Danza sensibile e sperimentazione musicale: nuovo doppio appuntamento per il Festival Natura Dèi Teatri

Danza sensibile e sperimentazione musicale:

nuovo doppio appuntamento per il Festival Natura Dèi Teatri

Dopo il grande successo di pubblico e critica riscosso al Cimitero Monumentale della Villetta e al Teatro Farnese, il Festival di Performing Arts curato da Lenz Fondazione ritorna nella storica sede di Via Pasubio con il recente spettacolo Iphigenia in Tauride | Ich bin stumm (Io sono muta) ed il concerto degli Hidden Parts, che presenteranno il loro ultimo disco.

Doppio appuntamento, martedì 12 novembre, per Natura Dèi Teatri, il Festival Internazionale di Performing Arts curato a Parma da Lenz Fondazione che attraversa molteplici forme dell’arte scenica degli ultimi decenni, rispecchiate dal lavoro di artisti di diverse generazioni, provenienze, poetiche e discipline: dagli storici performer sensibili di Lenz alla più consolidata sperimentazione musicale internazionale, dalla rigorosa etica teatrale nata negli anni Ottanta alla rilettura contemporanea della classicità, dalla centralità del corpo come origine e motore dell’accadimento scenico alle più attuali ricerche nei campi della video-arte e del digitale.

È in questo fecondo orizzonte che, alle ore 21 a Lenz Teatro, andrà in scena Iphigenia in Tauride | Ich bin stumm (Io sono muta), secondo capitolo del dittico dedicato al mito di Ifigenia interpretato dalla danzatrice sensibile Monica Barone.

«Al centro dell’area scenica, sospese tra i rami metallici di piante meccaniche, in un rispecchiamento nitidamente autobiografico si stagliano le corna della cerva immolata e sgozzata al posto della giovane. Sul proscenio si erge un piccolo altare, un freddo tagliere in acciaio, su cui è posto un lavacro per eseguire i rituali di purificazione:» spiega Maria Federica Maestri, responsabile di regia, installazione e costumi «Su quell’altare, disobbedendo a leggi che ritiene ingiuste e disumane, Iphigenia non immolerà alcuna vittima, non compirà alcun sacrificio umano, ma con un rito intimo e segreto implorerà gli dei di ritornare libera e di essere felice. Di fronte al loro silenzio, confusa e angosciata, decide di osare un’azione audace e di conquistare una nuova patria-corpo, libera da vincoli sociali e religiosi».

Annota Francesco Pititto, curatore della drammaturgia e dell’imagoturgia: «È ancora la biografia che muove il corpo e la vita dà forma al movimento: il Tanztheater di Pina ha segnato per sempre il linguaggio coreografico; le biografie dei danzatori sono state essenziali alla “compositrice di danza”, come la Bausch amava definirsi nel proprio lavoro, per delineare stati emotivi, gesti e movimenti, colori e scritture musicali in ogni opera. Monica, motivata da una profonda necessità esistenziale, ma in particolare per questa Iphigenia, porta in scena se stessa e la propria vita, compie un rituale contemporaneo che necessita ancora di “danza”, oltre la parola, oltre il gesto, per essere libera di riscrivere la propria storia, per “trasformare il mondo”, avrebbe detto Beuys».

Alle ore 22, sempre a Lenz Teatro, gli Hidden Parts saranno in concerto con il loro nuovo DISCO(mfort). La formazione, attiva nell’ambito della sperimentazione rock, è composta da Alex Fornari (voce), Giorgio Cantadori (percussioni e basi), Gregorio Ferrarese (batteria), Lelio Padovani (chitarra) e Bernard Boggia (basso). Musiche di Giorgio Cantadori e Gabriele Bertani, che raccontano: «Il gruppo degli Hidden Parts nasce nel 2008 dall’esperienza della precedente formazione PARTS (industrial rock), in attività dal 1992 al 2001. La band ha sviluppato una originale tecnica compositiva basata sulla forte interazione tra elementi della sezione ritmica (basso e batteria). La musica abbraccia diversi generi musicali mantenendo comunque una decisa impronta rock».

