Del fare e del disfare. Un preludio biografico

Il libro insolito per un insolito personaggio. Francesco De Sio Lazzari, professore di storia delle religioni le cui lezioni all’Università Orientale hanno rappresentato un’esperienza determinante e indimenticabile per generazioni di studenti. Una sorta di autobiografia mascherata, in cui con una portentosa capacità di immedesimazione l’autrice riesce a penetrare nei più intimi recessi dell’individualità del protagonista, e a descrivercelo «da dentro», rendendo perfino la fisicità delle sensazioni che Francesco percepisce, e il processo in base al quale germinano e si definiscono le sue idee. La prima infanzia in Albania (con il padre geologo), il ritorno a Napoli attraverso l’Italia sconvolta dalla guerra, la scoperta della bellezza nell’armonia di quel gioiello rococò che è palazzo Trabucco (dove per anni ha risieduto), il guscio protettivo della famiglia materna coccolata e mitizzata nel ricordo, e poi l’incanto della musica, l’avventura dei libri, la freschezza delle amicizie adolescenziali, l’innamoramento per il cinema, e, ancora, via via che l’autrice lo segue nel percorso verso la scoperta della propria identità, la seduzione della vita monastica, assaporata nel tour delle abbazie compiuto con Jean Leclercq, e la vitalità esplosiva di Parigi, e, infine, il mistero degli altri.

Oh, gli altri, gli altri. Che, sfiorati nella ressa di un metrò, certo, uscendo dalla vettura, si sottrarranno per sempre alla sua vista, mal’emozione di esistere continueranno a provarla, percorrendo strade gremite o deserte, salendo scale familiari, aprendo la porta su affetti in attesa o solitudini dense di rimpianti.

 

La seconda provanarrativa di Licia Pizzi, una «quasi-biografia», racconta un personalissimo percorso verso l’età adulta: composizioni e scomposizioni di ricordi, geografie reali e interiori, disegnano il delicato arazzo del “fare e disfare” della vita che è stata, è e sarà. Licia Pizzi ha pubblicato il suo primo romanzo “Scrivi per me” nel 2006 per Orientexpress, organizza laboratori di scrittura creativa, è docente del laboratorio di Italiano dell’Università L’Orientale e scrive per Officine Vonnegut la “bottega” online “Oggetti smarriti”.

aaaa

di Licia Pizzi

Marchese Editore

Interverranno Chiara Tortorelli e Carmen Vicinanza

Letture a cura di Fabiana Fazio

10 giugno 2015 ore 19.30

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