Teatro Torlonia
22 ● 24 novembre 2019
Ci vediamo all’alba della drammaturga e regista britannica Zinnie Harris, una favola moderna
tra dolore e amore portata in scena da Francesca Ciocchetti e Sara Putignano per la regia di Silvio Peroni
CI VEDIAMO ALL’ALBA
di Zinnie Harris
traduzione a cura di Monica Capuani
regia Silvio Peroni
con Francesca Ciocchetti e Sara Putignano
Produzione KHORA.TEATRO & COMPAGNIA MAURI STURNO
Dal 22 al 24 novembre al Teatro Torlonia Francesca Ciocchetti e Sara Putignano portano in scena CI VEDIAMO ALL’ALBA, dal testo della drammaturga e regista britannica Zinnie Harris, per la regia di Silvio Peroni. Uno spettacolo teneramente lirico che vede protagoniste due donne, Robyn e Hellen, su una spiaggia lontana dopo un violento incidente in barca. Stordite dall’esperienza, cercano un percorso verso casa. La terra sconosciuta nella quale sono giunte non è ciò che sembra e pur restando insieme sono distanti l’una dall’altra più che mai. Sembrano essere, una coppia felice contente d’essere sopravvissute; «ma dove sono? e perché non possono tornare a casa? perché Robyn è ossessionata dalle immagini di un’altra versione più terribile della realtà?»: tutto ciò è misterioso; anche se forse non del tutto per coloro che hanno vissuto nella loro vita dolori e feroci fantasie. In questa sinfonia fra perdita, desiderio e commedia, Zinnie Harris crea un testo dove mette in gioco le cose che gli uomini temono di più: si immerge nella paura, nella desolazione e nell’amore intenso e quotidiano. Ci vediamo all’alba è una favola moderna che esplora il trionfo dell’amore, il mistero del dolore e la tentazione di perdersi in un futuro fantastico che non verrà mai. Il testo è ispirato, in parte alla leggenda di Orfeo ed Euridice nell’antica ricerca del partner perduto; ma i suoi echi letterari sono più ampi e profondi: da Mary Rose di J. M. Barrie a A porte chiuse di Sartre fino alla Dodicesima Notte. E quando Robyn chiederà «Che paese, amici, è questo?», la risposta è che si tratta di un paesaggio emotivo creato dall’autrice, in un classico del XXI secolo pieno di una sua poesia appassionata, del suo amore e della sua stessa disperazione. «Lo spettacolo è incentrato sugli attori, sulla capacità di raccontare e sulle relazioni che si dovrebbero stabilire fra autore, attore e spettatore – racconta il regista Silvio Peroni – un triangolo comunicativo che pone l’accento sul messaggio del testo e sulle immagini emotive che le parole del testo ricreano. Il messaggio potrebbe perdere di valore nel momento in cui l’attenzione viene focalizzata sulla spettacolarità della rappresentazione e progressivamente si perderebbe anche l’attitudine nel riflettere sul perché si è scelto di mettere in scena un determinato testo. L’urgenza di comunicare un messaggio viene spesso relegata a una dimensione meramente estetica. Viene meno, dunque, la riflessione che il pubblico dovrebbe fare al termine dello spettacolo, che esuli da una prima analisi tecnica o qualitativa. Il messaggio del testo è quasi sempre più complesso e articolato della visione univoca del regista: sarà lo spettatore, che a seconda della sua provenienza sociale e culturale, percepirà in modo individuale le molteplici sfumature di un testo».
TEATRO DI ROMA_ Lungotevere Vittorio Gassman (già Lungotevere dei Papareschi) – Roma
Teatro Torlonia_ Via Lazzaro Spallanzani, 1A, 00161 Roma RM
Biglietteria Teatro di Roma _ tel. 06.684.000.311/314 _ www.teatrodiroma.net
Biglietti: intero 15€ _ ridotto 12€
Orari spettacolo: tutte le sere ore 20.00 _ domenica ore 17.00