Nei giorni seguenti, l’ensemble di Lenz sarà impegnato in un doppio appuntamento in tour: giovedì 14 novembre la Direttrice Artistica Maria Federica Maestri e la magnifica attrice sensibile Barbara Voghera prenderanno parte al Simposio internazionale Shakespeare’s Characters Transposed: Iconography,

Adaptations, Cultural Exchanges and Staging promosso dall’Università degli Studi di Trento con la relazione Della piena verità della finzione, nella quale verrà analizzata la pluridecennale indagine shakespeariana di Lenz.

Il giorno seguente, venerdì 15 novembre, lo spettacolo Iphigenia in Tauride | Ich bin stumm (Io sono muta) andrà in scena a Genova, nell’ambito della decima edizione del Festival Internazionale Testimonianze Ricerca Azioni, a cura di Teatro Akropolis.

Per informazioni e prenotazioni per il 12 novembre: Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma, tel. 0521 270141-335 6096220, info@lenzfondazione.it – www.lenzfondazione.it.

Per la realizzazione delle proprie attività 2019-2020, Lenz Fondazione si avvale del sostegno di: MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma | Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, AUSL Parma, Fondazione Monteparma, Fondazione Cariparma, Instituto Cervantes, Chiesi Farmaceutici, AuroraDomus Coop. Soc. ONLUS, Koppel A.W.; della collaborazione di: Università degli Studi di Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, Conservatorio di Musica Arrigo Boito di Parma, Fondazione Arturo Toscanini, Associazione Ars Canto, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma, Associazione Segnali di Vita_Il Rumore del Lutto, Teatro delle Moire | Danae Festival, KNAP – Pešćenica Culture Centre e Loose Associations Contemporary Art Practices NGO di Zagabria e del patrocinio di Arcigay Associazione LGBTI+ Italiana e di Goethe-Institut.

Dopo il grande successo di pubblico e critica riscosso al Cimitero Monumentale della Villetta e al Teatro Farnese, il Festival di Performing Arts curato da Lenz Fondazione ritorna nella storica sede di Via Pasubio con il recente spettacolo Iphigenia in Tauride | Ich bin stumm (Io sono muta) ed il concerto degli Hidden Parts, che presenteranno il loro ultimo disco.

Doppio appuntamento, martedì 12 novembre, per Natura Dèi Teatri, il Festival Internazionale di Performing Arts curato a Parma da Lenz Fondazione che attraversa molteplici forme dell’arte scenica degli ultimi decenni, rispecchiate dal lavoro di artisti di diverse generazioni, provenienze, poetiche e discipline: dagli storici performer sensibili di Lenz alla più consolidata sperimentazione musicale internazionale, dalla rigorosa etica teatrale nata negli anni Ottanta alla rilettura contemporanea della classicità, dalla centralità del corpo come origine e motore dell’accadimento scenico alle più attuali ricerche nei campi della video-arte e del digitale.

È in questo fecondo orizzonte che, alle ore 21 a Lenz Teatro, andrà in scena Iphigenia in Tauride | Ich bin stumm (Io sono muta), secondo capitolo del dittico dedicato al mito di Ifigenia interpretato dalla danzatrice sensibile Monica Barone.

«Al centro dell’area scenica, sospese tra i rami metallici di piante meccaniche, in un rispecchiamento nitidamente autobiografico si stagliano le corna della cerva immolata e sgozzata al posto della giovane. Sul proscenio si erge un piccolo altare, un freddo tagliere in acciaio, su cui è posto un lavacro per eseguire i rituali di purificazione:» spiega Maria Federica Maestri, responsabile di regia, installazione e costumi «Su quell’altare, disobbedendo a leggi che ritiene ingiuste e disumane, Iphigenia non immolerà alcuna vittima, non compirà alcun sacrificio umano, ma con un rito intimo e segreto implorerà gli dei di ritornare libera e di essere felice. Di fronte al loro silenzio, confusa e angosciata, decide di osare un’azione audace e di conquistare una nuova patria-corpo, libera da vincoli sociali e religiosi».

