Dal 25 maggio al 30 giugno la Galleria del Cembalo ospita per la prima volta in Italia un’importante selezione di opere di Charles March, Duca di Richmond, patron del percorso automobilistico di Goodwood, personalità di fascino internazionale ma, soprattutto, fotografo di straordinaria inventiva, dal virtuosismo della fotografia pubblicitaria alla più recente e originale ricerca d’autore, come raccontano le 90 fotografie in mostra, molte inedite e di grande formato, divise in due sezioni speculari per rigore formale e qualità.
Charles March nasce nel 1955 e a 12 anni si avvicina alla fotografia. Ad attrarre il suo obiettivo è la bellezza della tenuta di famiglia, tra boschi, campi e alberi secolari. Spirito indipendente, a 16 anni March lascia il college di Eton – “non ci piacevamo a vicenda”, commenta – e, grazie a un incontro fortuito con il regista Stanley Kubrick, partecipa alla realizzazione di uno dei suoi capolavori, Barry Lyndon. La fotografia, che March utilizza per documentare le possibili ambientazioni del film, paesaggi, dimore, oggetti, diventa il mezzo di espressione ideale. Dinamica, libera, quasi un’autobiografia. Tanto che Charles, diciottenne, si ritrova in Africa per quasi un anno, a fianco di un’organizzazione umanitaria.
Il ritorno a casa è segnato dalla scelta di una nuova vita, professione fotografo, e un diverso cognome, Charles Settrington, firma che presto diventa familiare nelle più famose agenzie pubblicitarie, per le quali il fotografo realizza campagne di notevole successo e complessità tecnica, presentate per la prima volta nella mostra romana come “opere originali”, testimonianze di un’epoca e di un fare fotografia ineguagliabile.
Omaggio al tema della natura morta, l’immagine Shadows, realizzata per Osborne & Little, viene inserita nella mostra del Centre Pompidou dedicata alle migliori cento immagini pubblicitarie dal 1930 al 1990. Tra i molti premi, Charles Settrington ha ricevuto la medaglia d’argento dell’Association of Fashion and Advertising Photographers, il più alto riconoscimento della stampa britannica.
Ma, verso la fine degli anni ’90, lo spirito di elegantissima ribellione torna a farsi sentire e, in parallelo alle nuove responsabilità di famiglia e al lancio del circuito automobilistico di Goodwood, Charles March, lasciata la fotografia pubblicitaria, ritrova la piena libertà espressiva in una ricerca d’autore che unisce le passioni di sempre: originalità, individualità, velocità. Non più banco ottico e messa a fuoco perfetta, non più art director e clienti ma, al loro posto, l’incredibile energia della natura, la sua ricchezza cromatica, la sua riverberante empatia.
Charles March ritrova lo stupore di fronte alla natura che circonda la sua meravigliosa residenza nel Sussex e, grazie alla nuova tecnologia digitale, si immerge nel flusso vitale del paesaggio. A guidarlo, due tradizioni pittoriche lontanissime tra loro, la scuola inglese di acquarello e il Manifesto Futurista di Filippo Marinetti: la grazia settecentesca, come un pennello che dipinge la tela, e il dinamismo del Novecento, che coglie il ritmo fluido della modernità.
La mostra presenta una selezione di opere “in movimento”, tratte dalle principali serie, anzitutto Nature Translated, del 2012, punto di svolta dalla precisione delle nature morte degli anni ’90 a una nuova scioltezza fisica ed emotiva, quindi Abstract & Intentional, Seascape, e l’inedito omaggio all’isola scozzese di Jura, nelle Ebridi, già amata da George Orwell per la forza e l’intensità dei paesaggi tra terra, cielo e acqua. Per l’occasione verrà presentato un volume, edito da Distanz, a quattro mani, dialogo tra le fotografie di Charles March e i versi del poeta scozzese Ken Cockburn, invitato personalmente per questo progetto. Le opere di Charles March sono state esposte a San Pietroburgo, al Palazzo di Marmo, a Mosca, in occasione della Biennale di Fotografia, a Londra, presso la Somerset House e la Hamilton’s Gallery, e a New York, presso la Galleria Venus over Manhattan.
La mostra è organizzata in collaborazione con Leica.
25 maggio / 30 giugno 2018
Galleria del Cembalo
Largo della Fontanella di Borghese, 19 – Roma
Tel. +39 06 83796619
ORARIO
dal mercoledì al venerdì, dalle 15.30 alle 19.00
sabato, dalle 11.00 alle 19.00
oppure su appuntamento