Con Bellezza Orsini. La costruzione di una strega prende il via al Teatro Manzoni di Roma la serie teatrale Nascoste. Storie perse tra le pagine del tempo, a cura di Michele Di Sivo, Emanuela Lucchetti e Fabrizio Oliverio, drammaturgia e regia di Silvio Giordani.
Presentata con grande successo lo scorso aprile con un primo appuntamento dedicato a Ursula Hirschmann (figura chiave per la nascita del «Manifesto di Ventotene» prima bozza di un’Europa unita, redatta nel 1944), la serie vede protagoniste figure storiche poco note, spesso dimenticate ma in qualche modo eroiche. Vite e racconti persi tra le pieghe del tempo, fatti di emancipazione e resistenza. Vicende che approdano a teatro grazie all’incontro del Centro Teatrale Artigiano diretto da Pietro Longhi con il Master Esperto in Comunicazione Storica dell’Università Roma Tre.
Il primo appuntamento – giovedì 27 ottobre alle ore 21.00 – interpretato da Maria Cristina Gionta e Luca Negroni con le musiche dal vivo di Emiliano Ottaviani, pone al centro la straordinaria storia di Bellezza Orsini, accusata di stregoneria nel XVI secolo. Processata e torturata atrocemente, la donna si tolse la vita in carcere ma, prima di compiere quest’ultimo gesto, raccolse le sue misteriose confessioni in un prezioso quaderno.
Un documento rarissimo scritto nel 1528, con mano da strega tra urla e torture in dialetto sabino–medievale, tutt’oggi gelosamente conservato tra le carte dell’Archivio di Stato di Roma. Proprio il manoscritto, redatto in un linguaggio asciutto, secco che addirittura sembra ancora vibrare tra le oscure sale della tortura è stato il potente ispiratore del libro di Michele Di Sivo, archivista e storico, e del percorso drammaturgico di Silvio Giordani che ha dato vita ad una rappresentazione carica di pura emozione.
Gli altri appuntamenti della serie teatrale Nascoste
vedranno come protagonisti Margaret Fuller Ossoli, scrittrice e giornalista americana sulle barricate della Repubblica Romana, Margherita Sarfatti, scrittrice, giornalista e critica d’arte; Isabella De’ Medici, principessa del Rinascimento dalla vita luminosa e dalla morte tragica; Giandante X, pittore, scultore, illustratore, anarchico, antifascista e partigiano italiano. E ancora l’artista Pippa Bacca, martire di questi anni, violentata e uccisa nel 2008 a Gebze, in Turchia, dall’uomo che le aveva dato un passaggio durante il suo tour-performance vestita da sposa. |