CORONAVIRUS, RICCIARDI: “FACCIAMO PRESTO. ATTREZZIAMO LA NOSTRA AREA”

CORONAVIRUS, RICCIARDI: “FACCIAMO PRESTO. ATTREZZIAMO LA NOSTRA AREA”

Dopo circa quattro settimane dalla prima comparsa del covid-19 in Basilicata, in questo territorio la grande assente è l’Istituzione Regione.

I territori limitrofi vedono la presenza, ahimè, di numerosi casi di coronavirus; oltre 50 casi nella vicina Campania e precisamente nel Vallo di Diano e nuovi casi nell’area del nord cosentino occidentale; senza citare i casi regionali, per i quali si registra una disomogenea ed incertezza gestione dell’emergenza da parte degli organi regionali.

La nostra area vive con preoccupazione il grido d’allarme che arriva dai vicini governatori della Campania e della Calabria e non ci rassicurano di certo le comunicazioni ufficiali della Task Force regionale, a volte fumose, a volte scarsamente dettagliate.

Un’area territoriale periferica come la nostra, percepisce giorno dopo giorno la lontananza geografica e, in un momento delicato ed emergenziale come quello attuale che non ha precedenti, anche e soprattutto quello istituzionale. Ecco perché richiede a gran voce una idea, un piano, un programma preciso e condiviso, affinché l’emergenza che avanza implacabile, non ci trovi soli ed impreparati.

Abbiamo di fronte un nemico invisibile e pericoloso che non si fermerà dinanzi alle nostre porte!

E proviamo preoccupazione e sgomento di fronte all’intervento social dell’assessore Cupparo convinto, al pari del Governo regionale lucano, che <<se occorrerà un centro anche nel sud si deciderà al momento come fare>>.

Sono parole destabilizzanti tanto più se pronunciate da una istituzione che anziché pianificare, coordinare e definire gli interventi necessari e indispensabili alla salvaguardia della vita dei cittadini, si perde nella incertezza dell’improvvisazione, affidando al caso ed al tempo, ciò che avrebbe già dovuto esser certezza.

Lauria, come tutta l’area, non vive di provincialismo e né tanto meno di prese di posizione dettate dall’appartenenza politica.

Basti pensare a quanto annunciato dal primo cittadino riguardo alla disponibilità dei 4 “Aeratori Meccanici”, messi a disposizione per altre strutture del territorio regionale.

Ribadiamo con forza che il tempo dell’attesa è finito. Serve attrezzare la nostra area di strutture capaci di fronteggiare l’epidemia.

Occorre determinazione, velocità ed unità d’intenti.

Non possiamo permetterci di farci trovare inermi ed impreparati.

Noi rappresentiamo un popolo.

A questo dobbiamo garantire rispetto, solerzia e sicurezza.

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