Pubblicata in Italia nel 1963 con il titolo La forza di amare, quest’opera intensa, forte, dal messaggio più che mai attuale, è sicuramente uno dei libri più famosi di Martin Lu-ther King, di cui ricorre il cinquantenario dell’assassinio avvenuto a Memphis il 4 aprile 1968. Un libro in cui si fondono mirabilmente – raggiungendo un equilibrio forse inegua-gliato – le due «anime» di King: il pastore cristiano, che fa del sermone il mezzo preferi-to per rivolgersi ai fratelli, e l’attivista per i diritti civili, in un’epoca in cui la segrega-zione razziale macchiava ancora con la sua vergogna la nazione americana.
Oggi il libro viene riproposto al pubblico italiano in una nuova edizione, con l’aggiunta di un testo totalmente inedito in Italia, in cui King raccoglie le impressioni suscitategli da un viaggio in Terra Santa della fine degli anni Cinquanta. Per volontà della fondazione statunitense che ne cura l’eredità, la nuova edizione contiene due ulteriori discorsi: «L’istinto del tamburo maggiore», che il reverendo tenne nella chiesa battista di Ebene-zer ad Atlanta il 4 febbraio 1968, e «Le tre dimensioni di una vita completa», pronuncia-to nella chiesa battista di New Covenant a Chicago il 9 aprile 1967. All’edizione ameri-cana così strutturata, la nuova edizione italiana presenta in aggiunta il sermone «Una passeggiata in Terra Santa», tenuto il 29 marzo 1959 nella chiesa di Dexter Ave. a Mont-gomery, Alabama.
La trasposizione del parlato nello scritto è evidente, come pure il forte impegno sociale di colui che fu sempre un privato cittadino, mai candidato a ricoprire alcuna carica pub-
blica. Eppure Martin Luther King fu innanzitutto un uomo di Dio. Come ricorda nella pre-fazione Raphael G. Warnock, pastore della chiesa battista di Ebenezer: «Era lo stesso King a dirlo: [In] fondo al cuore, rimango sostanzialmente un uomo di Chiesa, un predi-catore battista. Questa è la mia natura e questo sarà il mio lascito, perché sono anche figlio di un predicatore battista, nipote di un predicatore battista e pronipote di un pre-dicatore battista».
Il testo inedito per l’Italia relativo all’esperienza di King in Terra Santa è un viaggio dell’anima, una trasposizione nel sermone dei sentimenti che in questo viaggio-pellegrinaggio sono sgorgati nel suo cuore: «Se si prosegue lungo quella strada, la Via Crucis, la strada dei travagli e delle pene, alla fine si giunge a una chiesa detta del San-to Sepolcro. Ed è lì, proprio lì, in quella chiesa che si trova il punto esatto in cui Gesù venne crocifisso. È lì che si vede la croce di Gesù Cristo. Ovviamente quella esposta oggi non è la stessa su cui fu crocifisso ma, quando sei lì, per un attimo te ne dimentichi. Ini-zi a sentire davvero di trovarti nel luogo in cui fu crocifisso. Non dimenticherò mai quel-lo che ho provato dentro di me. Mentre me ne stavo in piedi di fronte a quella croce, in quel punto preciso, qualcosa dentro di me ha cominciato a sgorgare dal profondo. C’era un non so che di magnetico, lì dentro, qualcosa che mi sopraffaceva totalmente, e senza rendermene conto mi sono ritrovato in ginocchio a pregare. E senza rendermene conto mi sono messo a piangere. È stata un’esperienza profonda, sconvolgente, di quelle che ti cambiano». Significativa è una riflessione del pastore King: «Se c’è un pensiero che vor-rei lasciarvi, quando ve ne andrete da qui, è che un uomo non è tale finché non ubbidi-sce a obblighi non vincolanti… È questo che la croce mi dice, prima di tutto, e cioè che ci troviamo di fronte a un uomo che aveva una straordinaria capacità di ubbidire a tutto ciò che non è frutto di coercizione. E che ha vissuto la propria vita in base a questo principio, anzi, l’ha sperimentato sulla propria pelle». Come osserva il pastore Warnock, «Abbiamo bisogno dell’amore in azione. A guidarci, c’è il dono d’amore del reverendo Martin Luther King Jr., incarnato in parole e azioni»
Esce il 29 marzo “Un dono d’amore”
di Martin Luther King
alla vigilia del 50°anniversario della sua morte