CAROLINA LOMBARDI RICAMANDO IL CAOS

CAROLINA LOMBARDIRICAMANDO IL CAOSa cura di Maria Giuseppina Di Monte e Gabriele SimonginiMuseo Hendrik Christian AndersenRoma, via Pasquale Stanislao Mancini 2022 novembre 2023 – 16 febbraio 2024Anteprima stampa: mercoledì 22 novembre 2023, ore 11.30Inaugurazione: mercoledì 22 novembre 2023, ore 17.00COMUNICATO STAMPADal 22 novembre 2023 al 16 febbraio 2024 apre al pubblico la mostraCarolina Lombardi. Ricamando il caos, a cura di Maria Giuseppina DiMonte e Gabriele Simongini, negli spazi del Museo Hendrik ChristianAndersen afferente alla Direzione Musei statali della città di Roma,diretta da Massimo Osanna.Il percorso dell’esposizione si snoda nelle sale dei due piani del Museoattraverso una ventina di opere di luce in Plexiglass retroilluminate aled nelle quali il filo luminoso che compone le immagini crea trame emerletti intessuti di luce ed è costituito da un testo scritto da cuifiltra selettivamente la luce generando forme reticolari che ricordanostrutture naturali, barriere coralline, reti neurali, reticolisarcoplasmatici nonché la grande ragnatela cosmica. Il significato deitesti perde di importanza trasformandosi in un “nonsense” mentre lasuggestione visiva riporta alle strutture naturali. Reti e trame guidanolo spettatore verso la teoria della complessità e del caos: da qui iltitolo della mostra Ricamando il caos.Oltre alle opere di luce, di cui alcune di grandi dimensioni, saràpresentata al pubblico la video installazione “Physarum Polycephalum”che riprende la crescita e l’espansione di un particolare organismounicellulare, il Physarum Polycephalum. Non ha un cervello né un sistemanervoso ma è in grado di eseguire calcoli computazionali, prenderedecisioni, conservare memoria delle proprie azioni e uscire da unlabirinto per la via più breve. La melma policefala, attraverso ilflusso di spola, ricama anch’essa strutture reticolari che cirestituiscono una visione interconnessa della realtà.“Elegante, raffinato, coerente il progetto di Carolina Lombardi prendevita nelle sale del Museo Hendrik Christian Andersen”, scrive MariaGiuseppina Di Monte, Direttrice del Museo, “[…] Attraverso una selezionedi alcune delle ardite strutture luminose che insieme compongono unacostellazione, le sale del Museo si animano grazie ai molteplici fililuminosi che s’intrecciano e si richiamano a distanza, da un elementoall’altro della serie, come organi o apparati di un unico corpo inmovimento ed evoluzione costante. […] Come le grandi tele di JacksonPollock quelle della Lombardi esprimono lo slancio verso il sublime,quel senso di stupore e terrore insieme di fronte alla grandezza,potenza e imprevedibilità della natura. Probabilmente solo l’esperienzaestetica può fornire una chiave ed è precisamente ciò che fa CarolinaLombardi con i suoi corpi luminosi in cui natura e cultura, come leidice, e aggiungerei tecnologia, si uniscono e diventano lo spartito nonmusicale ma visivo che ci irretisce e seduce con le sue sincronie, isuoi accenti brillanti e le sue pause meditative.”Carolina Lombardi è, sottolinea Gabriele Simongini, nel profondo e alcontempo, artista visiva e poetessa, nutrita anche da precisi interessiscientifici che le donano un’ansia di conoscenza più ampia rafforzatadalla sua sensibilità percettiva e creativa. L’Artista, scrive ilco-curatore, “tessitrice paziente e sensibile, connette la scienza conl’ecologia e con l’attenzione laicamente spirituale verso la riscopertadi un’umanità che non tenda ad affermarsi come tirannica dominatrice epredatrice ma come semplice coabitante del pianeta Terra, per sentirsiparte integrante di un universo in cui ricercare una nuova armonia.”Per capire meglio quella sorta di poesia scientifica e gnoseologica cheinnerva la ricerca di Carolina Lombardi, è opportuno guardare il suovideo intitolato “Physarum polycephalum” in cui migliaia di fotogrammimontati in time-lapse riprendono la crescita e l’espansione di questoparticolare organismo unicellulare coltivato pazientemente dall’artistaper alcuni giorni in ambiente umido e quasi privo di luce.Secondo Valerio Eletti, Presidente del Complexity Education Project,“[…] Carolina ricama sistemi complessi: fa interagire tra di loro pianivisivi paralleli, senza gerarchia, giocando con le lettere e la luce,con lo spazio e con una pluralità di territori interrelati. Pochi sonogli artisti che hanno saputo penetrare così a fondo nel contestocognitivo e percettivo in cui si dipanano le teorie e le pratiche diquesto dominio”.Sorprendente l’anagramma delle 16 lettere che costituiscono il nome ecognome dell’Artista CAROLINA LOMBARDI: RICAMAR IL BANDOLO o ancora:RICAMAN LI AL BORDO, riferito alla melma policefala, o ancora: LAB:RICAMANDO ORLI. Il tema della sua ricerca era già inscritto nel nome.