DE NATURA SONORUM 2021

“ La natura del suono è imprendibile almeno in grandissima parte, dagli umani, che con i loro sensi captano solo alcune frequenze. Gli incontri di DE NATURA SONORUM restano all’interno di queste frequenze ma, pur stando nei confini, cercano di farne di tutti i colori “ Marco Giovenale

DE NATURA SONORUM 2021

dal 18 al 30 dicembre 2021

Roma, Chiesa di San Paolo entro le Mura, La Pelanda Mattatoio, Horti 14, Label 201, Sala 1, il Cantiere

INGRESSO GRATUITO

(gli eventi al chiuso saranno fruibili solo previa esibizione green pass)

SABATO 18 DICEMBRE 2021

Chiesa di San Paolo entro le Mura, via Nazionale 16a

ore 16: Schlingen Blängen concerto per 23 campane e organo di Charlemagne Palestine

ore 18: Aleatorio concerto dedicato a Domenico Guaccero e a Karlheinz Essl con Maurizio Barbetti (viola), Keiko Morikawa (soprano), Nazarena Recchia (arpa), Francesco Cuoghi (chitarra)

ore 19.30: Scelsi, Bisanzio e gli Alchimisti concerto di VOXNOVA ITALIA con Alessandro Tamiozzo (tenore), Oliviero Giorgiutti (baritono), Nicholas Isherwood ( basso)

DOMENICA 19 DICEMBRE 2021

ore 11.30: Paesaggi sonori creativi a cura di Luana Lunetta, laboratorio d’ascolto e registrazione creativa dei suoni d’ambiente PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

ore 17 : Incontro con Marco Giovenale: Asemic writing

Incontro con Fabrizio Venerandi: Suoni che cambiano

Horti 14, via san Francesco di Sales 14 (ex Teatro degli Artisti)

DA LUNEDI 20 A MERCOLEDI 22 DICEMBRE 2021

Label201, via Portuense 201

dalle 17 alle 19.30 :

API, mostra/installazione di Wang Yu Xiang, curatore Fabrizio Pizzuto e Laboratorio KH, sound engineer: Federico Landini

MARTEDI 21 DICEMBRE 2021

Sala 1 (sala Gildea) P.zza di Porta San Giovanni 10

dalle ore 17 alle 19 :

Sound Perceptions, mostra/installazione interattiva a cura di Luana Lunetta, a partire dai suoni registrati durante il laboratorio “Paesaggi sonori creativi”

DAL 22 AL 30 DICEMBRE 2021

La Pelanda, Mattatoio

dalle ore 17 alle 20 (ultimo ingresso ore 19.30 – lunedì chiuso)

Video Installazione “Il combattimento di Ettore e Achille”

Studio Azzurro, 1989 regia di Paolo Rosa, coreografia di Virgilio Sieni, suoni e musiche di Giorgio Battistelli

DAL 28 AL 30 DICEMBRE 2021

Il Cantiere, via Gustavo Modena 92

dalle 18 alle 21:

“Sulla linea del tramonto” (Un viaggio dentro e fuori il Minimalismo )

mostra/installazione a cura di Paolo Coteni e Fosco Valentini

Dal 18 al 30 dicembre 2021, a Roma, Chiesa di San Paolo entro le Mura, il Mattatoio (Pelanda), Sala 1, Horti 14, Label 201 e il Cantiere, si svolgerà il festival internazionale De Natura Sonorum, organizzato dall’Associazione Culturale Teatroinscatola. Il progetto, promosso da Roma Culture, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020 – 2021 –2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE, Azienda Speciale Palaexpo, Fondazione Scelsi, Studio Azzurro.

Il festival, si sta affermando come una piccola ma interessante vetrina dello sperimentalismo musicale contemporaneo, e conferma anche in questa terza edizione la sua vocazione, in cui il concetto di contaminazione artistica è declinato attraverso un calendario innovativo e coinvolgente.

