Dal 17 al 21 maggio 2023 DECAMERON Peste e corna

Dal 17 al 21 maggio 2023

DECAMERON

Peste e corna

da Boccaccio

versione teatrale di Riccardo Barbera

con

(in ordine alfabetico)

Simone Balletti, Virginia Bonacini, Chiara Bonome,

Andrea Carpiceci, Maurizio Castè, Chiara David e Stefano Flamia

regia di

Roberto Della Casa

musiche eseguite dal vivo a cura di Maurizio Castè

scena Roberto Bonacini – costumi Clara Surrodisegno luci Francesco Bàrbera

aiuto regia Virginia Bonacinimovimenti scenici Chiara David

Produzione Attori & Tecnici

Di Giovanni Boccaccio, autore senza tempo, ci sorprende ancora il gioco abile e sempre attuale di raccontare storie, mescolando riso e tragedia, guadagnando così spazio e apprezzamento in ogni epoca e per qualsiasi età. Ciò avviene tantopiù al giorno d’oggi, appena usciti da una lunga pandemia che ci ha riavvicinato, in qualche maniera e con i dovuti distinguo, al clima angoscioso della Peste Nera. Ci riconosciamo, oggi, nei disperati tentativi di inventarsi una giocosità, di costruirsi una almeno superficiale serenità con l’arma dell’ironia e del racconto di giocose burle amorose (storie di “corna”, per l’appunto) nel bel mezzo di una tragedia epocale.

“Peste e Corna” inizia rievocando proprio l’incipit del Decamerone, con la descrizione dell’infezione dilagante e dei fantasiosi quanto disperati tentativi di sottrarsi ad essa, per poi arrivare al racconto di una delle novelle più divertenti: la terza della IX giornata, in cui Buffalmacco, Bruno e Nello (con laiuto di Maestro Simone e di decisive complicità femminili) fanno credere all’avaro Calandrino di essere “incinto” e di potersi salvare dal parto solo in un certo modo…

Da sottolineare il fatto che la scrittura in volgare dell’opera rendeva il vocabolario utilizzato di facile fruizione e di immediata presa sul pubblico dell’epoca. Nel nostro adattamento il punto focale è, pertanto, il linguaggio: un piccolo escamotage consente lalternarsi dell’italiano moderno al dialogo originale, consentendo allo spettatore di seguire perfettamente la trama e al tempo stesso di godere della bellezza e della musicalità della nostra antica lingua, senza alcuna fatica.

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