Bologna, 20 aprile 2020 – L’emergenza epidemiologica COVID-19 renderà impossibilem per la prima volta nella storia repubblicana italiana, celebrare nelle piazze e negli spazi pubblici il 75° anniversario della Festa della Liberazione. Tuttavia è proprio in tempi difificli come questi che può diventare ancora più necessario ritrovare le ragioni della nostra convivenza civile e riflettere, con un pensiero e un tempo più meditati, sugli avvenimenti storici fondativi delle nostre istituzioni democratiche.
Nelle attuali circostanze eccezionali che impongono limitazioni alla libertà di movimento individuale per il bene collettivo, assume una rilevanza ancora più significativa il contributo con cui l’Istituzione Bologna Musei, attraverso l’area disciplinare Storia e Memoria, partecipa al programma ufficiale delle Celebrazioni predisposto dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna utilizzando le tecnologie digitali come mezzo fondamentale per la conservazione, condivisione e trasmissione attiva della memoria.
In occasione della ricorrenza della giornata della Liberazione di Bologna, da domani, martedì 21 aprile 2020, l’iniziativa di narrazioni storiche #aportechiuse avviata dal Museo civico del Risorgimento a seguito della sospensione dell’apertura al pubblico, propone un palinsesto di contributi video e dirette streaming dedicate alla Resistenza partigiana visibili sulla sua pagina Facebook. Per cinque giorni, fino a sabato 25 aprile anniversario della Liberazione nazionale, le voci di operatori museali, storici, studiosi e giornalisti (Pino Cacucci, Manuela Capece, Michela Cavina, Ilaria Chia, Roberto Diolaiti, Mirtide Gavelli, Roberto Martorelli, Elena Musiani, Carlo Pelagalli, Alberto Preti, Otello Sangiorgi, Andrea Spicciarelli, Cinzia Venturoli) si alterneranno per ripercorrere vari aspetti e declinazioni delle lotte che portarono alla liberazione dalla dittatura nazifascista nel territorio bolognese. Al termine di ogni diretta il pubblico potrà commentare e dialogare con i relatori.
Il programma degli interventi è organizzato in collaborazione con 8cento APS, Associazione Amici della Certosa di Bologna, Associazione Didasco e Istituto Storico Parri.
L’impegno nel racconto del valore della libertà si intensifica con l’implementazione di nuovi contenuti sul portale www.storiaememoriadibologna.it.
Fonte documentale di primaria importanza per la ricerca e l’approfondimento sulle vicende della Resistenza, il sito web contiene le schede biografiche di ognuno dei 23.822 combattenti per la libertà di Bologna e Area metropolitana: donne e uomini che a vario titolo hanno partecipato alla lotta di Liberazione tra 1943 e 1945. Ognuno di questi protagonisti maggiori e minori è legato alle 104 organizzazioni (fra brigate, partiti politici, sindacati, etc.) di cui faceva parte, ai 344 eventi e ai 117 luoghi che li vide protagonisti e a volte vittime e ai 4766 files multimediali che sono stati fino ad oggi reperiti per illustrarne al meglio le vicende: foto, audio, documenti testuali o video.
Sul sito e sul canale YouTube collegato Storia e Memoria di Bologna sono rese nuovamente disponibili le testimonianze registrate nei primi anni Duemila di quattro figure della Resistenza bolognese – Ezio Antonioni detto “Gracco”, Adelia Casari detta “Emma” o “Nigrèn”, Maurizio De Maurizi, Romano Poli – a seguito di un intervento di rimasterizzazione per il miglioramento della qualità audio e video e della creazione di sottotitoli adattati per ipovedenti e con lettura facilitata per non udenti. Ogni video è linkato all’interno della scheda del partigiano cui si riferisce e sarà posto inoltre in connessione al luogo in cui è nato e ha operato.
L’iniziativa editoriale, che valorizza l’importanza del patrimonio di fonti orali per la ricerca storica contemporanea, proseguirà con il lavoro di rimasterizzazione di altri racconti di vita partigiana presenti nell’archivio del Museo civico del Risorgimento per un totale complessivo di circa un centinaio.
Link per accedere alle schede dei testimoni:
www.storiaememoriadibologna.it/antonioni-ezio-500621-persona
www.storiaememoriadibologna.it/casari-adelia-481441-persona
www.storiaememoriadibologna.it/demaurizi-maurizio-501146-persona
www.storiaememoriadibologna.it/poli-romano-501907-persona
Una pagina del portale è stata inoltre creata per raccogliere le immagini delle 24 bandiere e stendardi delle formazioni partigiane operanti in territorio bolognese, messi a disposizione del Comitato Provinciale A.N.P.I., quest’anno esposte sulla facciata di Palazzo d’Accursio.
Link: www.storiaememoriadibologna.it/resistenza/stendardi-partigiani
http://www.storiaememoriadibologna.it/resistenza/stendardi-partigiani/
Il sito si arricchisce di un’ulteriore nuova gallery con le immagini delle proposte progettuali di manifesti commemorativi per la Festa della Liberazione selezionate negli anni 2014-2020, oltre a tutte quelle presentate per l’anno 2020, nell’ambito di Poster for the city, progetto di comunicazione sociale realizzato dall’Accademia di Belle Arti di Bologna (corso triennale di Design Grafico) con il Comune di Bologna, ideato dal prof. Danilo Danisi, docente di Progettazione Grafica e Computer Graphic.
Ogni anno il concorso di idee coinvolge gli studenti iscritti alle tre annualità del corso accademico per l’elaborazione di progetti dal concept innovativo, con l’obiettivo specifico di rinnovare e restituire la memoria di ricorrenze istituzionali nazionali attraverso una campagna di affissioni caratterizzata da linguaggi adeguati all’odierno scenario urbano.
Link: www.storiaememoriadibologna.it/poster-for-the-city-2138-opera
http://www.storiaememoriadibologna.it/poster-for-the-city-2138-opera
Sul portale www.storiaememoriadibologna.it la storia è sempre a portata di click. Dallo scorso 8 marzo, giorno in cui è stato sospeso il servizio di apertura al pubblico dei musei in tutta il territorio nazionale a seguito delle misure urgenti di contenimento dell’emergenza epidemiologica COVID-19 disposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al 20 aprile gli accessi al sito sono stati 63.127 utenti per 79.838 accessi e una media di 2.4 pagine visitate.
#iorestoacasa #laculturanonsiferma #aportechiuse #apertiaportechiuse