Dall’1 al 6 febbraio 2022
BELLE ÉPOQUE E POLVERE DA SPARO
atto unico di
Paolo Coletta
testo e musiche originali Paolo Coletta
canzoni repertorio Café Chantant
con
Margherita Di Rauso e Lello Giulivo
elementi di scena Iole Cilento – costumi Lucia Mariani – coreografie Cristina Arrò
disegno di luci Marco Macrini – suono Frank Marchese
regia Paolo Coletta – assistente alla regia Eleonora Scarponi
accompagnamento musicale dal vivo con Susette Bon Bon Jazz Trio
piano e direzione musicale Mariano Bellopede – percussioni Fabrizio Aiello – sax e clarinetto Giuseppe Russo
Produzione Golden Show
Napoli, 23 maggio 1915. Su un palcoscenico deserto, Susette Bon Bon, sciantosa eccentrica, riceve la visita di un detective sulle tracce dell’impresario Gaetano Capraja, denunciato dalle ballerine del Salone Margherita per mancato pagamento e altri delitt i. In realtà Susette non è altro che Gaetano sotto mentite spoglie, deciso a sfuggire all’interrogatorio e all’arre sto. È l’inizio di una serie di equivoci, seduzioni sbagliate, mascheramenti e cambi di identità inaspettati, fino alla sconcertante rivelazione fin ale che condurrà i due protagonisti della storia a ritrovarsi uniti dalla speranza di una nuova vita. A sepa rarli di nuovo ci penserà l’entrata dell’Italia in guerra.
Paolo Coletta scrive e mette in scena per Margherita Di Rauso e Lello Giulivo una commedia con musiche originali, a partire d alle
canzoni del celebre repertorio del Café Chantant, da Ninì Tirabusciò a ‘A frangesa e alle macchiette più famose di Maldacea e Viviani, ambientata nella leggendaria stagione che consegnò alla Storia uno dei periodi più folli, effimeri, edonistici e cre ativi della modernità: la Belle Époque.
Principali artefici di quegli anni furono gli artisti e gli impresari teatrali. Fra gli artisti, figura centrale di tale mondo — sacerdotessa e corpo sacrificale della fabbrica del divertimento, artista sensuale e stravagante fu la soubrette: la chanteuse che a Napoli dopo un attimo si chiamò sciantosa. Un esercito di donne fatali e incontenibili, seduttrici per definizione, ufficialmente libere da legami, sembrava arrivato dal nulla esclusivamente per ammaliare l’uomo. È così effettivamente fu. In realtà arrivavano da molto meno lontano di quanto si pensasse: un luogo, la stessa famiglia d’origine, da cui la povertà e la disperazione le aveva spinte a fuggire senza voltarsi indietro.
Dall’1 al 6 febbraio 2022 (h 21.00, mercoledì 2 h 17.00, domenica 6 h 17.30) TEATRO VITTORIA – ATTORI & TECNICI _ Piazza S. Maria Liberatrice 10, Roma (Testaccio) Botteghino: 06 5740170 – 06 5740598 Vendita on-line e info: www.teatrovittoria.it