del suo Colosseo quadrato.
Il Carnet de voyage prosegue nel rinascimento meneghino, attraverso “La casa degli Omenoni”, a cui tributa un particolare della facciata cinquecentesca, per poi proseguire in una personalissima ed ispirata visione del cortile della Pinacoteca di Brera e del Duomo di Milano.
L’itinerario nell’arte si conclude in una Parigi surreale, dalla quale Roberto Di Costanzo trae sempre ispirazione, nella quale il disegno miscela sapientemente l’austerità parigina con la plasticità del Barocco Romano.