“’Ricamando il caos’ allude ai sistemi complessi, non lineari, dinamici.Rimane in bilico tra ordine e disordine. Si fa ponte, soglia, confine.Tra organizzazione e caos, tra struttura e cambiamento di fase, trasingolare e plurale. Crea reti che nel medesimo tempo uniscono edividono lo spazio. Tesse trame, parole, tessuti che rispecchiano lamolteplicità del mondo permeando il linguaggio, il testo scritto e lesue infinite narrazioni. L’energia incessante che anima la vita non èforse essa stessa un ricamo, un tessuto, una rete costituita da migliaiadi connessioni in continua evoluzione?” (C. Lombardi).Note biograficheCarolina Lombardi si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Roma eall’Istituto Centrale per il Restauro di Roma (ICR), lavorando peralcuni anni nel campo della conservazione di dipinti murali e dipinti sutavola/tela (Padova, Cappella degli Scrovegni, Giotto; Roma, LaFarnesina, Raffaello; Bassano Romano, Palazzo Odescalchi, Domenichino;Roma, Basilica di S. Clemente, Masolino da Panicale). La sua tesi dilaurea presso l’ICR è stata presentata nel 1998 al Louvre e pubblicatain abstract sulla rivista del Louvre: “Techne – Art&Chimie au Louvre”.L’analisi morfologica e microscopica dei materiali, approfondita nelcorso dei suoi studi sul restauro, e l’osservazione empirica dellestrutture naturali, ordinate nel loro disordine secondo una geometriafrattale, confluiscono nella sua ricerca artistica in sensotransdisciplinare. Le trame, con chiara allusione alle dinamicherelazionali, inizialmente impresse su imprimitura in argilla orealizzate con filati di vario tipo, evolvono oggi in installazioniluminose.Il suo lavoro sperimenta diversi media, dal tessile al video, dalla luceall’installazione site specific. Si è dedicata ad iniziative dicarattere sociale e di sensibilizzazione ambientale, affrontandotematiche cruciali quali l’inquinamento da microplastiche, la violenzasulle donne e l’assistenza umanitaria ai più vulnerabili e ai migranti.Si segnalano al riguardo le mostre: 2022, Palermo (Terrasini), Museo diPalazzo d’Aumale: “Tra-mare/Dalla trama del mare al tessuto degliuomini”; 2019, Sciacca, Museo Diffuso dei Cinque Sensi per la NotteEuropea dei Musei: “Tra tradizione e innovazione”; 2017, EracleaMinoa/Agrigento, istallazione presso la foce del fiume Platani; 2014,Roma, Casa Internazionale delle Donne: “Io scelgo noi”, contro laviolenza sulle donne; 2009, Roma, Scuderie di Palazzo Ruspoli, “Dellastessa sostanza degli ultimi”, a favore degli aiuti umanitari ai piùdeboli. Ha preso parte nel 2023 alla performance “Ecce Dominus. CaroPierpaolo” presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma, a cura di LauraVdB Facchini e Wild Mill no profit organisation. Dal 2000 al 2008 haesposto in mostre personali e collettive in Italia e all’esterocollaborando con la galleria La Borgognona di Roma, con la GalleriaMonte-Carlo Art Gallery di Milano e con la Galleria Cortese&Lisanti diRoma. La sua attività si estende in ambito letterario con lapubblicazione di sillogi poetiche (“Elegia del vuoto”, 2018, edito dallaFondazione Mario Luzi; “Danza di luci e ombre”, 2021, edito daTranseuropa Edizioni; “Quaderno di poesie”, 2022 e 2023 editi da RobinEdizioni) e la partecipazione a numerosi readings poetici presso laGalleria d’Arte Moderna di Roma, giardini pubblici di Roma e il carceredi Regina Coeli, su tematiche sociali, ambientali e sulla scritturapasoliniana (pubblicazioni in: “Telling Roma”, 2020; “Donne in azioni eparole”, 2019; “Parole d’acciaio”, 2019; “Break point poetry/Cittàpoetica”, 2018/2019 e su riviste letterarie).MATERIALE STAMPA E FOTO AL LINK:(copiare l’intero link compresa la parte non ipertestuale in nero su unbrowser e aprire)https://www.dropbox.com/scl/fo/ag7eg1zytlhdvp160kr2x/h?rlkey=e2adk75h81ftuzfde6nbo97dj&dl=0SCHEDA INFORMATIVATitolo: Carolina Lombardi. Ricamando il caosSede: Museo Hendrik Christian Andersen, via Pasquale Stanislao Mancini20, 00196 RomaCuratori: Maria Giuseppina Di Monte, Gabriele SimonginiPeriodo: 22 novembre 2023 – 16 febbraio 2024Catalogo: De Luca Editori d’Arte con testi di Maria Giuseppina Di Monte,Gabriele Simongini, Valerio Eletti, Carolina LombardiIngresso liberoOrari: dal martedì alla domenica ore 9.00 – 19.00; ultimo ingresso ore18.30. Chiuso il lunedìInfo:Museo Hendrik Christian Andersen | tel. +39 06 3219089 |dms-rm.museoandersen@cultura.gov.itSito web:https://www.direzionemuseistataliroma.beniculturali.it/istituti/museo –hendrik-christian-andersen-roma/FB: https://www.facebook.com/MuseoHendrikChristianAndersen/IG: https://www.instagram.com/museohendrikchristianandersen/TW: https://twitter.com/museoandersenCarolina Lombardi | Sito web: https://www.carolina-lombardi.it |carolina.lombardi@libero.itIn collaborazione con la Galleria Emmeotto Arte di RomaUfficio Stampa:Paola Saba | +39 338 4466199 | paolasaba@paolasaba.itUfficio Promozione e ComunicazioneDirezione Musei Statali della città di Romadms-rm.comunicazione@cultura.gov.it

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