Annota Francesco Pititto, curatore della drammaturgia e dell’imagoturgia: «È ancora la biografia che muove il corpo e la vita dà forma al movimento: il Tanztheater di Pina ha segnato per sempre il linguaggio coreografico; le biografie dei danzatori sono state essenziali alla “compositrice di danza”, come la Bausch amava definirsi nel proprio lavoro, per delineare stati emotivi, gesti e movimenti, colori e scritture musicali in ogni opera. Monica, motivata da una profonda necessità esistenziale, ma in particolare per questa Iphigenia, porta in scena se stessa e la propria vita, compie un rituale contemporaneo che necessita ancora di “danza”, oltre la parola, oltre il gesto, per essere libera di riscrivere la propria storia, per “trasformare il mondo”, avrebbe detto Beuys».

Alle ore 22, sempre a Lenz Teatro, gli Hidden Parts saranno in concerto con il loro nuovo DISCO(mfort). La formazione, attiva nell’ambito della sperimentazione rock, è composta da Alex Fornari (voce), Giorgio Cantadori (percussioni e basi), Gregorio Ferrarese (batteria), Lelio Padovani (chitarra) e Bernard Boggia (basso). Musiche di Giorgio Cantadori e Gabriele Bertani, che raccontano: «Il gruppo degli Hidden Parts nasce nel 2008 dall’esperienza della precedente formazione PARTS (industrial rock), in attività dal 1992 al 2001. La band ha sviluppato una originale tecnica compositiva basata sulla forte interazione tra elementi della sezione ritmica (basso e batteria). La musica abbraccia diversi generi musicali mantenendo comunque una decisa impronta rock».

Nei giorni seguenti, l’ensemble di Lenz sarà impegnato in un doppio appuntamento in tour: giovedì 14 novembre la Direttrice Artistica Maria Federica Maestri e la magnifica attrice sensibile Barbara Voghera prenderanno parte al Simposio internazionale Shakespeare’s Characters Transposed: Iconography,

Adaptations, Cultural Exchanges and Staging promosso dall’Università degli Studi di Trento con la relazione Della piena verità della finzione, nella quale verrà analizzata la pluridecennale indagine shakespeariana di Lenz.

Il giorno seguente, venerdì 15 novembre, lo spettacolo Iphigenia in Tauride | Ich bin stumm (Io sono muta) andrà in scena a Genova, nell’ambito della decima edizione del Festival Internazionale Testimonianze Ricerca Azioni, a cura di Teatro Akropolis.

Per informazioni e prenotazioni per il 12 novembre: Lenz Teatro, Via Pasubio 3/e, Parma, tel. 0521 270141-335 6096220, info@lenzfondazione.it – www.lenzfondazione.it.

Per la realizzazione delle proprie attività 2019-2020, Lenz Fondazione si avvale del sostegno di: MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Regione Emilia-Romagna, Comune di Parma | Parma Capitale Italiana della Cultura 2020, AUSL Parma, Fondazione Monteparma, Fondazione Cariparma, Instituto Cervantes, Chiesi Farmaceutici, AuroraDomus Coop. Soc. ONLUS, Koppel A.W.; della collaborazione di: Università degli Studi di Parma, Complesso Monumentale della Pilotta, Conservatorio di Musica Arrigo Boito di Parma, Fondazione Arturo Toscanini, Associazione Ars Canto, Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Parma, Associazione Segnali di Vita_Il Rumore del Lutto, Teatro delle Moire | Danae Festival, KNAP – Pešćenica Culture Centre e Loose Associations Contemporary Art Practices NGO di Zagabria e del patrocinio di Arcigay Associazione LGBTI+ Italiana e di Goethe-Institut.

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