“La “sfida” di Teatroinscatola (che produce il festival) è quella di portare in spazi ordinari eventi di qualità, nell’idea di fondo che il riuso di strade, edifici, piazze e aree della città mediante l’interazione con le arti possa creare inediti luoghi di relazione, dove la fruizione dell’evento da parte dello spettatore è spesso casuale (questa modalità però è stata fortemente ridimensionata in questa edizione di De Natura Sonorum per motivi legati alle misure covid). Questo si è verificato in eventi realizzati da Teatroinscatola con importanti artisti legati al mondo della sperimentazione, come Nanni Balestrini, Alvin Curran, Carlo Quartucci, Pippo Di Marca, Simone Carella, Antonello Neri che sono saliti su autobus e battelli, hanno attraversato stazioni di treni, gallerie d’arte o mercati rionali, sono entrati in centri sportivi, piscine, studi d’artista o anche in semplici caffetterie regalando al pubblico esperienze culturali che hanno ridefinito la tradizionale fruizione artistica dell’evento, esaltandone il carattere temporaneo, effimero, irripetibile e riuscendo a raccontare nuove, infinite possibilità dei perimetri urbani o riscoprire luoghi poco conosciuti o ormai poco frequentati.”

De Natura Sonorum nasce da un’idea di Federico Placidi (compositore e docente al Saint Louis) e prende forma grazie alla lunga collaborazione con TODAYs MUSIC (festival diretto da Francesco Cuoghi e Maurizio Barbetti); altre collaborazioni fondamentali per la realizzazione del festival: Proposte Sonore, I Quaderni del Silenzio, Università di Tor Vergata, Caterina Tomeo (Rufa).

De Natura Sonorum giunge alla terza edizione e aprirà, sabato 18 dicembre nella Chiesa di San Paolo entro le Mura, con tre concerti: Schlingen Blängen,

concerto per 23 campane e organo di Charlemagne Palestine; Aleatorio, concerto dedicato a Domenico Guaccero e a Karlheinz Essl con Maurizio Barbetti (viola), Keiko Morikawa (soprano), Nazarena Recchia (arpa), Francesco Cuoghi (chitarra) e infine, Scelsi, Bisanzio e gli Alchimisti, concerto di Voxnova Italia con Alessandro Tamiozzo (tenore), Oliviero Giorgiutti (baritono), Nicholas Isherwood (basso).

Dopo Alvin Curran e Michael Harrison, presenti nelle scorse edizioni, un altro concerto con un musicista americano: Charlemagne Palestine con Schlingen Blängen concerto per 23 campane e organo. Rare sono le occasioni in cui Charlemagne Palestine fa capolino in Italia e a Roma. Ancora più rare sono le occasioni in cui le porte della Chiesa di San Paolo entro le Mura si aprono per ospitare concerti di avanguardia musicale. Charlemagne Palestine, musicista, scultore, pittore, videoartista, sciamano musicale, è uno dei personaggi più interessanti del panorama musicale contemporaneo. Autore inusitato, originale, è considerato uno dei miti della “Downtown New Music Scene” della New York degli anni 70. Sin dagli esordi, il suo nome è stato accostato al movimento minimalista americano, sull’onda creativa di artisti come La Monte Young, Philip Glass, Pandit Pran Nath e Steve Reich, anche se Charlemagne ha sempre preso le distanze da quest’etichettatura, preferendo per un lungo periodo alla composizione musicale la sperimentazione visiva e le installazioni presso musei e gallerie. Assistere ad uno dei suoi live è davvero un’esperienza straordinaria, per la complessità e la bellezza dei suoni che investono l’ascoltatore: non è mai possibile prevedere o immaginare cosa accadrà o si ascolterà. Il mondo musicale messo in scena da Charlemagne Palestine è caratterizzato da una forte componente magica, uno sciamano musicale che crea un mondo musicale complesso e magico, formato da ammalianti sfumature musicali e vibrazioni. Un’occasione unica, quindi, per vederlo e ascoltarlo con il suo insolito concerto per 23 campane e organo. A seguire, Aleatorio, concerto dedicato a Domenico Guaccero e a Karlheinz Essl. Domenico Guaccero è stato uno dei compositori italiani più rappresentativi della Nuova Musica negli anni ’60 e ’70. Karlheinz Essl, è un compositore, performer, improvvisatore, sviluppatore software, artista multimediale e insegnante di composizione austriaco. E infine, a chiudere questa prima giornata del Festival, Scelsi, Bisanzio e gli Alchimisti, concerto di Voxnova Italia. Un programma di musica cristiana: un Alleluia dell’800 dopo Cristo, una parte dell’Atalanta Fugiens e Ave Praeclara sul testo di Alessandro Magno. Si conclude con un Alleluia composta da Giacinto Scelsi. Domenica 19 dicembre, due incontri: Paesaggi sonori creativi, a cura di Luana Lunetta, laboratorio d’ascolto e registrazione creativa dei suoni d’ambiente, su prenotazione obbligatoria e a Horti 14, (ex Teatro degli Artisti), un

