Federico Fellini il libro dei sogni
Casa del Cinema – martedì 28 gennaio 2020
«Se i film di Fellini, per citare Shakespeare, sono spesso fatti della materia di cui sono fatti i sogni, questo volume dimostra che i suoi sogni sono fatti della materia di cui sono fatti i film. Il libro dei sogni – capolavoro d’arte dell’illustrazione – si pone infatti anche come un “catalogo” – verrebbe da dire, come nel Don Giovanni di Mozart e Da Ponte: “delle donne che amò il padron mio”. Certo, ci sono anche le donne, senza le quali il “Pianeta Fellinia”, per usare una bella definizione di Gian Piero Brunetta, perderebbe una “fonte energetica” fondamentale. Ma Il libro dei sogni è in realtà una sorta di “archivio generale” della vita di Fellini, sia di quella interiore – come ogni sogno che si rispetti – sia dei suoi punti di vista su un mondo fatto, oltre che di persone e cose, anche di “effetti cinema”, storie, personaggi, vicende personali, amori e idiosincrasia di un mestiere, che per Fellini coincide con la vita stessa, pur restandone sempre “più grande”. A titolo d’esempio, citiamo soltanto il sogno del 4 febbraio 1961: «Negli studi della Federiz Fracassi mi sorride: E allora Federico, quando hai intenzione di cominciare sul serio?”. È il tempo in cui Fellini entra in società con Rizzoli per favorire l’esordio di giovani cineasti. Pier Paolo Pasolini è uno dei primi che si presenta col soggetto di Accattone. Ma alla prima visione dei giornalieri, di fronte alla “passeggiata di Accattone”, Fellini rifiuta vigorosamente di continuare la produzione, e litiga in modo radicale con l’amico e collaboratore Pier Paolo, di cui non condivide l’estetica. Nel sogno, azzardiamo, Clemente Fracassi, il direttore di produzione, esorta Federico a “fare sul serio”, anche perché, nella realtà dei fatti, a Fellini poi di produrre giovani autori non importava davvero nulla, e il progetto – anche a seguito della lite con Pasolini – naufragò senza rimpianti. A questo “reperto d’archivio” se ne potrebbero aggiungere infiniti altri, che aprono nuove letture della vita e della creatività dell’autore di film che sono oggi parte integrante dell’identità italiana.
In questa prospettiva, l’edizione del Libro dei sogni si affianca, nella celebrazione del centenario della nascita di Federico Fellini, al progetto di restauro dell’opera omnia, portato avanti dalle cineteche italiane, in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e Cinecittà Luce. Ma l’opera di Federico non potrebbe dirsi completa senza questo Libro dei sogni, che è anche un “libro dei film”, esattamente come i suoi film sono anche il “cinema dei sogni”» (dalla Prefazione di Sergio Toffetti, Gian Luca Farinelli, Felice Laudadio, al volume di Federico Fellini, Il libro dei sogni, Rizzoli, 2019).
ore 17.00 Toby Dammit di Federico Fellini (ep. di Tre passi nel delirio) (1968, 48’)
«In Toby Dammit […] un attore alcolizzato accetta di girare un western all’italiana perché gli viene offerta una Ferrari […]. Trittico con autori di prestigio ma esiti qualitativi molto difformi: […] si difende solo Fellini che stravolge il racconto di Poe per conservarne soltanto il nome del protagonista, Toby Dammit, e il finale, in un incubo delirante dove i meccanismi alienanti del mondo dello spettacolo diventano premessa per uno sguardo terribile sull’orrore quotidiano» (Mereghetti). Restauro realizzato per il centenario della nascita di Federico Fellini. Il restauro di Toby Dammit è stato realizzato nel 2019 dal Centro Sperimentale di Cinematografia ed Istituto Luce – Cinecittà a partire da un internegativo 35mm messo a disposizione da Alberto Grimaldi Productions e da un positivo sonoro ottico d’epoca conservato dalla Cineteca Nazionale. Tutte le lavorazioni sono state eseguite presso il laboratorio Studio Emme di Roma.
a seguire incontro con Simona Argentieri, Filippo Ceccarelli, Felice Laudadio, Sergio Toffetti. Nel corso dell’incontro verrà presentato il volume di Federico Fellini, curato da Sergio Toffetti, Gian Luca Farinelli, Felice Laudadio, Il libro dei sogni, Rizzoli, 2019.