Torna in scena per il secondo anno di repliche lo spettacolo “Costellazioni” prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo con Kora.teatro, lo “spettacolo- evento “ applaudito per mesi sul palcoscenico del Royal Court Theater a Londra.
La versione italiana è messa in scena da Silvio Peroni che guida sulla scena Margot Sikabonyi e Alessandro Tiberi, un cast giovane e talentuoso per una storia d’amore che flirta allegramente con la metafisica, la casualità ed il destino.
Margot Sikabonyi , familiare al grande pubblico per il ruolo di Maria Martini nella fortunata serie televisiva “Un medico in famiglia”, è un’attrice poliedrica e di grande sensibilità che dona al personaggio di Marianna un fascino irresistibile; Alessandro Tiberi, uno dei giovani attori italiani più versatile e talentuoso, impegnato nei ruoli più diversi sempre con grande talento, interpreta il nostro Orlando restando sempre sospeso nella meraviglia e nello stupore.
Il testo di Nick Payne è straordinario.
C’è una teoria della fisica quantistica che sostiene che esista un numero infinito di universi: tutto quello che può accadere, accade da qualche altra parte e per ogni scelta che si prende, ci sono mille altri mondi in cui si è scelto in un modo differente. Nick Payne prende questa teoria e la applica ad un rapporto di coppia,
in scena la relazione tra un uomo e una donna, ispirandosi alle idee della teoria del caos. Si esplorano le infinite possibilità degli universi paralleli: si tratta di una danza giocata in frammenti di tempo. Nel testo si ripercorrono più versioni dei vari momenti cruciali della relazione di Orlando e Marianna: dalla conoscenza, alla seduzione, al matrimonio, al tradimento, alla malattia, alla morte.
Payne mostra ripetutamente le possibilità e i diversi modi in cui i loro incontri sarebbero potuti andare a causa di fattori variabili, dalle relazioni precedenti alle parole e al tono di voce impiegati. Le scene vanno avanti, forzatamente, inspiegabilmente. Come se i personaggi fossero asserviti ad un’irrazionale necessità pressante, costretti ad interpretare per sempre variabili della loro esistenza. E’ quasi un’indagine sul libero arbitrio e sul ruolo che il caso gioca nelle nostre vite.
Assolutamente divertente, ma disperatamente triste: è proprio il suo dinamismo intellettuale ed emotivo a rendere il testo unico e travolgente.
In questa prima parte di stagione teatrale, nei mesi di marzo ed aprile, dopo il debutto a Rio Saliceto (Firenze) lo vedremo nei cartelloni più innovativi e coraggiosi di Borgo San Lorenzo, Bibbiena, Torrita di Siena, Castiglione delle Stiviere, Cento, Avezzano, Roseto degli Abruzzi, Salò, Casalbuttano ed in lunga tenitura al Teatro Vascello di Roma dove debutterà venerdì 28 marzo 2014.
Tutte le informazioni su www.costellazioni.info.