Dalla scena al mondo. Si è appena conclusa a Forlì la XXIII edizione del Festival Crisalide

Grande attenzione di pubblico e critica per le dense proposte del Festival a cura di Masque teatro. Sede principale è stato il teatro Félix Guattari.

 

Pubblico, operatori e critici giunti da tutta Italia per partecipare alla XXIII edizione di Crisalide Festival, appena conclusa a Forlì.

Dal 28 al 31 ottobre il teatro Félix Guattari, sede principale del Festival curato da Masque teatro, è stato attraversato da stratificate proposizioni di teatro, danza, musica e filosofia, da incontri, mostre e workshop.

Il programma, intessuto di prime nazionali, si è aperto con il debutto del nuovo allestimento, pensato ad hoc per Crisalide, di MARMO. Su una civiltà esausta di Masque teatro, visionaria traduzione performativa de La scrittura del disastro del saggista e filosofo francese Maurice Blanchot che ha visto in scena Matteo Ramon Arevalos, Lorenzo Bazzocchi, Giacomo Piermatti, Silvia Proietti e Eleonora Sedioli.

Tre prime nazionali hanno, inoltre, suscitato l’interesse di un pubblico numeroso e attento: ICure dell’eclettico artista bulgaro Ivo Dimchev; Almasty, assolo di Myriam Gourfink danzato da Deborah Lary e Portland del celebre ensemble spagnolo La Veronal, interpretato dalla fulminea Lali Ayguadé (gli spettacoli de La Veronal e di Myriam Gourfink presentati al Festival fanno parte anche della stagione di contemporaneo 2016/17 del Teatro Diego Fabbri di Forlì).

Il programma di Crisalide XXIII ha inoltre accolto Trigger della danzatrice e coreografa Annamaria Ajmone e i concerti del pianista e compositore Matteo Ramon Arevalos e del musicista elettronico Kasper T. Toeplitz.v

Spazio anche agli atti di parola, con le conversazioni filosofiche di Paolo Godani e Giovanni Leghissa, l’incontro della teorica della performance Piersandra Di Matteo con la coreografa e danzatrice svizzera Yasmine Hugonnet e i quotidiani Dialoghi con gli artisti, curati dal giornalista e critico teatrale Lorenzo Donati in collaborazione con Jessica Imolesi.

Crisalide Festival, infine, ha accolto, inoltre, due mostre di arte visiva (di Roberto Pagnani e Futura Tittaferrante) e alcuni workshop, realizzati negli spazi della Fabbrica delle Candele di Forlì, con Fiorenza Menni/Ateliersi, Futura Tittaferrante e Enrico Malatesta.

«Perché c’è stato Crisalide?» riflette il direttore artistico Lorenzo Bazzocchi «Un’urgenza? Una necessità? Un’abitudine? Siamo stati costretti a uscire dalla scena per andare verso il mondo, per scandagliare il fondo di questo oceano. Lo abbiamo attraversato come una zattera capovolta. Gli artisti presenti sono stati poeti di una lingua sconosciuta, di cui si è assaporato un significato lontano».

Info: 393 9707741, www.crisalidefestival.eu

 

Michele Pacarella

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