“Femminile rurale: cinema e cibo di donne” è il titolo dell’iniziativa che si svolgerà domenica 27 settembre dalle ore 12.30 al Cinema Edison d’Essai (L.go 8 Marzo, Parma): un progetto di Anna Kauber, autrice e filmaker, esperta di paesaggio agrario e delle tematiche sociali e culturali relative alla coltivazione e al cibo, realizzato da Fondazione Solares delle Arti, in collaborazione con COOP Consumatori Nordest, con la partecipazione di Rete Cibopertutti/Kuminda, Associazione Libera Parma, Legambiente Parma, Associazione W4W Women for Women, ADA Associazione Donne Ambientaliste, con i patrocini di Comune di Parma, Provincia di Parma e Fondazione Monte di Parma.
L’evento inizierà alle ore 12.30 con l’incontro “La specificità di genere nella coltivazione e nella produzione del cibo” che prevede interventi di rappresentanti dell’agricoltura, dell’università, delle professioni e dell’arte, dell’associazionismo e della cooperazione femminile.
Ospiti dell’incontro, allestito con buffet nel cortile dell’arena estiva e presentato dalla giornalista Ilaria Moretti, saranno: Nicoletta Paci, vicesindaco Comune di Parma, senatrice Albertina Soliani, presidente Istituto Alcide Cervi, Barbara Lori, consigliera Regione Emilia-Romagna, Fabrizia Dalcò, vicepresidente Distretto sociale CoopConsumatori Nordest di Parma, Raffaella Conci, presidente Cooperativa Terre Joniche – Libera Terra, Milla Boschi, agricoltrice e florovivaista, Mounia Elfasi, Associazione Donne di qua e di là – Rete Cibopertutti Cooperativa femminile Spinosa (Marocco), Valeria Terzi, dirigente di ricerca CREA – Ministero Agricoltura e Foreste, Federica Riva, antropologa rurale e scrittrice Università Milano-Bicocca – Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Carla Vezzosi, agricoltrice, Roberta Rivi, dirigente CIA Confederazione Italiana (Reggio Emilia), Rosalba Lispi, presidente ADA Associazione Donne Ambientaliste, Mimma Felisa, attivista Legambiente, Angela Zanichelli, presidente W4W. A concludere la testimonianza dell’architetto Emma Tassi Carboni sui “Pani di Marisa Zanzucchi Castelli”.
L’iniziativa proseguirà alle ore 14 con la presentazione e proiezione della prima parte della raccolta di video-interviste “Ritratti di Donna e di Terra” realizzato da Anna Kauber.
Alle ore 15.30 proseguirà lo scambio di esperienze e opinioni con le ospiti e il pubblico e alle ore 18 si assisterà alla proiezione della seconda parte della video raccolta.
Il progetto “Ritratti di Donna e di Terra”, che Anna Kauber ha realizzato dal 2012 al 2015, restituisce l’affresco a più voci di un tessuto rurale ricco e vivace, di una terra lavorata da mani, cuori ed intelligenze femminili, racconta la relazione fra il femminile e la terra che si esprime soprattutto nel binomio donna-cibo. Un racconto per immagini che vuole indicare come, dietro le quinte, l’alleanza fra la donna e la terra stia muovendo dal basso le fondamenta dell’agricoltura. Appassionate, consapevoli e determinate, le protagoniste propongono visioni e pratiche ‘al femminile’ che per le piccole e medie aziende agricole molto spesso offrono nuove risorse di opportunità economiche.
Le riprese sono state effettuate nei mercati degli agricoltori in città e nei paesi della provincia, nella campagna ‘bassa’, in collina e in diverse località della montagna appenninica. Favorita dalla capacità tutta femminile di raccontarsi, la collezione riporta la testimonianza ‘viva’, spontanea e intima, completa e approfondita, seria e divertente, della vita e dell’attività lavorativa delle intervistate, indagando la specificità di genere, quel posizionamento esistenziale che determina il legame profondo fra il lavoro agricolo e gli aspetti più connotativi della stessa vita delle donne.
La completezza dell’indagine di “Ritratti di donna e di terra” dimostra l’esistenza di una reale specificità di genere nel lavoro in agricoltura. Le donne infatti riescano a tracciare un solco discreto ma fecondo di altri approcci possibili, in grado di indicare una strada nuova, rispettosa e sostenibile, alla coltivazione e alla produzione del cibo.
Domenica 27 settembre dalle ore 12.30
Cinema Edison d’Essai
Largo 8 Marzo, Parma
ingresso gratuito
un progetto di
Anna Kauber
in collaborazione con
COOP Consumatori Nordest
e la partecipazione di
Rete Cibopertutti / Kuminda
Associazione Libera Parma, Legambiente Parma
Associazione W4W Women for Women, ADA Associazione Donne Ambientaliste
con il patrocinio di
Comune di Parma Provincia di Parma Fondazione Monte di Parma
Informazioni
Cinema Edison d’Essai, L.go 8 Marzo – Parma
Tel. 0521-967088
Anna Kauber è nata e vive a Parma. Dopo gli studi e durante la pratica mai interrotta di architetto d’interni, a quarant’anni ha comprato una casa con giardino. Quel piccolo pezzo di terra “imperfetto e spesso disordinato” le ha cambiato la vita, amplificando nel tempo la sua sensibilità verso la natura. A cinquant’anni ha ripreso a studiare, iscrivendosi al Master Internazionale “Paesaggi Straordinari” del Politecnico e della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano. Ha frequentato la Scuola estiva di “Storia del Paesaggio Agrario” della Biblioteca e Archivio Storico Emilio Sereni di Campegine (Reggio Emilia), esperienze che l’hanno condotta a fondare, nel 2010 “Articoltura – lavoro e arte per l’agricoltura del domani”.
Da allora ha sviluppato la sua personale strategia di intervento sul paesaggio affidata al mezzo artistico visivo, dai docufilm Small Food e Ciclone Basmati (quest’ultimo vincitore del premio speciale Babel Sky TV all’International Migration Art Festival 2012) ai corti come Cantico di Frate Sole e alla raccolta Ritratti di donna e di terra. Scrive dal 2009 sulla rivista Rosanova.
Dal 2012 al 2015 realizza il progetto Ritratti di Donna e di Terra, raccolta di video‐interviste a donne impegnate in vario modo nell’agricoltura e nella coltivazione. A fine agosto 2014 è uscito il suo libro Le vie dei campi (collana 21/34 di Maestri di Giardino Editori), con introduzione dell’ecologo indiano Debal Deb, legato in origine al movimento di Vandana Shiva. Il libro, che conta già ben tre ristampe, raccoglie gli incontri dell’autrice con i luoghi, concentrati nel territorio parmense, e i personaggi della nuova agricoltura, indagando le relazioni fra l’esperienza personale dei protagonisti e il rapporto fra la loro attività, il paesaggio e la cultura del cibo. Storie raccontate con sguardo trasversale, senza tecnicismi accademici, seguendo percorsi invisibili, come nella famosa opera di Chatwin cui Le vie dei campi si ispira nel titolo. Il libro viene premiato al Premio Nazionale di Letteratura Rurale “Parole di Terra” 2015, ottenendo il secondo posto della sezione saggistica.