Dal CIPE 39 milioni
ai porti della Sicilia occidentale
Il presidente Monti: “Sono frutto del grande lavoro portato avanti in tempi record dall’Authority”
Il CIPE ha definitivamente confermato 39 milioni a favore dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Occidentale.
Questo finanziamento si somma ai 104 milioni del Pon Infrastrutture e Reti 2014/20, principale strumento di programmazione infrastrutturale del Paese, per i lavori di dragaggio e di infrastrutturazione nei porti di Palermo, Termini Imerese, e agli 81 milioni stanziati dal Mit per il bacino di carenaggio da 150 mila TPL di Palermo; con i 39 milioni del CIPE si chiude la fase di finanziamento del bacino per la costruzione di grandi navi, riconoscendo la centralità e il ruolo al porto di Palermo all’interno del mercato mondiale delle costruzioni navali ad alta specializzazione.
“Lo stanziamento prevede la messa in sicurezza del bacino di carenaggio e la demolizione del “pennello” che interferisce con l’ingresso/uscita delle navi al bacino da 150 mila Tpl, e completa i lavori di finitura con la realizzazione di una nuova strada esterna a servizio del Molo Nord e di un piazzale adibito a lavorazioni nell’area limitrofa.
Questa operazione – afferma il Presidente Pasqualini Monti – restituisce a Palermo la sua prima industria, i cantieri navali e ciò è frutto del gran lavoro portato avanti in tempi record dall’Authority”. Con un evidente cambio di passo rispetto al passato: “Il Portò di Palermo sta dimostrando – ha concluso Monti – che anche in Sicilia si possono spendere bene i soldi pubblici, si possono recuperare finanziamenti europei con un dialogo costante e costruttivo con le Istituzioni – che ringrazio per la loro opera – con una fondamentale visione complessiva e, soprattutto, gettando il cuore oltre gli ostacoli e lasciando sempre che siano i fatti, e non le parole, a raccontare le nostre azioni”.