meraviglioso spazio nel cuore di Trastevere che ospitò negli anni ’90 tutta la sperimentazione teatrale italiana con la direzione di Simone Carella, vicino al suggestivo Orto Botanico, incontro con Marco Giovenale: Asemic writing e con Fabrizio Venerandi: Suoni che cambiano. Due modi di invertire il suono e sfidare ma comunque esporre il senso; l’asemic writing e la deviazione del significato (Marco Giovenale) e le scritture elettroniche nel loro rapporto con cambiamento incessante (Fabrizio Venerandi)

Da lunedi 20 a mercoledi 22 dicembre, Label201: API, mostra/installazione di Wang Yu Xiang, curatore Fabrizio Pizzuto e Laboratorio KH , sound engineer: Federico Landini. Dopo aver percepito e ripensato all’atmosfera speciale dello spazio ospitante, l’artista ha raccolto l’inno, il suono dell’ambulanza e le immagini della città in cui è stato localizzato il suono, poi fuso e ingrandito. La decostruzione ha una connessione con lo spazio di questa galleria che assomiglia a una cappella. Si intende interpretare e fornire uno spazio fuori dal tempo nel “processo” per riflettere sul rapporto tra la “sacralità” contemporanea e la società contemporanea e il comportamento del gruppo. Il nome dell’opera “API” deriva del comportamento sociale e collettivo delle api e dei “canti” e “ronzii di ambulanza” nella società umana. La via della “danza”, e al tempo stesso, la vibrazione ad alta frequenza generata durante il volo scambia risorse e informazioni, e trova la connessione nella ricerca collettiva del senso di sacralità nel coro dei canti. Ciò che interessa all’artista è che i suoni ad alta frequenza e le immagini della città ispirino e riflettano sui momenti sacri dello spettatore. L’artista è stato recentemente il vincitore di un concorso artistico collegato alla Biennale di Todi.

Martedi 21 dicembre, Sala1, SoundPerceptions, mostra/installazione interattiva a cura di Luana Lunetta, a partire dai suoni registrati durante il laboratorio “Paesaggi sonori creativi”. In questa occasione è possibile scoprire uno degli spazi più suggestivi di Roma: per raggiungere la sala conferenze si attraversa infatti (non è una visita guidata, ma appunto solo un attraversamento) il giardino del Convento dei Padri Passionisti al Sancta Sanctorum, grazie alla collaborazione con Sala1 e alla direttrice Mary Angela Schroth.

Dal 22 la 30 dicembre, al Mattatoio (Pelanda) l’installazione “Il combattimento di Ettore e Achille” Studio Azzurro, 1989 regia di Paolo Rosa, coreografia di Virgilio Sieni, suoni e musiche di Giorgio Battistelli. L’opera è composta da sei quadri: Vestizione-svestizione i corpi abbandonano la materia, Incontro le macchine da guerra, Combattimento ricerca dei corpi e confronto a mani nude, Lacerazione trascinamento dei corpi nel cerchio, Lamentazione percorso nell’acqua rossa, Memoria formazione del colore giallo, compare la lancia. I suoni arcaici dell’arpa e delle percussioni acustiche immergono le immagini elettroniche in una drammaturgia musicale, composta da Giorgio Battistelli, che utilizza anche brani cantati e recitati in varie lingue. I testi sono tratti da autori differenti che con punti di osservazione diversi hanno interpretato l’episodio di Ettore e Achille. Le suggestioni si caricano nei tempi estraniati del racconto e nell’osservazione distesa e rallentata delle azioni. La memoria del combattimento filtra nella materia del paesaggio, nei corpi dei due danzatori, nella dominante rossa e ocra della colorazione per arrivare a una sintesi essenziale, scremata dai richiami mitici e dalle costruzioni epiche.

Infine, dal 28 al 30 dicembre, presso Il Cantiere, “Sulla linea del tramonto” (Un viaggio dentro e fuori il Minimalismo) mostra/installazione a cura di Paolo Coteni e Fosco Valentini. Un’installazione multisensoriale come suoni rarefatti dal tempo una meditazione attraverso lo scorrere del suono e del tempo, frequenze continue di suoni, immagini, luce e video.

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